I Normanni (da Nordmanni o Nordmaenner, ossia "Uomini del Nord") erano un popolo vichingo di origine danese e norvegese che diede il proprio nome alla Normandia, regione nel nord-ovest della Francia. Discendevano dai pirati, guerrieri e conti norreni che dopo varie scorrerie su suolo francese decisero di giurare fedeltà al re Carlo III dei Franchi occidentali in cambio di una vasta superficie territoriale nel Nord della Francia (allora territorio dei Franchi occidentali). Ultimamente però il termine Normanni viene utilizzato per descrivere tutte le popolazioni scandinave del periodo che va dal IX al XII secolo.
Nel 1008 i Normanni occuparono l'Italia meridionale, divisero il loro territorio in 12 contee e fra esse vi era quella di Frigento. Con questi dominatori il territorio irpino si frazionò in contee e gastaldati e fu teatro di dure lotte tra i vassalli turbolenti e ribelli; nel 1140, Ruggero II d'Altavilla (Hauteville), "dux Apuliae, Calabriae et Siciliae", emana la nuova costituzione nelle famose Assise di Ariano e batte una nuova moneta il Ducato, che è destinata a durare fino al 1860, molti paesi furono devastati durante la guerra tra questo re e suo cognato Rainulfo Drengot, conte di Avellino; quest'ultima città, saldamente fortificata, venne smantellata e distrutta nel 1137.
Federico Ruggero di Hohenstaufen conosciuto appunto come Federico II è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), Duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme.
Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen e fu l'ultimo sovrano a regnare in Sicilia e ad appartenente a tale dinastia. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di sicilia e fondatori del suddetto Regno di Sicilia. Conosciuto con gli appellativi stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo") o puer Apuliae ("fanciullo di Puglia"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa. Il carisma di Federico II è stato tale che all'indomani della sua morte, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV citava tali parole: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace".
Federico proseguì nell'usanza normanna di convocare delle assemblee itineranti di nobili e feudatari, denominate Assisae o Curiae generales, le più importante delle quali era stata nel 1140 l'assise di Ariano. Nel 1220 la prima si svolse a Capua, dove iniziò a riordinare la normativa del Regnum. Nella assise di Messina dell'anno successivo, emanò il primo corpo di norme a difesa della morale, dell'ordine e dei "buoni costumi".
Giunto a Melfi nel 1231, l'imperatore, accolto calorosamente dalla popolazione locale, pernottò nel castello costruito dai suoi ascendenti normanni, cui apportò in seguito alcuni importanti restauri. Federico II, al termine dell'assise svoltasi in giugno, con l'ausilio di Pier della Vigna, emanò nel settembre 1231 il Liber Augustalis (note anche come Costituzioni di Melfi), tra cui il Constitutionum Regni Siciliarum, codice legislativo e giudiziario del Regno di Sicilia. Queste norme miravano anche a limitare i poteri e i privilegi delle famiglie nobiliari e dei prelati, accentrando il potere nelle mani dell'imperatore e a rendere partecipi anche le donne per quanto riguardava la successione dei feudi. Ne doveva nascere uno Stato centralizzato, burocratico e tendenzialmente livellatore, con caratteristiche che gli storici hanno reputato "moderne".
Un'attività di revisione e integrazione delle norme avvenne poi nella assise di Siracusa del 1233, e l'anno successivo a Lentini e Messina.