Il Sambuco è una pianta appartenente alla famiglia botanica delle Caprifoliaceae. Si presenta come arbusto o piccolo albero che, però, in alcuni casi può raggiungere altezze anche superiori ai cinque metri, fino ad un massimo di dieci.
Le foglie sono opposte a due a due, con picciolo dilatato alla base; i fiori piccoli ed odorosi, di colore bianco o bianco-crema; il frutto è una drupa nera. Il periodo balsamico per la raccolta della droga è compreso tra Maggio e Giugno.
Per ricavare la droga si utilizzano frutti ed infiorescenze essiccate; i fiori essiccano rapidamente se esposti a sole ed aria, assumendo una caratteristica colorazione giallastra ed un piacevole odore aromatico.
Tra i principi attivi del fitocomplesso ritroviamo essenzialmente: sambucina, sambunigrina, rutina, isoquercitina, astragalina, campferolo, olio essenziale, acidi grassi liberi, tannino (nella corteccia); emulsina, invertina, sambunigrina, benaldeide (nelle foglie); tannino, colina, mucillagine, malato, acido valerianico, acido tartarico (nei fiori); antocianine, cera, gomma, acetato, malato, acido tartarico, acido citrico (nei frutti).
Le principali proprietà terapeutiche del Sambuco sono: diuretica, diaforetica, antinevralgica, emolliente, lassativa o purgante, antifibrillante, emetico, antireumatica, debolmente antinfiammatoria, stimolante la secrezione bronchiale, depurativo.
La droga è comunemente consigliata in caso di: raffreddore, infezioni delle vie respiratori, tosse, faringiti, bronchiti, riniti, stitichezza o stipsi, emorroidi, aritmie, infezioni o infiammazioni delle vie urogenitali, cistiti, uretriti, litiasi urinaria, edemi da ritenzione, reumatismi, gotta (aiuta ad eliminare l’acido urico), problemi della pelle, dermatosi, eruzioni cutanee, nevralgie, epilessia, necessità di depurare l’organismo.
Agisce su diversi organi e sistemi. Tra i principali ricordiamo cuore, cavo orale, intestino, stomaco, reni, apparato urinario, fegato, sistema immunitario.