“Sapere che nutre: la vita in un seme”.
Anno scolastico 2014
La narrazione multimediale di “ 1001 storia” è stata pubblicata sulla piattaforma del Politecnico di Milano sul sito Policultura.
Vincitrice del premio per la migliore progettazione.
Link alla narrazione:
L’esperienza è stata realizzata da una classe terza a tempo pieno, composta da 18 bambini di cui 3 stranieri, eterogenea per livelli di competenza e livelli di apprendimento. La narrazione è il risultato di un lavoro interdisciplinare sul tema dell’alimentazione cominciata con una visita presso un’azienda cerealicola per conoscere un ciclo produttivo. La tematica si è ampliata a livello interdisciplinare con un lavoro sulla conoscenza dei semi a livello botanico e sperimentale, una ricerca -indagine sulle attività produttive del nostro territorio, sulle nostre tradizioni alimentari e l’attuale modo di alimentarci.
Consapevoli che in questa età scolare si impostano e consolidano le abitudini alimentari dei bambini, la famiglia e la scuola devono contribuire allo sviluppo di uno stile alimentare salutare, che permanga nell’età adulta.
Questa storia racconta la ricchezza delle risorse locali in termini di alimentazione, che offre prodotti molto vari e diversificati, valorizza una cucina locale equilibrata e sana tale da consentire il giusto apporto nutritivo, ricchissima di sapori diversi, colori invitanti e odori intensi e particolari, derivati da una lunga e sperimentata tradizione. Abbiamo svolto ricerche con Internet e assemblato il lavoro con la Lim all’interno di più unità didattiche, le foto sono state scattate dagli alunni. I testi sono stati elaborati insieme e notevole è stato l’arricchimento lessicale ed esperienziale nelle attività di laboratorio. Gli alunni hanno migliorato la loro capacità di lavorare in gruppo, osservare, ricercare, analizzare, confrontare e trarre conclusioni; hanno compreso come il passare del tempo abbia portato dei cambiamenti nello stile di vita e cosa più importante come si sviluppa un progetto e come sia possibile portarlo avanti con la collaborazione di tutti.. I bambini più timidi e gli stranieri con incertezze linguistiche,si sono aperti al dialogo e pur avendo difficoltà nella lettura hanno voluto comunque leggere le loro parti per la narrazione multimediale e si sono sentiti soddisfatti ed apprezzati dai compagni.
Qui sotto il report di valutazione e il piano editoriale.
Realizzare una narrazione multimediale: benefici didattici
L’utilizzo del software “1001Storia” richiede da parte degli utilizzatori una comprensione profonda degli argomenti trattati e consente di sviluppare dei benefici nell’apprendimento: la narrazione sintetica comporta l’individuazione, in primo luogo, e la trattazione dei punti contenutistici principali. Ciò costituisce l’opportunità di discutere gli argomenti in classe per individuare gli snodi indispensabili alla comprensione e comunicazione di un argomento. Inoltre il processo per la creazione di una narrazione articolata implica l’organizzazione dei contenuti in una mappa concettuale del tema affrontato.
Gli studenti durante il processo di creazione della narrazione acquisiscono competenze legate alle abilità tecniche e alla gestione di contenuti multimediali, quali testi, immagini e audio. In particolare il processo di creazione implica l’utilizzo di software di vario genere: programma di scrittura, browser internet per la ricerca di immagini, programmi di grafica per rielaborare le immagini e renderle adatte al formato richiesto dal motore, programmi per la registrazione degli audio in formato MP3. Più in generale il progetto dà l’opportunità di confrontarsi con le nuove tecnologie e apprendere l’utilizzo di strumenti e software utili anche al di fuori del progetto.
Il progetto stimola anche lo sviluppo di abilità comunicative: è indispensabile saper adattare i contenuti complessi in un flusso informativo più semplice; rendere interessanti e comprensibili i contenuti al fruitore esterno; sintetizzare un messaggio in differenti canali comunicativi; sviluppare la capacità di lavorare in gruppo coordinandosi in più gruppi di lavoro.
PoliCultura veicola anche un messaggio importante: attraverso tale esperienza gli studenti sono invitati a comprendere che le tecnologie e la cultura tradizionale-umanistica possono integrarsi con reciproco beneficio.
Infine l’utilizzo di “1001Storia” comporta un maggiore grado di attenzione e coinvolgimento nelle attività didattiche e da la possibilità di sviluppare dinamiche collaborative all’interno della classe.
Paolo Paolini.