Musica

The Script

di Giada Staglianò, 5ALS

Maggio 2022

Capita almeno una volta a tutti nella vita che non ci si senta in grado di proseguire i propri sogni, frastornati dall’idea che tutto quello che si sta facendo forse non è la strada giusta. Questo accade, la maggior parte delle volte, perché si ha paura di non riuscire ad ottenere i risultati sperati. Ma, come dice un brano famosissimo della band The Script, non aspettare la fortuna, dedicati a qualcosa e troverai te stesso. I The Script sono un gruppo irlandese, formato inizialmente da due componenti, Danny e Mark. In seguito a una lunga permanenza negli Stati Uniti, tornano a Dublino, dove conoscono colui che poi entrerà a far parte del gruppo, terzo e ultimo membro, Glen Power. La pubblicazione del singolo We cry permette alla band di farsi conoscere non solo in Irlanda, ma anche in Europa, fino ad arrivare in Gran Bretagna, dove riceve numerosi riconoscimenti da varie radio. Dopo questo gran successo, i tre giovani si trasferiscono a Londra, pubblicano The Man Who Can't Be Moved che arriva a conquistare il secondo posto nelle classifiche britanniche, danesi e irlandesi. Nel 2012 esce il terzo album, intitolato #3, in cui vi è il brano Hall of fame, singolo che diventerà la storia del gruppo, dal significato emozionante e dal ritmo incalzante, cantato dai The Script e da Will.I.Am fondatore e produttore dei Black Eyed Peas. Il messaggio è quello di suscitare un cambiamento nell’anima delle persone, affinché diventino diversi dagli altri, sempre sé stessi ma con una mentalità superiore, che non significa sopraffare ma mettere a fuoco le proprie priorità. Capiterà molte volte di avere momenti in cui tutto è buio, però, come si intuisce dal testo, sta a noi continuare ad inseguire i nostri obiettivi, indipendentemente dalla situazione che stiamo vivendo, ponendo fiducia nelle nostre qualità. La particolarità del brano non è solo nel significato in sé, ma anche nel video, che mostra inizialmente due scenari paralleli, ossia due giovani che sognano di diventare un pugile e una danzatrice. E qui vi è la rappresentazione dei personaggi nella vita reale: un ragazzo che viene svegliato dalle grida della madre e vive in un paese malfamato, una ragazza che parla di prima mattina con il padre attraverso il linguaggio dei segni, perché non udente. Nel momento in cui il ragazzo esce di casa, si scontra con dei bulli, che lo inseguono e lo colpiscono. Nel mentre incontra la ragazza, che si sta recando nella palestra per allenarsi e qui viene derisa dalle altre ballerine. I due giovani non si arrendono, infatti il ragazzo inizia a passare le sue giornate in palestra, allenandosi con maggiore intensità fino ad ottenere la cintura di pesi massimi. Anche la ragazza dopo essere caduta davanti alle sue compagne, si rialza, facendo del suo meglio e dopo un’esibizione viene acclamata con applausi e fiori. Dobbiamo combattere per quello che vogliamo essere, solo così raggiungeremo la nostra gloria, “Standing in the hall of fame, and the world's gonna know your name”, “In piedi nella stanza della gloria, e il mondo saprà il tuo nome”.

Negramaro

di Giada Staglianò, 5ALS

Aprile 2022

Con una melodia malinconica quanto sdolcinata è stata composta la maggior parte dei brani del gruppo musicale i Negramaro, i quali hanno saputo travolgere intere generazioni. La band di cui si parla è formata da: Giuliano Sangiorgi (voce, chitarra, pianoforte), Emanuele Spedicato (chitarra), Ermanno Carlà (basso), Danilo Tasco (batteria), Andrea Mariano (pianoforte e sintetizzatori), Andrea De Rocco (campionatore). Sono nati e cresciuti in provincia di Lecce e, legati dall’amicizia e dalla passione per la musica, iniziano a comporre e a mostrare i loro brani suonando dal vivo. Proprio perché nati in Puglia, si ispirano al vino Negroamaro, che è considerato uno dei più importanti rossi del Salento, e lo utilizzano per creare il loro nome d’arte. L’anno 2000 è quello in cui riescono a farsi notare dal pubblico e qualche anno dopo, ovvero nel 2003, uscirà il primo album che segna il loro debutto, Negramaro. Si affermano clamorosamente nel 2004 con un altro album dal titolo alquanto misterioso, 000577, che rappresenta il codice merceologico del vino salentino Negroamaro. Successivamente, nel 2005, esce un terzo album, il cui nome è Mentre tutto scorre, medesimo titolo della canzone portata a Sanremo mesi prima ma scartata già all’inizio del festival. L’album presenta vari temi tra i quali troviamo uno stato d’animo che inizia dalla malinconia per finire alla delusione e poi alla rabbia. Con il passare degli anni, la fama della band diventa sempre più diffusa, tanto che arriva ad ottenere i primi posti in classifica nelle hit italiane. Nel 2007 i Negramaro presentano un quarto album, La finestra, composto da canzoni che attirano l’attenzione di milioni di persone, proprio per questo motivo sarà l’album italiano più venduto. Vi è anche l’intervento di un altro cantante, Jovanotti, che si dedica alla parte finale del brano Cade la pioggia. La rivoluzione sta arrivando è il titolo dell’album successivo, con brani ricchi di una forza espressiva capace di toccare l’animo di tutti. Attraverso una rivoluzione, non civile o politica ma morale, si ha la possibilità di iniziare dal punto in cui ci si è fermati, in cui si è “caduti”, per qualsiasi motivo, come la perdita di una persona cara, oppure una delusione, ed è proprio da qui che bisogna ripartire. E’ ciò che attesta Giuliano Sangiorgi: “Questo album è la nostra evoluzione di questi anni. I titoli sono dei veicoli che devono far riflettere. Non siamo così presuntuosi da credere che ci sia una rivoluzione in questo disco, eppure c’è una piccola rivoluzione in ognuno di noi. Durante la realizzazione dell’album mi sono più volte chiesto se fosse giusto affrontare le questioni personali che io e i miei compagni abbiamo vissuto in questi anni, compresa la scomparsa di persone care, e ho capito che la morte è solo una sfumatura dell’esistenza e ti porta a vivere il mondo esterno in maniera ancora più forte e intensa. La rivoluzione per me parte proprio da questo concetto: portare la vita al centro di ogni cosa (…) Nel nostro piccolo ci piacerebbe una piccola rivoluzione contro il cinismo culturale devastante che ci sta infettando.” Affrontare la paura e i nostri limiti attraverso la musica è uno dei significati celati dietro a queste parole, perché senza scontrarsi con il terrore non si può andare oltre a quello che ci ferma.

Stevie Wonder

di Giada Staglianò, 5ALS

Marzo 2022

Stevie Wonder è un artista di cui solo pochi giovani hanno sentito parlare, considerato il suo genere musicale, un equilibrato mix tra pop, jazz, funky e reggae. Nato a Saginaw, il 13 maggio del 1950, Steveland Hardaway Judkins, cieco dalla nascita, è uno dei personaggi musicali più conosciuti degli anni Settanta-Ottanta. Il suo talento spicca fin da bambino, quando a soli nove anni suona il pianoforte, la batteria e l’armonica mentre a tredici anni è già negli studi di registrazione mostrandosi un instancabile cantautore che ancora tra il 2009 e il 2010 lavora contemporaneamente a tre album. Nel 1962 escono i suoi due primi album: “A tribute to Uncle Ray” e “The Jazz Soul of Little Stevie” che, nonostante il suo impegno, non hanno molto successo. Senza abbattersi l’anno successivo pubblica un terzo album “The 12 Year Old Genius”, grazie al quale ottiene un grande riconoscimento, tanto da conquistare i primi posti delle classifiche americane. Dopo il suo esordio decide di dedicarsi pienamente agli studi del pianoforte presso la Michigan School For The Blind. Continua a comporre, arrivando a firmare un contratto con l’etichetta discografica “Motown”. In questi anni però non gli viene riconosciuto un gran successo, così si distacca da quel genere musicale, il Rhythm and Blues, su cui il cantautore si basava per comporre i suoi brani. Nel frattempo scade il contratto con la Motown, che inizialmente non rinnova, ed investe tutti i suoi fondi per costruire uno studio discografico. Successivamente ristabilendo l’accordo con l’etichetta, le quote di Royalty, (ossia quella percentuale che l’editore versa all’autore di un’opera, per ogni esemplare venduto), iniziano ad avere un incremento tale da far nascere una propria etichetta discografica, ovvero la “Black Bull Music”. Da questo momento Stevie diventa quell’artista che coinvolge e influenza intere generazioni, continua a innovare la sua passione, dando vita a un nuovo modo di fare musica, tanto da essere visto come colui che ha contribuito all’evoluzione del genere Soul. Da questa rivoluzione nasce la canzone che fa di lui un vero e proprio ribelle, “Superstition”, che non mostra la sua originalità solo attraverso il significato del testo, ma anche per la melodia di sottofondo, la quale raggruppa molti generi musicali. Andando contro l’idea di essere superstiziosi, descrive l’atto di un bambino di tredici mesi che rompe uno specchio e per questo motivo avrà sfortuna per sette anni. Continua dicendo: When you believe in things That you don't understand Then you suffer Superstition ain't the way, “Quando credi in cose che non capisci allora soffri, la superstizione non è la soluzione”. Il nome di Stevie Wonder oltre ad essere ricordato per il suo talento musicale è legato all’impegno dell’artista a favore dei non vedenti. Parlando della delicata tematica anche alle Nazioni Unite, in un discorso riguardante le violazioni dei diritti umani durante la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, ha sottolineato l’importanza dell’uguaglianza, non solo verso i disabili ma verso tutte le minoranze e tutti i “diversi”.

Siamo resi ancora più disabili dalle etichette negative che ci separano, che emarginano le persone per la loro etnia o per il loro credo religioso… invito i cittadini e i leader politici di tutto il mondo a porre fine all’odio e al fanatismo di qualsiasi tipo.

Whitney Houston

di Giada Staglianò, 5ALS

Febbraio 2022

Gli anni Ottanta, quel decennio che va dal 1980 al 1989, sono considerati ancora indimenticabili. Sorge la fiducia e la positività nel confrontarsi con le varie realtà e la voglia di emergere, cambia il modo di vestire, di pensare, si modifica anche la musica che diventa molto più energica. Fa parte di questi anni Whitney Houston, la cantante con una fama internazionale che colpì con la sua voce tutta Hollywood e gran parte del mondo. Whitney nasce il 9 agosto del 1963 nel New Jersey, dalla cantante Cissy, dedita al genere gospel e pertanto fin da piccola è sempre a stretto contatto con il palcoscenico e con la musica. Si unisce al coro della chiesa e a soli quattordici anni le viene offerto il primo contratto discografico, ma la madre vuole che prima finisca gli studi, vivendo l’adolescenza come tutti gli altri. Consegue così subito il diploma e si dedica finalmente alla musica, lavorando anche come modella per le più importanti copertine americane. A ventidue anni entra nel Guinness dei primati restando per ben quattordici settimane consecutive al primo posto nelle classifiche americane, con un album in uscita nel 1985. Due anni dopo esce il secondo album, contenente una delle canzoni più ascoltate ancora oggi, “I wanna dance with somebody (who loves me)”, scritta da George Merill e Shannon Rubicam. Il brano già dall’inizio, grazie alla sua musicalità, esprime allegria e voglia di muoversi, anche il testo è semplice ma affascinante allo stesso tempo. Molto particolare è il video di presentazione del brano: inizialmente con uno sfondo in bianco e nero si intravede la cantante che sta finendo la sua esibizione e va via dal palco salutando i suoi fans; si passa poi alle immagini a colori in cui la cantante immagina alcuni ballerini che cercano di conquistarla attraverso passi di danza. Alla fine della canzone si ritorna alle immagini della relatà in bianco e nero, al momento in cui Whitney ritornando in hotel, mentre scende dalla macchina, vede un gruppetto di ragazzi gioiosi e decide di unirsi a loro. Whitney Houston intraprende anche la strada del cinema, famoso è il film “The Bodyguard”, in cui interpreta il ruolo di una cantante che subisce delle minacce e si innamora della sua guardia del corpo. La colonna sonora del film “I will always love you”, diventerà uno dei componimenti di amore più famosi al mondo, anche per la sua struggente melodia. La cantante nel corso della sua carriera si lega a vari uomini, fino a quando non incontra colui che poi diventerà suo marito. Un uomo con alle spalle un passato fatto di droga e delinquenza che la spinge ad assumere sostanze stupefacenti. Da qui la sua carriera, come la sua fama, decresce a causa di una vita turbolenta e l’11 febbraio del 2012, a soli quarantotto anni, viene trovata in una vasca da bagno annegata per via di un arresto cardiaco provocato dall’assunzione di alcool, droghe e farmaci.

Coldplay

di Giada Staglianò, 5ALS

Gennaio 2022

Tra i migliori artisti di successo nel campo della musica si inseriscono i Coldplay, un gruppo britannico nato a Londra nel 1997. Ad oggi la band è formata da quattro ragazzi più uno che ha il compito di manager. Conosciutisi per caso alla festa delle matricole, Chris Martin e Jonny Buckland, entrambi con la passione per la musica, stringono subito amicizia e decidono di fondare un gruppo. Successivamente si aggiungono Guy Berryman e Will Champion, quest’ultimo abile negli strumenti suona il pianoforte, la chitarra e il basso. Iniziano a comporre un po’ di musica e cantando tra i corridoi della scuola vengono subito notati. “So Sad” è la prima canzone ad essere scritta dalla band, ma mai pubblicata, esiste un’unica registrazione che è custodita dai componenti del gruppo. Nel 1998 esce il loro primo disco ufficiale, dal nome “Safety”, con tre soli brani ma molto significativi. I primi due potrebbero essere definiti come stimolanti per la propria crescita personale, infatti il messaggio principale è quello di rialzarsi dopo una caduta, cambiando ciò che nella vita si presenta come monotono in qualcosa di migliore. Anche se tutto quello che ci circonda sembra grigio, l’unica cosa da fare è continuare a vivere e a sorridere. Il terzo brano fa riferimento al materialismo, l'attaccamento al denaro, che fa dimenticare nel tragitto esistenziale le cose importanti sulle quali si invita a riflettere. Continuando a lavorare fermamente, i Coldplay arrivano a comporre il primo album, ovvero “Parachutes”, grazie al quale il nome del gruppo spiccherà il volo anche a livello mondiale, conquistando i primi posti nelle classifiche inglesi con la vendita di cinque milioni di copie. I successi proseguono accompagnati da idee originali come quelle che portano alla realizzazione di “The Scientist” in cui il video verrà montato al contrario, così da essere visto dalla fine all’inizio, per questo motivo il cantante Chris dovette imparare il brano al contrario, lavorando per più di un mese. La band è ricordata dai giovani soprattutto per “Viva la vida”, il titolo è un inno alla vita e si richiama al quadro della pittrice Frida Kahlo, artista messicana della prima metà del Novecento dalla vita travagliata. Sull’album è raffigurato il dipinto di “La Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix, per cui molti vedono riferimenti rivoluzionari, anche se la band non li ha mai confermati. Un’altra idea innovativa è stata quella del nono album, uscito a maggio del 2021 , in cui alcuni nomi dei brani sono stati rappresentati in maniera stilizzata proprio come le emoticon solitamente utilizzate sui social. I Coldplay inizialmente concentrano i loro tours negli Stati Uniti d’America, in Inghilterra e dopo vari anni giungono anche in Europa e soprattutto in Italia. Nel 2002 fanno tappa a Roma dove, in una calda estate, presentano il nuovo album “A Rush of blood to the head”, ma non sarà l’unica volta che il nostro paese ospiterà i Coldplay. Torneranno nel 2009 e nel 2012 saranno a Torino. Al momento non sono previsti concerti ma, da quanto promesso, il gruppo farà sicuramente ritorno.

Adele

di Giada Staglianò, 5ALS

Dicembre 2021

Dopo una lunga attesa di diversi anni è tornata a farci udire la sua voce, colei che ha sempre fatto tremare i nostri cuori di gioia e vibrare la nostra pelle. La protagonista di questo talento è Adele Laurie Blue Adkins, ossia Adele, donna da un carattere forte e da un'abilità quasi innaturale, una cantautrice britannica che fin dall’infanzia sapeva già quale fosse il suo percorso di vita da svolgere. Appena diplomata nel 2006, inizia a comporre alcuni brani e per poter attirare l’attenzione del pubblico li registra su Myspace, ossia una rete sociale in cui si ha la possibilità di avere un profilo per divulgare musica, video, foto. Grazie a questa comunità virtuale la meravigliosa voce della giovane ragazza si nota subito, tanto da raggiungere la popolarità in pochissimo tempo, infatti firma un contratto con l’etichetta discografica “XL Recordings”. Nel 2008 esce il suo primo disco, intitolato “19” e contenente la canzone “Chasing Pavements”. Il nome dato al disco, per quanto possa sembrare strano e misterioso, rappresenta solamente l’età della cantante nel momento in cui è stato pubblicato. Ottiene immediatamente uno splendido successo tanto da vincere il Premio della critica ai BRIT Awards e nel 2009 il Grammy Award al miglior artista esordiente. L’anno successivo pubblica “Rolling in the Deep”, brano che poi sarà inserito nel suo nuovo disco intitolato “21”, in cui è contenuto anche “Someone like you”, singolo che raggiunge la vetta più alta sia nelle copie, che arrivarono a un numero di ben un milione di riproduzioni, che nelle hit, tanto da conseguire il doppio disco di platino. Ad aumentare non sono solo i posti in classifica e le vendite, bensì anche i tour che la cantante britannica esegue in molte parti del mondo e che probabilmente le causeranno uno stress elevato alle corde vocali da costringerla a sottoporsi ad un intervento chirurgico. L’episodio non arrende la cantante infatti riesce a superare questo periodo turbolento tornando più forte di prima. Nel frattempo la sua popolarità aumenta sempre più, così come i premi che riceve, tanto da essere scelta per interpretare la title track del film “Skyfall”, nell’ottobre del 2012. Il 23 ottobre 2012, dopo ben quattro anni di pausa, esce il singolo “Hello” che segna un traguardo importante per la nostra cantante. Il significato della canzone è molto intenso, non si intuisce a chi è indirizzata, però due giorni prima di pubblicarla scrive una lettera ai suoi fan, in cui afferma di voler riconciliarsi con se stessa, con il tempo perduto e con tutto ciò che ha fatto e che non ha fatto. Nel 2015 decide di chiudere con le esibizioni pubbliche, perché la rendono vulnerabile, ed esegue l’ultimo concerto a casa, ossia a Londra. Ritornerà poi nell’ottobre del 2021 con il singolo “Easy on me” e poi a gennaio con “Oh my God”.

Elvis Presley

di Giada Staglianò, 5ALS

Novembre 2021

E se volessimo catapultarci in un animo alquanto magnifico e rock and roll, potremmo optare per una vera e propria leggenda di nome “Elvis Presley”. Con le sue splendide canzoni, in particolare Jailhouse Rock, prende il via il cosiddetto “dondola e rotola”, genere musicale nato tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta. Questo brano, oltre a trasmettere felicità e voglia di muoversi, racconta proprio di un episodio irreale successo in prigione, in cui il direttore organizza una festa e, ascoltando il genere rock, i detenuti iniziano a urlare e ad animarsi. Elvis Presley già da piccolo poté stare in contatto con il mondo della musica e del canto, finché la madre, con quei pochi soldi che aveva, gli regalò una chitarra. A diciotto anni incide la sua prima registrazione e, grazie a colui che poi diventerà il suo manager, conosce altri due musicisti, con cui poi si unirà in gruppo. Da qui inizia il loro successo, infatti il nuovo vinile contenente “Heartbreak Hotel” e “I Was the One” riesce ad ottenere il primo posto in classifica raggiungendo un milione di copie. L’affermazione arriva anche in tv e, grazie alla partecipazione del cantante, l’Ed Sullivan Show diventerà il programma televisivo più guardato negli Stati Uniti. Tutto questo a soli ventuno anni, Elvis è stimato e ammirato da molti come un giovane dal talento veramente strepitoso. Il servizio militare lo tiene lontano per ben due anni dal mondo della musica, ma tra un viaggio e l’altro continua ad incidere canzoni, infatti non appena riesce a tornare registra il suo nuovo album. La separazione dalla moglie lo porta poi a una pesante depressione. Nello stesso periodo scopre una grave malattia, inizia ad assumere farmaci stimolanti per reggere il suo tenore di vita, diventando sempre più dipendente. Il cantante si porta negli anni anche l’obesità che gli genera un grave stress. Nonostante ciò continua ad esibirsi, la musica lo accompagna fino a quando il 16 agosto del 1977 la star del rock viene rinvenuta esanime dalla sua nuova compagna a causa di un dichiarato arresto cardiaco.

Rihanna

di Giada Staglianò, 5ALS

Ottobre 2021

Tra le note armoniose e passionali dei brani della famosissima Rihanna non ritroviamo solo una semplice cantante che grazie al suo talento e alla bravura è riuscita a raggiungere una fama notevole, ma è possibile anche scorgere un animo generoso e patriottico, poiché molto legata alla sua isola natale, ovvero Barbados. Il 30 novembre del 2021 l’isola è diventata una repubblica parlamentare, rimanendo comunque nel Commonwealth, dopo quattro secoli di dipendenza dalla corona britannica. Proprio in questa occasione Robyn Rihanna Fenty, già riconosciuta come Ambasciatrice straordinaria e plenipotenziaria con “responsabilità specifica per tutto ciò che ha a che fare con la promozione dell'educazione, del turismo e degli investimenti per l'Isola”, è stata nominata dal primo ministro Mia Mottley “eroina nazionale”, affinché rappresentasse la libertà della nazione, per il suo forte senso patriottico che le ha fatto conquistare il rispetto e la stima degli abitanti dell’isola. La popolarità di Rihanna è dovuta anche al fatto che sia diventata di esempio per molti, non solo per i suoi concittadini, per il fatto che nonostante il suo passato difficile è riuscita ad emergere nel mondo musicale. La sua infanzia è segnata dalla separazione dei genitori, a causa della dipendenza del padre dalla cocaina, e per anni è vittima di bullismo nella propria scuola, perché ritenuta di pelle troppo chiara rispetto agli altri. La giovane Rihanna, però, non si perde d’animo e decide di intraprendere la carriera militare. In quell’ambiente ritrova se stessa, recupera l’autostima e la sicurezza. Grazie alle sue doti diventa una delle più famose celebrità, conservando sempre l’amore per la sua terra e la volontà di combattere per le giuste cause.