Per gli alunni con disabilità cognitiva l’uso del computer come strumento di apprendimento si è rivelato spesso molto efficacie, in grado di aiutare gli insegnanti a superare situazioni di stallo o di rifiuto, anche totali, verso altri approcci didattici. ma accanto a esperienze certamente positive se ne devono registrare anche altre in cui il fallimento è stato purtroppo evidente.
Rispetto ad altre disabilità il rapporto tra qualità degli strumenti impiegati e i risultati raggiunti è in questo caso molto meno definito: è frequente incontrare insegnanti che usando un certo software raggiungono risultati validi ed altri che, con alunni simili per età e difficoltà, dichiarano di aver trovato lo stesso prodotto inutile, non coinvolgente, privo di interesse dopo pochi minuti d’uso.
Appare quindi assai più importante, ai fini del risultato finale, il modo in cui si usa un prodotto, piegandolo alle proprie esigenze, che non il prodotto stesso in sé. L’uso didattico del computer dovrà quindi rientrare in una programmazione collegiale ed essere strettamente collegato sia al Piano Educativo Individualizzato predisposto per l’alunno che alla programmazione della classe.
Fondamentale diventa il ruolo dell’insegnante anche per compensare i limiti intrinseci degli strumenti informatici: occorre rafforzare la comunicazione, vigilare sull’attenzione, potenziare il rinforzo facendo leva anche su processi meno precari come quelli basati su affettività, emotività e coscienza di sé. Per svolgere adeguatamente questo importante ruolo di regista, l’insegnante utilizzerà necessariamente in queste attività software che conosce molto bene.
Le limitazioni delle funzioni intellettive possono assumere caratteristiche e disturbi diversi:
della parola
del linguaggio
della coordinazione del pensiero
della memoria
dell'attenzione
Tali disturbi possono comportare una riduzione dei livelli di comunicazione, di attenzione e di risposta agli stimoli che provengono dall’ambiente esterno.
A questo livello l’ausilio rappresenta il punto d’incontro fra la persona che soffre di detti disturbi, a seconda del livello di gravità, e l’ambiente circostante.
Gli ausili
L’ausilio molto spesso funziona da interfaccia fra la persona che acquisisce certe opportunità di relazione sociale, impedite normalmente dalla sua condizione di disabilità, e l’ambiente con il quale la persona si può relazionare appunto mediante l’ausilio stesso.
Gli ausili didattici possono essere selezionati rispetto all’analisi del reale bisogno di apprendimento dell’alunno con problemi cognitivi adattandoli alle sue peculiari necessità didattiche, abilità, specificità e potenzialità
L’utilizzo di vari strumenti espressivi, come fotografie, disegni, filmati, fumetti supportano la comprensione e lo sviluppo della comunicazione.
Detti strumenti inglobati in una Comunicazione Aumentativa e Alternativa permettono di incrementare le capacità di comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, con particolare riguardo al linguaggio orale e alla scrittura.
L’ausilio rende disponibile all’utente l’interazione tra il software e il canale digitale per lui individuato, dove potrà svolgere il compito da perseguire. Questa interazione è tanto più efficace e produttiva, quanto migliore è l’individuazione preventiva dell’ausilio da parte dell’insegnante. La selezione del corretto ausilio è fondamentale per individuare ciò che è più consono ai reali bisogni comunicativi della persona.
L’ambito di scelta è ampio, ogni azienda cerca di ritagliarsi un settore di nicchia tra le infinite possibilità ed i molteplici settori.
I criteri della scelta vanno identificati a seconda dei bisogni del discente, del contesto in cui si opera, compreso quello economico della famiglia del discente e dallo scopo educativo e formativo che si vuole raggiungere.
Esistono diverse tipologie di software:
For all adattabile, customizzabile, flessibile e facilmente integrabile nella normalità della didattica (per tutti nessuno escluso)
Software didattico libero (open source) mirato a fornire agli insegnanti strumenti che possano essere usati in ugual modo sia a scuola che a casa, senza l’uso di licenze e permessi specifici. E’ frutto di un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di facilitare il lavoro didattico quotidiano attraverso la facilitazione a modificare, duplicare, copiare e condividere con i propri alunni (p.e. Ivana, So.Di.Linux)
Prodotti con licenze a pagamento che spesso sono accompagnati da consulenze formative per gli utilizzatori finali e che garantiscono supporto nel tempo a livello di aggiornamento e bug fixing. Ne sono un esempio i software e le APP acquistabili sulla piattaforma Erickson dedicate ad insegnanti e professionisti, propongono attività multimediali e schede operative con lo scopo di aiutare studenti (es. ad allenare le competenze) ed operatori (es. a strutturare percorsi di Didattica Digitale Integrata – DDI), facilitandone il lavoro. Vengono forniti strumenti da utilizzare in ambito scolastico, domestico, insieme a strategie metacognitive per la scuola, per la pratica riabilitativa o il potenziamento di studenti con dislessia ed autismo, oltre ad interventi possibili con le famiglie (es. videomodeling)
Software distribuiti su piattaforme cloud o locali, sia open source che licenziate, che sfruttano la versatilità delle piattaforme stesse in termini d’integrazione con i diversi sistemi operativi nonché la potenza della condivisione. Ne è un esempio Dynseo che propone l’acquisto di applicazioni personalizzate che l’operatore può utilizzare senza WI-FI. Comprende giochi sia cognitivi sia ludici e culturali, finalizzati all’allenamento cerebrale (attenzione, funzioni esecutive, velocità di pensiero, memoria di lavoro, semantica, autobiografica ed episodica, competenze visuo-spaziali, gnosia visiva e memoria visiva, gnosia uditiva e memoria uditiva) attraverso la guida di un coach che propone giochi da svolgere da soli o a distanza, con un amico od un membro della community.
L'attenzione
L'attenzione è un processo cognitivo complesso che permette di selezionare e concentrarsi su stimoli rilevanti. L’ausilio può aiutare a stimolare l’attenzione concentrando la stessa sugli stimoli target (visivi e auditivi), limitando l’interferenza esterna causata dagli stimoli distrattori
Gli ausili didattici di tipo digitale possono essere complementari anche ai giochi manuali opportunamente selezionati dagli insegnanti.
Tutti gli ausili lavorano trasversalmente con lo scopo di supportare l’insegnamento nell’ottica di contribuire a migliorare e/o rafforzare la capacità cognitiva, ma anche ad imparare a stare meglio con gli altri, riuscire ad esprimere alcuni bisogni
Può essere alterata da alcuni disturbi o condizioni come il Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività (ADHD) o senza Iperattività (ADD), ictus, dislessia, ansia.
Per gestire questo deficit aziende specializzate ed esperte nel settore delle neuroscienze hanno sviluppato specifiche soluzioni. CogniFit, ad esempio, è una piattaforma che offre pacchetti e programmi specifici in questo settore, anche per le Scuole. La soluzione è stata disegnata per:
Un sistema di allenamento del cervello personalizzato per ogni studente, finalizzato a stimolare le reti connessioni cerebrali e le abilità cognitive che più ha bisogno di rafforzare
Applicare metodologie e miglioramenti educativi: incorporare un supporto scientifico al processo educativo per aiutare a focalizzare i miglioramenti nell'insegnamento e a progettare strategie di apprendimento. Arricchire l'orientamento scolastico e professionale
Prevenire il fallimento scolastico: identificare i rischi per prevenire le difficoltà di apprendimento. Valutare gli studenti con obiettività scientifica per identificare le difficoltà e i problemi con maggiore precisione. Individuare quali possono essere le debolezze cognitive che possono sorgere nello sviluppo scolastico degli alunni e trattarli in modo appropriato
Correggere e/o reindirizzare le difficoltà di apprendimento: questa piattaforma permette agli insegnanti di progettare programmi automatizzati di allenamento cognitivo in classe
Memoria
La memoria viene definita come il processo di codifica, immagazzinamento, consolidamento e recupero di informazioni ed esperienze derivate dall’ambiente e dall’attività di pensiero
Le mappe mentali aiutano a organizzare i pensieri, ricordare informazioni e generare nuove idee.
L’intero processo di elaborazione e la codifica può essere influenzato da diversi fattori attentivi, motivazionali, dalla profondità di elaborazione dello stimolo, dall’impatto emotivo dello stesso stimolo
SpaceBrain, per esempio, è un' app che può essere utilizzata con bambini, adolescenti e adulti con lo scopo di potenziare le funzioni esecutive attraverso attività motivanti.
Quando sono presenti deficit della memoria, diminuiscono la capacità di apprendimento e di immagazzinamento dei dati acquisiti che rende possibile la conoscenza da cui dipendono tutte le nostre azioni soggettive e le condotte sociali, che sono appunto fondate sul recupero a livello della consapevolezza delle informazioni precedentemente archiviate
Relazione
La relazione come concetto è perlomeno bilaterale, partendo da questo assunto l’ausilio funziona spesso da interfaccia fra la persona che acquisisce determinate opportunità di relazione sociale e l’ambiente che accoglie la persona che si relaziona a esso anche mediante l’ausilio
In altre parole, il sistema ausilio è il punto di incontro fra la persona con disabilità, che acquisisce certe funzioni, e l’ambiente, che si trova a sperimentare una partecipazione particolare, speciale, ma possibile al proprio interno
L’efficacia di un sistema ausilio dipende fortemente dal contesto. Se è un sistema ad alta tecnologia, è utilizzato in un contesto in cui le informazioni e le risorse sono prioritariamente ad alta tecnologia (libri di testo digitali, risorse elettroniche sul web, formato elettronico degli oggetti didattici, ecc.), allora l’alunno con disabilità, che interagisce con l’ambiente scolastico mediante l’ausilio, aumenta notevolmente le sue opportunità di partecipazione e di sviluppo
Ne sono un esempio i software implementati con strategie di rinforzo, cioè che alla risposta corretta dell’alunno emettono suoni e immagini di gratificazione
Tali messaggi tuttavia non sempre sono sufficienti per motivare al compito un alunno con deficit cognitivo, che – come gli altri alunni – ha bisogno di modalità maggiormente partecipative di gratificazione, che nascono dalle relazioni con l’insegnante e con i propri compagni. Il vero rinforzo, dunque, avviene dal contesto in cui l’alunno è inserito: dal docente che apprezza i progressi nel percorso di apprendimento, di cui i messaggi di gratificazione dell’ausilio (es. computer) sono solo semplici momenti, e dai compagni che riconoscono la sua capacità di fornire al momento opportuno una risposta giusta, un contributo utile al lavoro ed al successo del gruppo
La relazione fra insegnante e alunno è essenziale per l’apprendimento, e forse in modo particolare con alunni con disabilità cognitiva, le cui variabili di comportamento esigono una adattamento costante e continuo alle modalità relazionali necessarie per tenere accesa la comunicazione. La funzione del docente come facilitatore non solo degli aspetti cognitivi ma anche comunicativi diviene ancora più evidente qualora la relazione sia con alunni con disabilità cognitiva. I bisogni di sostegno degli alunni in questione nei settori extra-cognitivi (motivazione, autostima, attribuzione, autoefficacia) sono inoltre particolarmente marcati.
Il percorso didattico
Fondamentale diventa il ruolo dell’insegnante, utile a compensare i limiti intrinseci degli strumenti informatici: notiamo che raramente ci si interfaccia con risorse volte ad incentivare la conoscenza e il lavoro cooperativo in gruppo.
Tra i più diffusi ed apprezzati strumenti che si muovono in tale direzione troviamo:
I giochi a quiz con Kahoot, piattaforma utilizzabile sia a scuola che in famiglia, che consente di facilitare l’apprendimento gratuitamente e in modo divertente, coinvolgendo, per esempio, l’intera classe attraverso delle sfide individuali o in squadre. È facile da utilizzare e gli studenti possono utilizzare la versione web o direttamente l’APP. Inoltre il suo approccio multilingue sottolinea il suo spirito rivolto all’inclusività
Mentimeter è una piattaforma free che permette di creare presentazioni interattive ed ottenere feedback con elementi che facilitano l’interazione come domande, sondaggi, word cloud, reazioni ed altro. É possibile creare un account gratuito e generare un codice da condividere con i partecipanti senza che sia necessaria la loro registrazione. È possibile condividere quiz e domande, generando una rappresentazione grafica dei risultati e consentendo l’anonimato dei partecipanti
L’uso didattico del computer dovrà e potrà, così, rientrare in una programmazione collegiale ed essere strettamente collegato sia al Piano Educativo Individualizzato predisposto per l’alunno che alla programmazione della classe.
Anche l’inclusione può essere facilitata dall’uso degli strumenti di ausilio. Ovviamente l’introduzione di tali strumenti deve essere pensata in vista di obiettivi a breve, medio e lungo termine e, dunque, all’interno di un progetto psicoeducativo più ampio, nel quale l’informatica è uno dei mezzi per stimolare partecipazione attiva ed affettiva entro i contesti di vita di tutti gli alunni, anche con particolari e gravi difficoltà cognitive col fine del raggiungimento di una qualità di vita migliore.
Nella scelta dello stimolo è fondamentale valutare vari aspetti:
le abilità e le potenzialità dell'alunno, che devono essere attentamente approfondite per delineare una fotografia realistica dei punti di forza e di debolezza, favorendone il rinforzo dell'autostima
le preferenze dell'alunno
le caratteristiche e dinamiche del gruppo classe
il contesto educativo con le esigenze e le aspettative della famiglia, in accordo con le risorse sia didattiche della scuola sia riabilitative dei servizi sanitari
le linee di sviluppo tipiche delle diverse abilità per procedere in modo graduale
Risulta evidente che le nuove tecnologie digitali, con le loro diverse caratteristiche, sono un mezzo e non un fine, dunque si parte sempre dalla persona, dai suoi interessi e bisogni, dalle sue abilità e difficoltà.
Possiamo utilizzare quelli più adatti alla fattispecie della persona da aiutare, ma bisogna partire dagli insegnanti dalla loro formazione e dal loro approccio alla conoscenza delle TIC.
Come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con i disturbi cognitivi
Anastasis, 2006
La matematica – Come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con allievi in difficoltà
Anastasis, 2008
Software didattico
Ivana.It
Mentimeter
So.Di.Linux
So.Di.Linux è un progetto dell'Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR finalizzato alla realizzazione e alla diffusione di una serie di strumenti didattici Open Source nel mondo della scuola.
Space Brain
Space Brain è un' app che può essere utilizzata con bambini, adolescenti e adulti con lo scopo di potenziare le funzioni esecutive attraverso attività motivanti.
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.tclub.spacebrain&pcampaignid=web_share
CogniFit