Karl von Frisch scoprì che le api danzano per comunicare la distanza delle fonti di cibo, se questa è vicina fanno una danza circolare, se è più lontana eseguono la "danza dell'addome" la cui inclinazione rispetto alla verticale indica l'angolo rispetto al sole del luogo. Questo ci dimostra che le api sanno calcolare le distanze.
Le api ricordano i luoghi in cui hanno trovato nettare e polline, riconoscono i colori e perfino i volti umani. Gli esperimenti del neurobiologo Randolf Menzel hanno dimostrato che le api possiedono una mappa cognitiva dell'ambiente circostante, che usano per orientarsi. Nonostante abbiano un cervello grande quanto un sesto di spillo, le api possiedono una straordinaria capacità di apprendimento e memoria. Possono ricordare i percorsi per tornare all'alveare, riconoscere schemi visivi e ricordare dove si trovano i fiori da cui hanno tratto più benefici.
Le api possono imparare ad associare stimoli diversi a ricompense, come fanno i cani ad esempio. In un esperimento, alcune api hanno imparato a tirare una cordicella per ottenere del cibo, dimostrando capacità di problem-solving.
Le api hanno un'orologio biologico preciso, che permette loro di sapere quando un fiore produrrà nettare, tornando esattamente nel momneto giusto.
Le celle dei favi sono sempre esagonali perché questa forma geometrica consente di ottimizzare lo spazio e minimizzare il consumo di cera. Inoltre, le api costruiscono i favi orientandoli in base al campo magnetico terrestre.
Anche se le api sono famose per la loro operosità, gli studi hanno dimostrato che nei primi 24 giorni di vita molte operaie trascorrono più della metà del tempo a riposarsi nell'alveare. Ogni ape svolge un ruolo specifico in base alla sua età: inizia come pulitrice, poi diventa nutrice, costruttrice, guardiana e infine bottinatrice.
Le api vedono la luce in modo diverso dagli umani. Riescono a percepire la luce ultravioletta e la luce polarizzata, il che permette loro di orientarsi anche quando il sole è coperto dalle nuvole.
Quando fa freddo, le api formano un glomere, una sorta di palla compatta per mantenere la temperatura dell'alveare. Quelle più esterne si alternano con quelle interne per evitare di morire congelate, proprio come fanno i pinguini in antartide.
Quando una colonia deve trovare un nuovo alveare, le esploratrici cercano possibili luoghi e poi tornano per danzare e convincere le altre. L'intera colonia prende una decisione collettiva scegliendo l'opzione in base all'intensità della danza.
GALLERIA realizzata da: Cuccurese Ilaria e Fanucci Daria