Territorio

Viviamo in un mondo sempre più omogeneizzato, "la città continua, uniforme, che va coprendo il mondo". Fortunatamente, sono ancora molti i siti, anche vicini a noi, che conservano qualcosa di unico e irripetibile. Sono spesso luoghi "invisibili" - si tratta di andarli a cercare, conoscerli e riconoscerli. Portarli alla luce, raccontarli e custodirne la memoria come qualcosa di prezioso. Possono essere riserve di natura e biodiversità, ma anche un insieme di tante altre cose - "di memoria, di desideri, di segni d'un linguaggio" - legati alla presenza dell'uomo e alla sua storia.
Il mondo costruito e abitato dagli uomini può essere spesso un "inferno" - "la città invivibile". "Due modi ci sono per non soffrirne" - spiega Marco Polo al Gran Kan: "Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

(tra virgolette: citazioni tratte da I. Calvino, "Le città Invisibili")

Percorso-tipo

Un percorso esplorativo sul territorio può essere così strutturato (schema indicativo modificabile):

Possibili mete

Indichiamo qui alcuni siti d'interesse locale, da quelli più prossimi alla scuola ad alcuni un po' più distanti, ma comunque raggiungibili con relativa facilità e visitabili nell'arco di una mattinata. Aggiungiamo alcune note utili, suggerimenti e spunti per la didattica. Altre mete più distanti potrebbero essere visitate/esplorate in occasione di viaggi d'istruzione. 

Mura urbane

Le mura di Lucca offrono degli spazi verdi speciali, che altre città non hanno. I corsi d'acqua, lungo gli spalti, creano dei veri e propri "corridoi ecologici" ricchi di biodiversità; in particolare, se gestiti in modo oculato, possono divenire un esempio di gestione sostenibile della natura in contesti urbani, così come sperimentato in progetti sviluppati recentemente. Anche il viale verde sulle mura piò essere uno spazio ricco di natura da osservare (es. diversi tipi di alberi, licheni e altre specie epifitiche, orchidee, fiori e impollinatori in primavera). Sono molti anche gli aspetti storici o letterari da poter approfondire, così come le possibilità e gli spazi per le attività ricreative e relazionali (luogo già sperimentato da tutti gli studenti della scuola per le attività di accoglienza). E' poi vicinissimo a noi!

Note: si possono coinvolgere esperti che hanno lavorato al progetto "corridoi ecologici" o per svolgere attività di rilevamento dei licheni (bioindicatori della qualità dell'aria), monitoraggio di piante (in particolare orchidee) o insetti (chiedi riferimenti a gruppo-ambiente); 

Spunti: si potrebbe organizzare anche l'escursione in bicicletta? Una corsa a piedi (es. un giro di mura)? Visitare i sotterranei? Includere anche l'esplorazione di altri aspetti della città meno noti e ricchi di particolari motivi d'interesse?

VEDI SITO WEB per maggiori informazioni e spunti

Parco fluviale

Il fiume Serchio offre una straordinaria riserva di natura in città: un grande "corridoio ecologico" naturale, che si estende dai monti della Garfagnana al mare. Le sponde sono facilmente raggiungibili dalla scuola e percorribili, a piedi o anche in bicicletta, per un anello di 11 km (certamente non è necessario percorrerlo tutto!). Dall'ambiente urbano si attraversano aree agricole, pioppete e fasce di vegetazione ripariale per arrivare fino al fiume vero e proprio. Il paesaggio può essere esplorato e vissuto in molteplici modi: osservazione naturalistica guidata, eventualmente anche col coinvolgimento di esperti che possono  proporre attività di rilevamento in campo della biodiversità presente e/o far capire aspetti inerenti la gestione della natura in questo contesto; ampie possibilità per attività motoria e ricreativa. 

Note: lungo il percorso, non lontano da scuola, si trova anche la "Fattoria degli Albogatti", un interessante esperimento di agricoltura urbana, che comprende anche l'allevamento di bachi da seta (per visitarla è necessario contattare i responsabili anticipatamente: potrebbe essere interessante conoscere questa realtà e comprendere le motivazioni di chi la porta avanti); qui vicino è possibile accedere anche ad una bella "spiaggetta" sul fiume: da non perdere! 

Spunti: si potrebbe organizzare anche l'escursione in bicicletta? O addirittura, contattando organizzazioni presenti sul territorio, sperimentare anche il Kayak? Oppure, più semplicemente, proporre momenti di riflessione, scambio, gioco, esplorazione libera, scrittura, disegno, fotografia? 

VEDI SITO WEB per maggiori informazioni e spunti

Orto botanico

L'Orto botanico di Lucca, creato in prossimità delle mura nel XIX secolo, racchiude e conserva al suo interno collezioni di piante rappresentative di peculiari ambienti locali (le zone umide della provincia, la flora dei Monti Pisani) o di ambienti di altri continenti e molto diversi dai nostri (zone aride e tropicali) ed anche collezioni di piante ornamentali (camelie tipiche delle ville lucchesi), medicinali ed alimentari (specie tipiche degli orti della lucchesia). E' un luogo ricco di verde (abitato ancora da molte specie di uccelli e altri animali che trovano qui un'oasi di natura in città), piacevole da esplorare, passeggiando tra esemplari di grandi alberi più o meno comuni o sorprendenti. E' un luogo che testimonia lo sviluppo delle scienze naturali e la storia della città. Vicinissimo a noi e poco noto agli studenti.

Note: l'ingresso è libero per gli studenti. Si può effettuare anche una visita guidata (in questo caso è richiesta una spesa, comunque limitata) che certamente può valere la pena, per comprendere gli aspetti più peculiari e le modalità di conservazione e gestione della natura in questo contesto;

Spunti: l'ambiente è del tutto sicuro e può essere consigliato lasciare comunque agli studenti la possibilità di una esplorazione autonoma; si possono creare anche gruppi cui si affida un tema diverso di osservazione, invitando a documentare raccogliendo fotografie e informazioni per approfondimenti successivi; potrebbe essere molto stimolante proporre anche una "caccia al tesoro botanica", anche in lingua straniera ? Anche lasciare un po' di tempo semplicemente per passeggiare o ricrearsi su una panchina, magari suggerendo di scrivere qualche riflessione personale? 

VEDI SITO WEB per maggiori informazioni e spunti

Alle "parole d'oro"

Molti che abitano a Lucca e dintorni conoscono già questo luogo. Molti però no. E' un luogo speciale, che merita comunque grande attenzione e un'escursione/visita qui può valere sempre la pena, soprattutto se condivisa nella classe, e poi approfondita in uno o più dei suoi molteplici aspetti. "Alle parole d'oro" è il nome dato all'area delle sorgenti di Guamo, ai piedi del Monte Pisano, lungo il versante lucchese. Qui si può osservare un esempio unico di integrazione tra uomo e ambiente, un capolavoro di architettura del paesaggio, trasformato al fine di captare le acque che discendono dal Monte, garantirne la qualità e incanalarle in un maestoso acquedotto, che da qui prende avvio per arrivare a Lucca per una lunghezza di oltre 3 Km. Si tratta di un'opera realizzata dall'architetto Nottolini nel XXIX secolo, in stile neo-classico, che si rese necessaria per risolvere una grave piaga nella città: la carenza di acque pulite, con periodica diffusione di gravi epidemie. Si può raggiungere il "parco delle sorgenti", partendo dal tempietto nei pressi della stazione ferroviaria di Lucca e proseguendo a piedi lungo l'acquedotto. La passeggiata è sicura, molto piacevole e consente di avere una visione immersiva e del tutto diversa della campagna lucchese. S'incontrano canali di bonifica e anche porzioni relitte degli originali boschi planiziali. Si risale quindi le prime pendici del Monte, immergendosi nel verde di una paesaggio "magico", in cui le acque (soprattutto nel periodo invernale) fanno da protagonista. Gli spunti di osservazione ed approfondimento possono essere molti - dagli aspetti naturalistici, a quelli storici, alla riflessione sull'importanza dell'acqua come risorsa fondamentale e necessaria per il pianeta e per l'uomo. 


NOTE

Nei pressi del Parco delle Sorgenti si trova anche un bell'azienda agricola biologica - Villa Pierotti Bagneschi - che offre anche ospitalità: ci si potrebbe accordare per una visita, una merenda un piccolo pranzo?

Al ritorno, si può tornare anche con bus di linea a Lucca: fermata presso Guamo, lungo-monte, si raggiunge in breve Piazzale Verdi

Vedi anche: SITO WEB

Zone umide del Bientina

Il lago della Gherardesca è una zona umida che è stata ricostituita all'interno dell'ampia area, perlopiù bonificata, della pianura di Bientina, ai piedi del Monte Pisano, nei pressi di Castelvecchio di Compito. La gestione del "lago" è passata recentemente all'amministrazione comunale di Capannori che lo ha acquisito da un proprietario privato, per farne una zona naturale protetta. E' possibile effettuare una bella escursione con orario approssimativo 9-12, accessibile a tutti (circa 4 Km in piano). L'escursione consente di approfondire la trasformazione storica del territorio (es. evoluzione delle aree umide del Bientina, storia del lago di Sesto e delle bonifiche, processo che ha portato alla rinaturalizzazione più recente dell’area), comprendere l' importanza dell’area umida per la biodiversità (in particolare per l’avifauna), il suo ruolo attuale come Zona di Protezione  Speciale, le criticità e i possibili progetti di miglioramento ambientale.
L'escursione consente anche di confrontarsi con alcune vicende storiche più recenti, inerenti il periodo nazi-fascista, ed affrontare gli importanti temi della "memoria". Durante la seconda guerra mondiale è stato infatti creato qui un campo di concentramento, dove hanno vissuto più di 3000 prigionieri, con vicende peculiari da conoscere e approfondire. Sul posto, è presente è presente una lapide in pietra in memoria. 

Con un giro più ampio (circa 8 Km sempre in piano,  orario approssimativo 9-16), è possibile raggiungere anche il "bosco del Bottaccio", un bosco umido planiziale relitto, che è oggi un'oasi gestita dal WWF - molto interessante!  


NOTE

sito web

Il luogo è raggiungibile con bus pubblico,  verificare orario dei pullman di linea extraurbana Lucca -Pontedera.

E'  possibile, e consigliato, farsi guidare da esperti (biologi/naturalisti che sono anche  guide escursionistiche) che possono svolgere un'introduzione in classe ( 2 ore circa) più guidare l'escursione sul campo. Chiedi contatti a "gruppo ambiente". 

Camelietum Compitese

Sant'Andrea di Compito, sulle pendici del Monte Pisano, si è distinto per la tradizione dei giardini di camelie. Ne è stato creato anche uno pubblico, che conserva le numerose varietà coltivate in zona. Il camelieto si inserisce nel contesto paesistico caratteristico di questo versante più umido e boscato dei Monti Pisani. Intorno alla tradizione delle camelie, ed anche alla vita e all'utilizzo del bosco, sono emersi molti appuntamenti, alcuni dei quali ormai ben noti in zona (es. festival delle Camelie), ed altri più recenti (festival del bosco). Il Centro Cuturale Compitese di Sant'Andrea di Compito propone visite al camelieto e laboratori didattici interessanti, rivolti perlopiù a scuole elementari e medie, ma adattabili e validi anche per le scuole superiori. Puoi vedere qui: catalogo delle proposte dello scorso anno ( il nuovo, che uscirà a breve, dovrebbe confermare ed ampliare queste proposte. Solitamente l'offerta consiste in un labratorio didattico più visita al Camelieto. 

NOTE: Raggiungere il luogo con mezzi pubblici non è facilissimo. I bus (linea extraurbana Lucca-Pontedera) si fermano sulla strada lungo Monte. Per raggiungere il camelieto è necessaria una passeggiata di circa 3 Km. Conviene comunque consultare lo stesso Centro Culturale Compitese per possibili alternative. 

"Urban Nature" a Capannori

Può essere interessante conoscere più da vicino

il progetto di tutela della biodiversità in città avviato nel centro urbano di Capannori. Si può effettuare qui una visita guidata con i responsabili del progetto (orario approssimativo 9-12), che possono far comprendere molti interessanti aspetti inerenti la progettazione "ecologica" del verde, con particolare riferimento alle alberature, alle zona di prateria per gli insetti, alle aree umide e ai corridoi ecologici intorno ai fossati. 


Capannori è facilmente raggiungibile da Lucca con  autobus di linea (passa ogni   20 minuti)



Monte Pisano, Eremo della Spelonca

Un'escursione sui Monti Pisani (o "Monte Pisano"), anche se non ad alta quota, può far scoprire e sperimentare il vero e proprio "sapore" di una gita in montagna. I sentieri e i siti da raggiungere possono essere molti. Ne proponiamo qui uno non troppo impegnativo, panoramico e ricco di diversi spunti. Dalla pieve nuova di Santa Maria del Giudice, lasciando l'abitato, si raggiunge facilmente il Passo Croce, un ambiente aperto, roccioso e carsico. Di qui, salendo in un bosco mediterraneo, si raggiunge un eremo medievale molto suggestivo ricavato nella roccia (la Spelonca). Si raggiunge quindi il crinale panoramico (con vista sulla piana di Pisa e il mare) e senza grandi dislivelli, attraverso sentieri nella macchia mediterranea, si raggiunge il Passo di Dante (e cima panoramica soprastante), da cui si può ridiscendere a Santa Maria del Giudice. 

Note: Si può arrivare facilmente a Santa Maria del Giudice con bus urbano da Lucca (Piazzale Verdi); tutto il percorso è segnalato (segnavia bianco-rosso del CAI) e non presenta particolari difficoltà (durata complessiva circa 3 ore, camminando comodamente); può essere comunque più opportuno coinvolgere una guida ambientale.

Spunti: possono essere numerosi i collegamenti disciplinari: dagli aspetti storici, a quelli letterari (questo è il Monte ricordato da Dante che separava Pisa da Lucca), a quelli naturalistici (sia inerenti la geologia - qui si osservano calcari e marmi e fenomeni carsici - che il paesaggio - es. bioma e successione ecologica tipica dell'ambiente mediterraneo)

Per saperne di più: SITO WEB

Villa di Marlia

Il Parco di Villa Reale di Marlia ha una superficie di 16 ettari ed è il risultato di un complesso succedersi di trasformazioni che testimoniano due periodi costruttivi diversi dell’architettura delle ville lucchesi.

Una parte del Parco conserva, infatti, l’originario impianto seicentesco con siepi, aiuole fiorite e alberi d’alto fusto. L’altra, invece, è disegnata secondo la moda del giardino paesaggistico all’inglese, con sentieri sinuosi, punti panoramici e boschetti ombrosi.

Ricchissimo è il suo patrimonio arboreo, con grandi esemplari di abies, quercus palustris, pini, lecci e platani. I Prati, insieme a piccoli arbustum da sottobosco, fanno da ornamento alla Villa del Vescovo in un paesaggio unico che muta a seconda delle ore del giorno e del passare delle stagioni.

Il parco di Villa Reale di Marlia è famoso per la sua concentrazione di camelie, tra le più belle del territorio lucchese. Insieme al comune di Capannori, Lucca e il Borgo delle Camelie, formato dai comuni di Pieve e Sant’Andrea di Compito, la storica residenza diventa luogo della mostra Antiche Camelie della Lucchesia.

Oggi è di proprietà di Henric e Marina Grönberg che se ne prendono cura con un minuzioso restauro riguardante tutto il complesso.

Scopri di più: SITO WEB

Come raggiungerla

Parco di San Rossore

Tenuta di San Rossore. Pisa.

Il Parco è un’area protetta di 23mila ettari a terra a cui si aggiunge l’area marina protetta delle Secche delle Meloria per altri 9mila ettari. Comprende 7 tenute: il cuore è la Tenuta di San Rossore, di proprietà regionale (fu prima reale e poi presidenziale) e gestita direttamente dall’Ente. Le altre tenute sono di proprietà mista pubblica (demaniale, università o altro) e privata: la tenuta di Tombolo, la tenuta agricola di Coltano e Castagnolo, la tenuta di Migliarino, la Macchia Lucchese con la tenuta Borbone, il lago e il padule settentrionale di Massaciuccoli, il padule meridionale di Massaciuccoli con la fattoria di Vecchiano.

Nel Parco ci sono tantissimi sentieri percorribili a piedi ed in bici nelle varie tenute, a queste si aggiungono aree di più alto pregio naturalistico accessibili solo con guida ambientale. 

Note: La Tenuta di San Rossore è aperta tutti i giorni con accesso gratuito, dalle 7.30 alle 19.30 in primavera ed estate, dalle 7.30 alle 17.30 in autunno e inverno.

Per l’accesso al pubblico è divisa in tre zone. 

L’area più vicino alla città (zona C), intorno al viale che collega Cascine Nuove alla Sterpaia, è a libero accesso in tutta la sua estensione.

L’area intermedia (Zona B) andando verso la costa è accessibile a piedi ed in bici sui sentieri tracciati.

L’area della costa (zona A), a più alto pregio naturalistico e più delicata, è  accessibile in numeri limitati e solo con guida ambientale.

Trovi itinerari e proposte nel dettaglio qui:
SITO WEB (itinerari di educazione ambientale) 

Mappa del parco

NOTE: Si può scegliere uno degli itinerari proposti e contattare il Parco per fissare una guida ambientale. Si possono chiedere telefonicamente informazioni su altre eventuali possibilità (es. escursione in bicicletta) e indicazioni su come raggiungere la tenuta. 

Essendo il Parco di San Rossore una realtà molto vasta, sia geograficamente che nelle proposte di attività, ci è sembrato utile dedicare due altri punti del nostro elenco a due zone del Parco che offrono occasione di fare dei percorsi di educazione ambientale molto belli e interessanti: il Lago di Massaciuccoli e le Spiagge.

Lago di Massaciuccoli

Massaciuccoli. Riserva Naturale del Chiarone  nel Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

Il lago di Massaciuccoli, costiero, originato dal mare, offre un' ampia varietà di esemplari vegetali e animali per  la presenza di varie tipologie ambientali. Il bosco igrofilo, la palude possono essere visitati e apprezzati per la grande ricchezza di biodiversità. Gli osservatori lungo il percorso e i camminamenti a palafitta si affacciano sui chiari e sul lago e permettono di fare birdwatching e foto naturalistiche. 

L'Oasi esprime bene il rispetto e il rapporto di reciprocità con la natura.

Note:  esperti della LIPU possono introdurci e accompagnarci in questo itinerario lacustre e delle terre umide alla scoperta di specie rare e tipiche. Sono possibili anche interventi e laboratori a scuola

Spunti: uscita di una mattina o fino al tardo pomeriggio con il treno o con il bus. Itinerario a piedi nel sentiero della bonifica, proseguendo attraverso un lembo di  bosco e lungo i camminamenti dell’Oasi Lipu.  E’ possibile abbinare un' escursione in canoa per esplorare il lago. 

Massaciuccoli è stato un insediamento romano di cui rimangono tracce importanti. Si può aggiungere la visita al Museo Archeologico e al Padiglione Guglielmo Lera e proseguire a piedi, tra gli ulivi, verso i resti a cielo aperto della Villa dei Venulei del primo secolo, presso la pieve di San Lorenzo da cui si gode una vista  panoramica che si estende dal lago al mare. 

Lungo la strada del ritorno, sarebbe interessante visitare il Podere LOVOLIO della Fondazione Pomara Scibetta Arte Bellezza Cultura, un esempio di riqualificazione di un'area abbandonata. Un percorso aperto a tutti, accogliente, ricco di opere d'arte e installazioni. Un luogo di silenzio e spiritualità  a contatto con natura. 

Una passeggiata suggestiva, un' occasione per esercitare lo sguardo, osservare, conoscere, apprezzare la bellezza della natura. É consigliabile annotare, fotografare, fare schizzi, brevi video documentari, raccogliere dati e ricordi per un piccolo diario di viaggio da raccontare.

Scopri di più: SITO WEB 


Spiaggia del Parco

Un ambiente unico nel mar Tirreno, dove aree attrezzate per la balneazione si alternano a riserve naturali tipiche, dai nomi parlanti: la Lecciona, la Bufalina, Bocca di Serchio, Lame di Fuori, Dune di Tirrenia…

Lungo il tratto di costa del Parco si incontrano le foci dei due più importanti fiumi toscani, il Serchio e l’Arno (le venerande fiumane di D’Annunzio), che realizzano una condizione geografica singolare che si ritrova solo nell’alto Adriatico del Brenta e Adige. Un ambiente che ospita numerose specie vegetali e animali rari, che ne confermano la qualità naturale e la biodiversità. È il caso del fratino, uccello a rischio di estinzione, che solo qui trova l’habitat giusto dove nidificare e riprodursi.

Un patrimonio prezioso da salvaguardare e proteggere. Le spiagge uniscono infatti l’intero parco e sono la sintesi dei motivi per cui i due estremi, Viareggio con la Marina di levante e Calambrone, devono stare insieme in uno sforzo di conservazione e di qualificazione di un territorio eccezionale.

Sul sito del parco sono elencati 6 possibili percorsi alcuni dei quali nell'ambito dei progetti LIFE NATURA, cofinanziati dall’Unione Europea,  che offrono panorami suggestivi della costa per scoprire ambienti che, ormai, son poco associati al concetto di spiaggia: le dune che con la tipica flora e fauna sono degli ecosistemi preziosi da difendere.


         

Scopri di più: SITO WEB


Certosa di Calci e proposte didattiche del museo di storia naturale e del territorio

Oggi la Certosa ospita due distinti musei: il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa

I percorsi consigliati nell'ambito dell'educazione ambientale fanno riferimento a quelli proposti dal Museo di Storia Naturale.

Il percorso di visita del Museo di Storia Naturale si snoda all’interno della Certosa nei locali più “umili”, quelli utilizzati dai monaci conversi nei lavori quotidiani: cantine, magazzini, frantoio, falegnameria, fienile e così via. Questi locali riprendono oggi nuova vita ospitando le prestigiose collezioni del Museo, frutto di quasi 500 anni di storia. Si tratta di collezioni uniche per importanza storica e scientifica, che comprendono reperti di zoologia, paleontologia e mineralogia, oltre agli animali vivi ospitati nel più grande Acquario d’acqua dolce d’Italia. 

Sono possibili vari percorsi didattici ad un costo contenuto (da 9 a 12€) :

Per ulteriori informazioni si mette il link alla brochure delle proposte didattiche del Museo.

LINK ALLE PROPOSTE EDUCATIVE DEL 

MUSEO DI STORIA NATURALE DELL'UNIVERSITA' DI PISA 

Scopri di più: SITO WEB del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa

I collegamenti tramite mezzi pubblici non sono ottimali (bus /treno fino a Pisa e poi bus da Pisa a Calci). Si consiglia il noleggio di un bus.