A seguito della tragica e prematura scomparsa della professoressa Eleonora Di Giampaolo, siamo onorati di annunciare un’iniziativa speciale voluta dal fratello Giovanni, studente al sesto anno di Medicina. Giovanni si è offerto di tenere una lezione sull’apparato circolatorio dedicata alle nostre classi seconde.
Questa iniziativa, nata da un dialogo che Giovanni aveva già condiviso con Eleonora qualche mese fa, rappresenta non solo un’occasione di apprendimento, ma anche un modo per rendere omaggio alla memoria di una persona che ha sempre avuto a cuore la crescita culturale e umana dei suoi studenti.
Il desiderio di Eleonora era chiaro: promuovere la conoscenza e lasciare un segno duraturo nel cuore e nella mente di chi l’ha incontrata. Attraverso il contributo di suo fratello, questo desiderio prende nuova vita, permettendoci di onorarla non solo con il ricordo, ma anche attraverso il proseguimento della sua missione educativa.
Siamo certi che questa lezione sarà un momento speciale nel ricordo di tutti i partecipanti, carico di emozione e significato, e ci darà l’opportunità di riflettere sul valore della condivisione, della passione per l’insegnamento e del profondo impatto che Eleonora ha avuto su tutti noi.
Visibilmente emozionato il prof. Di Giampaolo inizia la lezione davanti a due classe seconde e ai suoi genitori, che hanno accettato l'invito della scuola a partecipare al lieto evento.
I ragazzi sono arrivati armati di penne e quaderni e da subito hanno iniziato a prendere appunti cercando di replicare le stupende immagini che il prof. proietta sul monitor dell'aula magna. La spiegazione si sofferma, d'accordo con gli insegnanti, principalmente sul cuore e sui vasi sanguigni, mentre il sangue verrà trattato dagli esperti dell'Avis che ogni anno ci vengono a trovare.
Verso la fine dell’intervento la lezione continua con un approccio più pratico. Sul tavolo davanti alla classe è posizionato uno sfigmomanometro manuale, accanto a uno stetoscopio.
"Abbiamo parlato della pressione arteriosa, ma ora vediamo come si misura realmente," annuncia il Prof. Di Giampaolo con un sorriso accogliente. Subito dopo, fa scorrere lo sguardo tra i ragazzi e individua uno studente particolarmente attento. "Tu, vuoi aiutarci con una dimostrazione?".
Il ragazzo, inizialmente colto di sorpresa, accetta timidamente e si avvicina al tavolo. Il professore lo invita a sedersi su una sedia accanto a lui. “Niente paura,” scherza il professore, “non farò nulla di doloroso, promesso.”
Il professore spiega ogni fase del procedimento con attenzione. Avvolge il bracciale dello sfigmomanometro intorno al braccio dello studente, assicurandosi che sia posizionato correttamente, a circa 2-3 cm sopra l'arteria brachiale. Mentre gonfia il bracciale con la pompa a mano, spiega che sta interrompendo temporaneamente il flusso sanguigno nell'arteria.
"Adesso sentiamo," continua, appoggiando lo stetoscopio sull’arteria brachiale, “il primo suono che sentiremo ci darà la pressione sistolica.”
Man mano che il bracciale si sgonfia lentamente, il professore guida l’attenzione degli studenti al rumore che inizia a emergere. "Ecco, questi sono i suoni di Korotkoff. Quando il suono si interrompe, otteniamo la pressione diastolica."
Durante la dimostrazione, il professore interagisce con gli studenti, ponendo domande e incoraggiando discussioni. "Cosa pensate che accada se la persona è stressata?", chiede, mentre osserva i numeri registrati.
Al termine, toglie il bracciale dal braccio dello studente e dichiara i risultati con un tocco di ironia: "E’ sopravvissuto, e in più ha una pressione perfetta. Ottimo lavoro!".
La classe si lascia andare a un applauso.
Bravo prof!!!