La Mamma Ciociara

La Mamma Ciociara e le violenze del '44

La Mamma Ciociara rappresenta i valori di tutte le donne vittime delle violenze del ’44, le quali possono essere definite persone “giuste” in quanto, in molti casi, hanno sacrificato loro vite per il bene dei propri figli e della propria terra .

Dunque la Mamma Ciociara non è associata ad una singola donna, ma rappresenta una figura “astratta”. Nonostante questo, possiamo raccontare comunque di alcune donne le cui gesta possono essere rappresentate al meglio da questa figura: per esempio Elisabetta Rossi che, secondo le testimonianze, si sarebbe schierata contro sette goumier per difendere le sue due figlie barbaramente prese, pagando con la sua vita.

Tutti questi episodi di violenza sessuale e violenza fisica di massa, ai danni di migliaia di individui di tutte le età (ma soprattutto di donne) effettuati dai goumier francesi nella zona della Ciociaria, durante la seconda guerra mondiale, vengono comunemente definiti con il termine "marocchinate". Questi episodi di violenza raggiunsero l'apice durante i giorni immediatamente successivi allo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati.

Secondo le fonti, il generale Alphonse Juin diede ai suoi soldati, cinquanta ore di “libertà” per “diritto di preda”. Durante queste ore si verificarono saccheggi e brutali violenze sulla popolazione.

Gran parte della Ciociaria fu investita dalla furia dei goumier: numerose donne, ragazze e bambine furono ripetutamente violentate, talvolta anche alla presenza dei genitori. Gli uomini che tentarono di difenderle furono uccisi o violentati a loro volta.

Questa parte della storia viene anche parzialmente raccontata nel celebre film del 1960 "La Ciociara" di Vittorio De Sica, tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia, con la figura della Mamma Ciociara interpretata dall'attrice Sophia Loren, che tra l’altro vinse il premio oscar come miglior attrice protagonista di quell'anno.

Per commemorare questi eventi, il 3 giugno 1964 sull’antica Rocca di San Pietro, a Castro dei Volsci, è stato inaugurato il Monumento alla Mamma Ciociara. Quest'opera fu realizzata in marmo di Carrara dallo scultore Fedele Andreani. La posizione e la collocazione del paese e del monumento sono fattori ideali per ammirare le bellezze paesaggistiche e ambientali della Ciociaria e riflettere sul significato dell'opera. Infatti sulla sommità del centro storico troviamo una bellissima terrazza panoramica dalla quale è possibile ammirare tutto il territorio sottostante e i borghi più vicini che si stendono lungo la valle del Sacco.

Il gesto coraggioso della Mamma Ciociara, nel tragico istante in cui difende sua figlia con il suo corpo, è l'immagine delle virtù delle donne ciociare, umili e fiere. Il senatore Giacinto Minnocci ha dettato l’epitaffio: "Nel ventennale della resistenza, il Comune e la Provincia, per incitamento alla fratellanza dei popoli, con gli orrori della guerra sterminatrice, qui ricordano i tanti figli e figlie di questa terra che, ossequienti alle patrie tradizioni, affrontarono con eroismo la morte in difesa del loro onore e della loro libertà".