News dell'Istituto

Il nuovo UMANESIMO

di Sefora Celia, 4ALS

Maggio 2022

Il caro vecchio liceo dell’IIS Enzo Ferrari è stato ristrutturato e come non festeggiarlo? Ritornati in presenza al termine della pandemia, i liceali hanno seguito le attività didattiche nella sede centrale dell’ITT, in attesa di riavere la propria scuola e di certo il gioco è valso la candela, come si suol dire. Nel mese di febbraio gli studenti hanno finalmente avuto la possibilità di essere accolti in aule moderne e sicure, con laboratori linguistici e informatici attrezzati , senza farsi mancare una biblioteca scolastica, i cui libri sono stati catalogati accuratamente nel corso degli anni. Il 1° giugno si è tenuta l’inaugurazione della nuova struttura, come coronamento di un altro anno andato a buon fine, ricco di esperienze indimenticabili per docenti e alunni. La mattinata si è svolta al Teatro Impero di Chiaravalle dove ha avuto luogo un convegno dal titolo Facciamo un Patto? La SCUOLA al centro per progettare INSIEME un nuovo UMANESIMO. A confrontarsi con gli studenti sono stati: la Coordinatrice Regionale Dirigenti Tecnici Loredana Giannicola, il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio e l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace mons. Claudio Maniago. La giornata ha certamente rispecchiato le parole di saluto del DS Saverio Candelieri: “L’alleanza vince sempre”, un confronto fra più realtà a supporto dell’istituzione scolastica. Ad aprire e chiudere l’evento sono stati gli studenti che hanno aderito al progetto PON “La musica che unisce”. Dopo l’Inno di Mameli sono stati eseguiti vari brani, quali “50 special” e “Sono un ragazzo fortunato”: la musica ha reso il pubblico unanime nell’accompagnare le voci dei coristi. Sono seguiti gli interventi delle autorità presenti, tra cui il sindaco di Chiaravalle, e ovviamente non sono mancati quelli degli studenti, i veri protagonisti dell’iniziativa. Sofia Gareri e Gianpaolo Oliverio hanno aperto il convegno con una domanda: “A cosa serve la scuola?”, delineando gli elementi di criticità e i punti di forza del fare scuola. La tematica della legalità è stata poi introdotta dal monologo sul bullismo di Paolo Cortellesi interpretato da Asia Corrado. A conclusione, il saluto dei ragazzi della classe quinta che hanno rivolto un augurio alle generazioni che verranno dopo di loro nella speranza che possano creare una scuola sempre più significativa. Il corteo si è infine diretto alla sede del liceo, accompagnato dalla bandiera della pace, per il tradizionale taglio del nastro e la benedizione dei locali. I festeggiamenti sono proseguiti con un flash mob sulle note di Il mondo che vorrei di Laura Pausini e per finire un copioso buffet curato dall’IPSSEOA di Soverato. Il valore della giornata può essere riassunto dalle parole espresse da mons. Maniago:

“La scuola deve servire ad essere protagonisti e non comparse nella vita. È un luogo di passaggio, che pensa a un dopo di sé, assicurandoci un percorso affiancato da persone che ci aiutano a camminare e progettare il nostro futuro. La scuola serve a diventare uomini e donne, nel vero senso del termine.


Buone vacanze!

Magari vedendo una eclissi di sole

di Sefora Celia, 4ALS

Aprile 2022

Nella giornata del 30 marzo gli studenti dell’IIS “Enzo Ferrari” si sono ritrovati al Teatro Impero di Chiaravalle C.le per un Incontro con l’Autore, evento che rientra tra le proposte formative del progetto scolastico La Voce dello studente. Raffaele Mantegazza, docente di Scienze pedagogiche nel dipartimento di Medicina e Chirurgia all’Università di Milano-Bicocca e autore del libro La scuola dopo il coronavirus, ha dialogato con studenti e docenti attenti lettori del testo oggetto di discussione. Nel suo libro Mantegazza affronta le tante problematiche emerse dopo l’emergenza da Covid-19, tra queste la scuola e con essa i giovani. I ragazzi, generazione digitale, si sono ritrovati a scontrarsi con un gigante costituito non solo dal virus, ma anche dai tanti pregiudizi dovuti ad un nuovo modo di fare scuola, fatto di schermi e video lezioni. Il dibattito è stato reso interattivo dalle domande che gli studenti hanno rivolto al docente universitario, che ha coinvolto i presenti con cordialità e professionalità. I temi toccati sono stati ampi, dalle emozioni al senso della fragilità, al significato della morte. Un percorso di riflessione alla ricerca di una chiave di lettura per interpretare il tempo che stiamo attraversando, per costruire nuovamente quella realtà che prende il nome di “scuola” come luogo di insostituibili relazioni umane. Coinvolgente è stato anche lo spazio dato ad un altro libro di Raffaele Mantegazza, Caro bullo ti scrivo…, interpretato nella forma di monologo da Asia Corrado che, accompagnata da Giuseppe Giulio Corapi e Giuseppe Fiumara, con un forte pathos ha avuto la capacità di mettere a nudo una problematica da sempre presente tra le mura scolastiche, ma ancora non del tutto sconfitta, il bullismo. Infine, gli studenti della classe quarta del Liceo Scientifico hanno chiuso l’incontro esibendosi anche loro in un monologo attraverso cui hanno raccontato la propria esperienza di vita durante la pandemia fin dai primi momenti, da quelle due prime settimane di chiusura che si sono rivelate essere un incubo. Il prof. Mantegazza nei giorni successivi all’evento ha inviato messaggio agli studenti dell’IIS Ferrari, ringraziandoli per l’attenzione posta nell’analizzare e interpretare le pagine dei suoi libri e ha così concluso:

Se il nostro Paese ha ragazzi come voi, allora c’è speranza nel futuro anche se continueremo ad entrarci camminando all’indietro. Un caro abbraccio e tantissimi auguri per un futuro felice (magari vedendo una eclissi di sole).”

Il mondo che vorremmo

di Sefora Celia, 4ALS

Marzo 2022

“Il mondo che vorrei farebbe più giustizia per tutti quelli che la guerra l'hanno vista e coi loro occhi chiedono di più. Salvali anche tu.”

Parole di speranza in un momento della storia contemporanea in cui la speranza è sommersa da timori e paure sempre maggiori.

Il conflitto russo-ucraino ha coinvolto ormai tutta l’Europa e l’IIS Enzo Ferrari, assieme all’Istituto Comprensivo Corrado Alvaro, non ha perso l’occasione di esprimere la propria solidarietà a tutti i civili coinvolti ed ha anche fatto sentire la sua protesta contro un regime sanguinario e ingiusto che ha sovrapposto alle problematiche già generate da una drammatica pandemia ulteriori timori e massacri.

La manifestazione del 21 marzo è stata aperta da un flash-mob sulle note della canzone Il mondo che vorrei di Laura Pausini al cui termine è stata elevata l’immagine di una colomba su un mondo, simbolo di pace e solidarietà. Tutti gli studenti hanno fatto sentire la loro voce, una voce fatta di bandiere della pace, cartelloni, parole di protesta, facendo appello all’articolo 11 della Costituzione italiana che così recita: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”

Dopo aver sfilato per tutto il Corso Gregorio Staglianò con una bandiera arcobaleno lunga venti metri e cartelloni inneggianti la pace, il corteo di docenti, studenti, dirigenti scolastici e autorità politiche di Chiaravalle è giunto fino alla chiesa Matrice dove gli alunni del liceo linguistico hanno letto alcune preghiere nelle lingue studiate a scuola, Inglese, Cinese e Tedesco, unitamente agli studenti della scuola secondaria di primo grado, creando un’atmosfera solenne ed emozionante. La mattinata si è conclusa con una prestazione musicale dei docenti di strumento dell’Istituto C. Alvaro che hanno accompagnato le profonde parole espresse dai ragazzi. Nonostante l’età ogni alunno ha saputo emozionare con la sua presenza prendendo parte a una resistenza non fatta questa volta con le armi, ma con la complicità e l’intesa tra pari.

Clicca qui per visualizzare Il flashmob della pace

Alla scoperta della Calabria

di Sefora Celia, 4ALS

Febbraio 2022

La Calabria e le sue meraviglie ambientali e culturali sono state al centro dell’attenzione durante l’attività di trekking del Progetto PON “Cammino Basiliano” - Monitor 44o La nostra socialità si chiama scuola”. Trenta studenti dei tre istituti dell’IIS Enzo Ferrari si sono cimentati nel percorso del Cammino Basiliano, supportati dalla guida escursionistica Giorgio Pascolo.

Si tratta di un percorso di 1390 chilometri, costituito da 73 tappe lungo la regione e gli studenti ne hanno completate tre. L'itinerario prende il nome dal cammino intrapreso da San Basilio e altri monaci, considerato, allo stesso tempo, un percorso di purificazione alla ricerca dei più profondi suoni del creato. I monaci si dedicavano a una vita eremitica (dal greco eremo, luogo solitario), rifugiandosi nei meandri della regione.

Partendo da Serra San Bruno il tragitto è proseguito con la visita al Museo Botanico della località Ferdinandea per poi giungere alla meravigliosa Stilo, denominata così per la presenza del fiume Stilaro, che ha accompagnato gli studenti a partire dal percorso iniziale. Ad attirare l’attenzione sono state le Cascate del Marmarico, all’interno del Parco Regionale delle Serre, alte ben 114 metri. Successivamente si è giunti fino al paese di Bivongi, ammirando il Monastero SS. Apostoli.

Il percorso è stato poi condotto a ritroso seguendo l’itinerario 52 wild che ha avuto come punto di partenza la “Piazza del Popolo” di Bivongi con direzione Chiesa S. Domenico di Stilo, famosa per aver ospitato Tommaso Campanella. Come ultima tappa, la visita alla statua della Madonna della Stella o della Scala, depositata all’interno di un’immensa grotta.

L’IIS Ferrari ha dimostrato ancora una volta un grande interesse verso il territorio, permettendo agli studenti di acquisire competenze riguardo alla conoscenza dell’ambiente, affiancando le scienze naturali alla valorizzazione di tradizioni locali, spesso sconosciute, e consentendo ad ogni alunno di accrescere il proprio bagaglio culturale.

Never stop

di Sefora Celia, 4ALS

Gennaio 2022

Le attività dell’IIS Enzo Ferrari non si fermano di certo! Durante le festività natalizie si è svolto il PON Socialità relativo all’Educazione motoria, “Joining hands, joining languages” che ha visto gli studenti dei tre istituti dell’IIS Ferrari coinvolti nell’apprendimento di nuovi sport, nonché in un miglioramento delle prestazioni atletiche e delle capacità motorie di base. Il PON ha inteso favorire la “realizzazione di percorsi educativi volti al potenziamento delle competenze e per l’aggregazione e la socializzazione delle studentesse e degli studenti nell’emergenza covid-19”. Ad accompagnare gli studenti in questo percorso è stato il docente di scienze motorie Luigi Gemelli, affiancato dalla tutor Teresa Fusto, che ha predisposto attività alternative nella palestra dell’istituto appositamente adibita per garantire al meglio il rispetto delle norme covid. Si è partiti dall’apprendimento delle tecniche di base, di una corretta esecuzione delle fasi di stretching e di defaticamento in seguito all’attività fisica. I ragazzi sono entrati in contatto con nuove tipologie di attrezzature utilizzate durante i percorsi. Inizialmente si è lavorato per incrementare alcune capacità motorie di base come velocità, equilibrio e coordinazione. Gli studenti si sono poi accostati al mondo dell’atletica leggera giovanile, sperimentando nuovi sport, come il lancio del vortex e la staffetta. Proseguendo si è avuta la possibilità di scegliere quali attività prediligere e intraprendere: non sono mancati sport come pallavolo e calcio a cui si sono aggiunti ping pong e badminton.

Citando una frase dell’autore inglese Frank Deford, possiamo affermare che questa esperienza è stata la piena dimostrazione che “lo sport dà il meglio di sé quando ci unisce”.

Natale alle porte

di Sefora Celia, 4ALS

Dicembre 2021

Si dice che con l’avvicinarsi del Natale tutti diventano più buoni e ancora una volta il nostro istituto ha dimostrato di non essere da meno. Ormai da molto tempo l’IIS Enzo Ferrari è Scuola amica Unicef proponendo una serie di interventi finalizzati “a dare alle bambine, ai bambini e agli adolescenti le giuste opportunità e a sviluppare le proprie potenzialità”. Quest’anno la nostra scuola ha aderito al progetto “Emergenza in Afghanistan, vacciniamo il mondo”. L’emergenza che vive il paese afgano è relativa a diversi ambiti e la pandemia globale si è propagata su uno sfondo di guerre, siccità e crisi alimentare, andando a incidere su soggetti fragili come i bambini. Per questo l’Unicef, visti i riflettori sotto cui è posto l’Afghanistan, ha deciso di intraprendere la campagna di vaccinazione grazie anche al sostegno degli istituti scolastici e delle donazioni volontarie. Il 21 dicembre è stato allestito uno stand nello spazio antistante la struttura scolastica dell’IIS Ferrari, dove è avvenuta la raccolta fondi di cui si sono resi partecipi docenti, personale ATA e studenti. L’istituto agrario si è occupato della coltivazione e della cura delle stelle di Natale e di piante officinali, fra cui timo e maggiorana, destinate alla vendita. Per richiamare lo spirito natalizio gli alunni di tutti e tre gli istituti hanno indossato ornamenti tipici del periodo, animando anche la giornata con musiche e canti di Natale, all’insegna di un precedente Natale passato nelle proprie case fra restrizioni e zone rosse. A concludere la mattinata è stato un flash-mob improvvisato sulla melodia della canzone natalizia “All I want for Christmas is you”. Reinterpretando il testo della canzone, ci auguriamo che quella parte di “you” possa ricevere tutto ciò di cui ha bisogno. Insieme possiamo combattere il virus senza che nessuno rimanga indietro. Possano queste feste essere un augurio di serenità per chiunque.

“Non si comprende che amore e possesso non sono sinonimi. Amore è soprattutto sentimento, condivisione in un rapporto osmotico di dare e avere, alla pari”.

Sono queste le parole utilizzate dagli autori del libro “Donne e web, violenza di genere ed educazione ai sentimenti”, l’avvocato e criminologa Claudia Ambrosio e il dirigente scolastico Luigi A. Macrì, ospiti dell’IIS Enzo Ferrari nella giornata contro la violenza sulle donne. Ancora una volta il nostro istituto si è dimostrato vicino e attento a una ricorrenza internazionale, che ormai viene quasi data per scontata, con un incontro tenuto nell’aula magna dell’ITT il 27 novembre. Ad essere presenti non sono state solo le rappresentanze della scuola ma anche quelle politiche della cittadina di Chiaravalle, fra cui il vicesindaco Liberata Donato e la consigliera comunale alle pari opportunità, ricordando così l’importanza della collaborazione fra istituzione scolastica e politica. Alunni e famiglie si sono resi partecipi mediante una diretta streaming del profilo Facebook dell’istituto. Si è dato avvio all’evento con le note della colonna sonora del film “La vita è bella” riprodotte da alcuni studenti delle classi seconda, terza e quarta liceo scientifico. L’obiettivo è stato quello di lanciare il messaggio per cui la vita è bella ed è necessario sensibilizzare, riflettere, prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione. A porgere i saluti e i ringraziamenti è stato il Dirigente scolastico, Saverio Candelieri, che ha ribadito come la Giornata del 25 novembre:

“Ricorda a tutti che gli abusi di ogni tipo costituiscono una violazione dei diritti umani, un impedimento del principio di uguaglianza e un ostacolo alla formazione di una coscienza personale e sociale fondata sul rispetto della persona umana. La scuola italiana è costantemente impegnata nella promozione e nella realizzazione di attività volte al superamento dei pregiudizi, al contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione, con l’intento di co-educare le nuove generazioni alla cultura del rispetto, ricercando la promozione della personalità umana di ciascuno.”

In seguito anche le autorità politiche si sono espresse sulla necessità di scardinare i retaggi comuni riguardanti la violenza, che diventa non solo una responsabilità del singolo, ma anche della società di cui tutti facciamo parte. La parola è stata poi lasciata al dirigente Macrì che ha presentato gli aspetti più generali del libro, soffermandosi sul valore che la nuova generazione dà alla comunicazione mediatica, piuttosto che a quella verbale. L’analisi presentata dalla dott.ssa Ambrosio, invece, è stata prettamente professionale: sulla base della sua esperienza da avvocato-criminologa, la relatrice ha evidenziato come sia sempre difficile riuscire a identificare il “reo”, che non si manifesta sin dall’inizio, ma soprattutto è difficile uscire dalla condizione di vittima spesso plagiata da quello che, erroneamente, può sembrare un atto di amore e protezione. Atti che non lasciano sempre segni fisici, ma qualcosa di più profondo, ferendo l’intimità della persona e del suo essere. Un’attenzione particolare è stata inoltre rivolta alle insidie del web e alla recente normativa sul tema. Al termine della mattinata ai presenti è stato donato un portachiavi realizzato dagli alunni dell’ITT a forma di scarpetta rossa, emblema della tematica trattata. Infine il flash-mob sul ritmo della canzone “I ain’t your mama” ha accompagnato l’inaugurazione di un murale, realizzato dai ragazzi grazie al piano estivo “La nostra socialità si chiama scuola” (Monitor 440/97 - D.M. n. 48/2021 ) che riproduce l’opera di Shamsia Hassani, prima street artist donna dell’Afghanistan, un omaggio alle donne afgane, costrette alla sottomissione ad un sistema a cui non hanno scelto di appartenere, nella speranza che prima o poi riusciranno a guardare ad un futuro ricco di speranza e opportunità.


di Sefora Celia, 4ALS

Novembre 2021

La nostra socialità si chiama scuola

di Sefora Celia, 4ALS

Ottobre 2021

L’anno scolastico 2021/2022 all’IIS Enzo Ferrari porta con sé una ventata di aria fresca e frizzantina. Il sistema scolastico si è adoperato fin dall’estate 2021 con un piano ben strutturato: “La nostra socialità si chiama scuola” - Monitor440 promosso dal MIUR. Fondato su attività di ogni genere, che vanno dallo sport al teatro, dall’arte alle lingue, il progetto ha l’intento di colmare il vuoto creato dai precedenti vissuti dovuti al Covid-19.

Sarà questo l’anno delle novità? Di sicuro lo scopriremo solo vivendolo e rimanendo aggiornati, ma gli studenti sembrano ben predisposti ad accogliere con entusiasmo le iniziative. La scuola diventa il luogo dove i giovani non creano solamente il proprio futuro fra libri e quaderni, ma anche con passioni e condivisioni, scardinando l’idea comune per cui le nuove generazioni sono prive di interessi ed emozioni, celate dietro gli schermi a cui ormai tanto siamo abituati. Si è sempre più convinti che i ragazzi non accettano passivamente la propria istruzione e il proprio futuro, limitandosi a “strappare lungo i bordi”, aspettando che le giornate seguano il loro corso, diventando settimane, mesi e anni. Ed è proprio qui che la nostra scuola è intervenuta, proponendo attività che non sono passate inosservate. Fra le prime occupazioni del progetto vi è il “Therapeutic garden" in cui si sono cimentati gli alunni dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura, seguiti dal prof. Mario Altamura, curando le aree verdi del perimetro scolastico e creando delle piccole aiuole decorative. Gli altri allievi che hanno aderito al progetto, guidati dalla prof.ssa Maria Teresa Azzoni, sono stati selezionati per due attività differenti relative all’arte fotografica e alla realizzazione di murales che attualmente rallegrano le mura, una volta grigie, dell’istituto. Il primo gruppo di studenti si è adoperato nella realizzazione di pannelli fotografici, riproducendo attraverso gli scatti realizzati nella cittadina di Chiaravalle gli obiettivi dell’agenda 2030. L’uscita didattica nel centro storico del paese ha permesso inoltre ai ragazzi di ampliare le conoscenze sul proprio territorio. L’attività dedicata ai murales si è incentrata sulla rappresentazione di diverse tematiche. Le prime raffigurazioni richiamano gli obiettivi dell’agenda 2030: si tratta di diciassette obiettivi comuni, legati a problematiche attuali, con lo scopo di avviare il mondo verso strade più sostenibili da raggiungere entro il 2030. Attraverso i murales si chiede quindi agli osservatori di pensare alle conseguenze delle proprie scelte quotidiane sul pianeta terra. Altro tema trattato è quello della capacità di amare: con un caloroso abbraccio e una citazione di Dante Alighieri, ci viene insegnato che l’amore è un sentimento troppo profondo per poterlo spiegare a parole. Infine, è stato reso omaggio alle donne Afgane riproducendo un’opera della street artist Shamsia Hassani, con l’augurio di destare nelle giovani menti una consapevolezza maggiore di ciò che accade nel resto del mondo e che forse ci coinvolge più di quanto pensiamo. Ad accompagnare l’immagine, un estratto della poesia “Sereno” di Giuseppe Ungaretti, scelta appositamente dalle alunne della classe 4ALS con l’intento di lasciare un messaggio di speranza.

Se sei incuriosito dai versi scelti, allora leggi sfoglia la rubrica e leggi Sereno