Giardino 

Abbiamo una risorsa dimenticata e trascurata: lo spazio verde della scuola. Un ambiente semi-naturale, microcosmo di specie (microrganismi, funghi, piante, animali) così vicino, così lontano. Uno spazio da esplorare, comprendere meglio e supportare per i "servizi ecologici" che offre anche a noi.
Lo spazio verde della scuola può essere anche spazio di relazione, di ricreazione, studio. Spazio per esprimere le idee di chi lo abita. Per creare aree, percorsi, giardini nel modo in cui vogliamo. Dove individuare o porre elementi simbolici in cui riconoscersi. Spazio di idee, confronto e socialità. Consapevolezza, cura e responsabilità. Palestra di progettualità condivise, di educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità.  

"Alle piante, ai boschi, alle radure, non servono gli esseri umani. Le piante nascono, vivono, muoiono lontano dagli occhi di chiunque. Ma un giardino ha bisogno di occhi che lo guardino, di occhi che lo immaginino, di mani che lo curino, di piedi che lo percorrano. (...) Ovunque ci sia terra e un poco di luce, là cresce una pianta. Facciamoci un giro intorno: ecco il giardino".
(Martinod, Novaro e Olivari - "Il trasloco del giardino") 

Percorso-tipo

Un percorso esplorativo sul giardino scolastico può essere così strutturato (schema indicativo modificabile):

Possibili azioni

Indichiamo qui un elenco, non esaustivo, di possibili azioni verdi nel nostro giardino. Invitiamo le classi che aderiscono alla proposta a coordinarsi col gruppo promotore del progetto, chiedendo ulteriori indicazioni in merito e concordando sulle modalità operative. 

Fioriere creative

Si possono creare fioriere fantasiose a partire da vecchi vasi portati da casa e molti materiali di riuso (cassette, contenitori vari, pallets, bottiglie di plastica e molto altro). Magari utilizzando anche pennelli e colori. Si possono qui introdurre piante da fiore primaverili come i gerani, oppure piante verdi succulente (cosiddette "piante grasse"), resistenti alla siccità estiva e che possono creare belle composizioni verdi. Anche dei vecchi ciocchi di legno possono essere trasformati in elementi verdi decorativi. Si possono trovare molte idee ricercando su web, riviste o altrove. L'area più indicata dove sistemare le fioriere può essere quella dell'ingresso principale della scuola. Potrebbe essere molto indicato un lavoro per gruppi e forse anche una piccola competizione? (es. nominations per la fioriera più bella o più creativa, ecc.).

NOTE: la scuola ha già acquistato e ha disponibile una serie di attrezzi da giardinaggio e può sostenere le spese per l'acquisto di terriccio, piante e altri eventuali materiali necessari (rivolgersi a "gruppo ambiente"); è importante però stimolare anche tutti i partecipanti a ricercare e portare materiali di "riuso" da casa - quelli migliori, più idonei e  fantasiosi che possono rendere originale ed unico ogni lavoro.

Area attrezzata (incontro, studio o ricreazione)

Al liceo Vallisneri è nata, un po' per caso, durante il periodo Covid. Ha avuto subito grande successo, offerto molteplici possibilità ed è divenuta molto ambita, soprattutto nel periodo più caldo della primavera, ma anche durante l'estate (es. attività di studio e tutoraggio per studenti con debito scolastico). E' oggi spazio per molti incontri (anche tra docenti) e certamente è già, in qualche modo, un piccolo luogo identitario della scuola. Un'area che merita comunque ancora attenzione: come è possibile migliorarla? Come gestirla al meglio?

In questa azione si può studiare questa area per progettarne possibili interventi che ne migliorino l'utilizzo e la sua gestione.

Si potrebbero creare simili aree, o con una destinazione un po' diversa, in altri punti della scuola? Come potrebbe essere organizzata e gestita? Quali materiali sarebbero necessari? Cosa potremmo acquistare o riutilizzare? Servono idee, confronto e azione progettuale


Bidoni colorati

Certamente è necessario attrezzare le zone più vissute del giardino con bidoni per la raccolta differenziata. Ideare e realizzare dei bidoni fantasiosi e colorati può trasformare l'ambiente circostante in un ambiente più piacevole, offrire un servizio fondamentale e invitare tutti alla raccolta differenziata dei rifiuti. Anche qui si possono ricercare e trovare spunti in rete e altrove (ad esempio prova a vedere qui). Si possono progettare e creare anche soluzioni che piuttosto vadano a "nascondere" i bidoni, integrandoli in modo più naturale nel contesto verde del giardino. E' poi importante rendere ben evidente le tipologie di materiali da raccogliere in ogni bidone, ed organizzare regole chiare per la raccolta (e il monitoraggio del servizio), accordandosi col personale dei collaboratori scolastici e la dirigenza. 

Biodiversità vegetale: piante spontanee

Nelle zone marginali delle città e delle scuole, come anche la nostra,  si trovano spesso aree trascurate e incolte. Viste con altri occhi, le piante spontanee che vivono in queste aree - le cosiddette "erbacce" -  possono essere studiate e valorizzate come patrimonio di biodiversità, specie portatrici di particolari adattamenti evolutivi, e che offrono cibo e rifugio a insetti impollinatori e altri organismi. Si propone in particolare di individuare delle zone da delimitare (es. con paletti e cordino resistente impermeabile) e proteggere (es. zone da non calpestare e sfalciare). Si possono quindi effettuare qui dei monitoraggi delle specie botaniche presenti, utilizzando delle semplici metodologie di rilevamento scientifico. I dati raccolti possono essere condivisi anche in rete, contribuendo alla conoscenza/ricerca scientifica (progetti citizen-science).  Si possono utilizzare allo scopo anche "app" sul telefono per il riconoscimento di piante o insetti (es. "Plant Net"). Si può esplorare lo spazio verde della scuola, anche al di fuori delle aree delimitate, in cerca di specie vegetali che qui vivono. Si potrebbe creare anche un erbario di piante spontanee raccolte ed essiccate o una documentazione fotografica? Raccogliere dei semi e provare a farli germinare?  Si potrebbero includere anche i funghi (se ne possono incontrare diverse specie anche nello spazio della nostra scuola)? Approfondire al microscopio la conoscenza biologica?

NOTE: Si possono coinvolgere nel lavoro eventualmente anche esperti biologi/naturalisti (chiedi a "gruppo ambiente") 


 

LINK ERBARIO VIRTUALE

Aiuole e bordure

Lungo gli edifici scolastici si possono creare, in molti modi diversi, bordure verdi o corridoi fioriti - nettare per impollinatori - che possono avere una valenza ecologica ed anche ornamentale. Si tratta di individuare i siti più idonei, e le piante più adatte da introdurre, e mettersi al lavoro.  E' importante tener conto dell'epoca di fioritura, dell'esposizione, della possibilità di avere un sistema di irrigazione (anche per il periodo estivo) o meno. Lavorare il terreno può essere un'occasione divertente ed istruttiva - si possono fare molti incontri interessanti (lombrichi, larve di insetti, altri organismi terricoli), osservare e riflettere su molti aspetti ecologici (es. relazioni tra clima, suolo, piante, organismi parassiti). In spazi più ampi potrebbero essere create aiuole di forme diverse. Si può aggiungere superficialmente anche del buon terriccio ed ammendante (es. compost organico) e predisporre superficialmente dei materiali di pacciamatura, che limitano la perdita di acqua per evaporazione. Aiuole e bordure possono essere delimitate con materiali di diverso tipo (es. paletti di bambù uniti da cordino, staccionata bassa in legno, blocchi di tufo), e si possono aggiungere eventuali elementi decorativi o altro (es. delle belle api realizzate in compensato e fissate su supporti di legno o ferro da conficcare nel terreno?).    

NOTE: la scuola ha già acquistato e ha disponibile una serie di attrezzi da giardinaggio e può sostenere le spese per l'acquisto di terriccio, piante e altri eventuali materiali necessari (rivolgersi a "gruppo ambiente", anche per accordarsi sull' area e sulle modalità dell'intervento: si può lavorare ad una bordura/aiuola preesistente o crearne una nuova).

Alberi e "gilde"

Gli alberi hanno una grande importanza per l'ambiente, soprattutto in città, soprattutto oggi, col processo di riscaldamento globale in atto. Gli alberi assorbono infatti CO2, che diviene biomassa verde, in lento e continuo accrescimento. Possono offrire una piacevole ombra, divenire luogo d'incontro ed essere dei riferimenti importanti in un "giardino ecologico" di cui si è consapevoli costruttori. In questo senso, si propone di censire gli alberi già presenti nello spazio-scuola, individuarne la specie, valorizzarli con un'etichettatura idonea, osservarli e descriverne le caratteristiche botaniche. Si potrebbe preparare un erbario con materiali essiccati o una pagina web con fotografie (es. raccolte in diversi periodi dell'anno e con diversi particolari - foglie, fusto, radici, fiori, frutti) ? Alla base degli alberi si possono creare aiuole fiorite o "gilde", in molti diversi modi, sfruttando specie tappezzanti (magari con fioriture in periodi diversi dell'anno). Possono essere qui trapiantate e/o seminate. Oppure si possono mettere bulbi. Sarà importante scegliere specie adatte al substrato, sufficientemente rustiche e capaci di propagarsi spontaneamente e/o "ricacciare" l'anno successivo. In rete si possono trovare molte idee. Se ci fosse poi spazio, potrebbe essere molto utile e bello, piantare nuovi alberi! Di cui prendersi cura e responsabilità...

Rifugi per api selvatiche

Costruire e poi monitorare un rifugio per api selvatiche può essere un'azione coinvolgente ed educativa. Le api selvatiche non producono miele, non hanno vita sociale (sono dette "solitarie") e non pungono (per questo sono dette "gentili"). Hanno comunque grande valore come impollinatori, e molti stanno provvedendo a offrirgli maggiori opportunità di diffusione. Appartengono a diverse specie,  tra le più comuni quelle del genere Osmia. Queste depongono le uova all'inizio della primavera all'interno di pertugi e cavità. Si possono quindi preparare dei nidi per loro, con cannucce e ceppi di legno forati col trapano, e poi introdurli in una struttura in legno che può essere posta in un ambiente ricco di fiori. E' importante seguire una serie di importanti accortezze per avere successo. Per accelerarne l'insediamento, si possono già inserire nel rifugio dei bozzoli, che possono essere anche acquistati on-line da ditte specializzate (!) Nelle cavità, in cui è avvenuta la deposizione delle uova, si troveranno una serie di cellette, "murate" all'esterno con fango/argilla dalle api. Può essere molto interessante conoscere ed osservare la biologia di queste specie e monitorarne l'andamento. Può essere anche molto aggregante il lavoro collettivo e stimolante il significato simbolico di questa azione: prendersi cura di questi piccoli organismi così importanti e oggi a rischio. Ci sono diverse possibilità per questa azione: osservare, mantenere e creare nuovi nidi per il bee-hotel già presente a scuola; crearne uno tutto nuovo; acquistare bozzoli e inserirli nel rifugio e svolgere poi osservazioni di monitoraggio (vedi ad es. iniziativa "Polly-adotta un'ape") . 

Chiedi a gruppo ambiente per saperne di più e/o approfondisci ricercando in rete.

Rifugi per uccelli e pipistrelli

Osservare gli uccelli ed offrirgli rifugio nel proprio giardino può essere un'esperienza affascinante. Che specie sono? Che vita fanno? Di cosa si nutrono? Come si riconoscono? Di cosa hanno bisogno e come attrarli? Esistono in rete molte informazioni e spunti per trasformare un giardino in un vero e proprio "bird-garden" (indichiamo qui in particolare il sito LIPU) . Si possono trovare in rete anche "cassette-nido" - già pronte o kit da assemblare o modelli da riprodurre - destinate a cinciallegre o comuni passerotti o altro. Oppure si può pensare di creare ed inserire delle mangiatoie. Come porsi poi nei confronti delle cornacchie - temibili predatori di altri uccelli -  che sembrano sempre più invasive nei contesti urbani e anche nella nostra scuola? Che vita conducono? Andrebbero controllate? Come? Nascono molte domande e spunti di riflessione e approfondimento sulla natura e l'ecologia in città.

Tutto un altro mondo, molto interessante, da esplorare, è quello dei chirotteri - i pipistrelli. Anche loro possono essere attratti, introducendo cassette-rifugio, e svolgono importanti servizi ecologici. Si sono diffusi molti progetti e un nuovo "know-how" in merito: si può ricercare in rete, ed avventurarsi eventualmente anche in questa direzione!

NOTE: per queste particolari azioni, si consiglia il coinvolgimento di esperti in materia (confrontati col "gruppo ambiente")

Insetti e fauna selvatica 

Può essere molto interessante, istruttivo e divertente and andare in cerca di insetti e di tracce di fauna selvatica. Gli insetti possono essere raccolti temporaneamente anche in barattoli trasparenti di plastica (dotati di aperture per l'aria), per poterli osservare in modo più prolungato. L'individuazione della tipologia può essere fatta fornendo delle linee-guida per il riconoscimento dei principali raggruppamenti (presenti anche on-line). E' possibile fare anche dei veri e propri monitoraggi, secondo semplice metodologia scientifica (es. svolgimento di osservazioni in aree delimitate - "quadrati di rilevamento" - per periodi di tempo standardizzati), che possono essere ripetute in aree e momenti diversi. Secondo questo approccio, è possibile seguire anche la metodologia proposta dal progetto "Cross-Pollination" che propone agli studenti delle scuole e a tutti i cittadini di fornire dati sulla presenza di impollinatori, da rilevare secondo una metodologia e una scheda di rilevamento standard. Si possono inserire anche delle "trappole" per richiamare ed osservare  particolari specie, come coleotteri. "I-Naturalist" è un app che può essere scaricata sul telefono e può essere molto utile per riconoscere specie selvatiche - non solo insetti, ma anche altri organismi, più o meno comuni, che si possono trovare anche nello spazio della scuola: invertebrati, rettili, uccelli, roditori e altro ancora...
Una documentazione fotografica, e di eventuali materiali raccolti in natura, può rappresentare un bel prodotto finale del lavoro di osservazione e ricerca. 

NOTE: si possono eventualmente coinvolgere nel lavoro anche esperti biologi/naturalisti (chiedi a "gruppo ambiente") 

Sculture e altre invenzioni

Qui non c'è molto da dire. Massimo spazio all'estro e alla creatività. Certamente un giardino con sculture o altre invenzioni può diventare qualcosa di unico e irripetibile. Le migliori creazioni spesso non sono quelle tecnicamente più complesse o difficili da realizzare. Servono piuttosto delle buone idee, significati da comunicare, oppure anche più semplicemente i giusti "giochi" di forme e colori. E' importante poi inserire la propria creazione nel contesto, in modo armonioso o eventualmente anche per contrasto. Così la scelta dei materiali può fare la differenza - anche qui il concetto di "riuso" può funzionare molto bene e/o l'utilizzo di materiali naturali. Si può pensare d'ispirarsi anche a tradizioni ed esperienze diverse: hai presente, ad esempio, i "totem" attorno cui si stringevano gli indiani d'America, o i loro "acchiappasogni"? Anche qui, per trovare l'idea giusta ed affinarla si può partire da un'esplorazione in rete o molte altre fonti di possibile ispirazione.... 

Spazi espressivi e luoghi simbolici - identitari

Molti angoli delle città, ed anche gli spazi esterni delle scuole - soprattutto quelle più trascurate - possono trasformarsi attraverso l'espressione artistica, colori e creatività (pensiamo alla "street art" e alla produzione di "murales"). Acquistare così una nuova IDENTITA'. Si tratta di tirar fuori talenti personali ed idee. Avere voglia di esserci e di esprimersi, tempo e desiderio di cambiare il mondo attorno! Oppure, creare nuove opportunità per lo scambio d'idee: una "piazza", un "tazebao", una grande bacheca sociale, dove chi vuole può lasciare un suo pensiero, un commento, un'idea ? La proposta di fondo è: creare, e prendersi cura di spazi che possono  racchiudere e conservare valori e significati condivisi - ciò che ci sta più a cuore...

Anche delle aree di sosta o delle semplici panchine, magari colorate e con dei riferimenti simbolici, possono rappresentare qualcosa d'importante (hai presente la panchina rossa che è a scuola? O gli ulivi della "memoria"?)

Pannelli e percorsi narrativi e illustrativi

Lungo le aree verdi della scuola, alcuni pannelli narrativi e illustrativi  potrebbero accompagnare il visitatore nell’itinerario a contatto con la natura.

Informazioni e mappe spiegano il percorso, i nomi indicano le diverse specie presenti. 

Possono essere utilizzate foto, disegni e dipinti naturalistici per rappresentare le piante, le erbe, 

i fiori, gli insetti osservati e presenti nelle varie stagioni.

I pannelli riprodurrebbero in sintesi il risultato del lavoro di ricerca e di creatività degli studenti.

 

La letteratura, la filosofia, l’arte, la religione e le scienze possono offrirci pensieri, riflessioni, brani poetici dedicati alla natura da raccogliere, scegliere  e inserire  in pannelli lungo il percorso...Forse si potrebbe attingere anche dalla matematica? O altro ancora? 

Piante officinali

Una piccola area del giardino potrebbe essere dedicata alla coltivazione di piante officinali. Si tratta spesso di piante rustiche, tipiche della macchia mediterranea, che possono superare anche il periodo più critico, di siccità estiva, senza bisogno di particolari cure. Queste specie possono essere acquistate da vivai oppure anche rinvenute negli ambienti naturali a noi limitrofi, e qui trapiantate. Ogni specie può essere identificata e accompagnata da un cartellino botanico, e la collezione potrebbe poi essere mantenuta ed arricchita di anno in anno. Sfruttando il laboratorio di chimica, si potrebbe quindi sperimentare anche il lavoro di estrazione dei principi attivi, attraverso macerazione in alcol o in olio del materiale vegetale, e/o tramite distillazione. Un lavoro utile per scoprire dimensioni più intime e segrete della biodiversità, ed anche per fissare, in modo diverso, alcune nozioni di chimica, o scoprire possibili applicazioni e motivi d'interesse in questo particolare ambito, tra natura, cucina, medicina e farmacia. 

Fiori selvatici per impollinatori

Si possono preparare anche delle porzioni più ampie di terreno da seminare con particolari essenze gradite agli insetti impollinatori. Queste possono essere ubicate in prossimità di un bee-hotel (cfr. azione specifica). Sul web e presso negozi di agraria, si possono trovare appositi mix di semi, preparati a questo scopo. E' bene verificare l'epoca di semina e di germinazione (che variano in relazione alla zona geografica) e le specifiche indicazione per la semina. La lavorazione del terreno può essere occasione di lavoro condiviso e di molte osservazioni ecologiche. L'atto della semina è un gesto antico, denso di significato, cui si possono associare molti aspetti simbolici. Così l'emergenza delle piantine, la fioritura, e la visita dei fiori da parte di insetti impollinatori sono certamente piccoli-grandi eventi ricchi di attesa ed emozione: sperando che tutto possa andare come sperato...

NOTE: Anche qui, invitiamo chi fosse attratto da questa azione a chiedere di più e coordinarsi con "gruppo ambiente"

Studio del suolo

A margine del lavoro del giardino, può essere interessante un approfondimento del suolo, che può essere a sua volta considerato un sistema ecologico complesso. Sfruttando vetreria e strumenti presenti nel laboratorio di chimica, si possono svolgere alcune semplici analisi del terreno, come la determinazione della tessitura (composizione relativa di scheletro, sabbia, limo e argilla), della struttura e del pH. Si può quindi condurre un lavoro di ricerca e osservazione degli organismi terricoli, sfruttando eventualmente anche i microscopi nel laboratorio di biologia. Si potrebbe mettere su anche un piccolo "allevamento" di lombrichi in un terrario? 

Compost

Riuscire a produrre del compost può avere un grandissimo valore. Anche questo è un processo in sé non difficile, ma che richiede pazienza, cura, attenzione, continuità. E' uno dei processi naturali che più insegna i principi dell'ecologia: gli scarti (organici) si trasformano (grazie all'azione nascosta dei microrganismi) in nuovo terriccio, che può essere impiegato come risorsa, per la crescita delle piante. Per riuscire si devono selezionare gli scarti giusti (ad esempio apportare in modo equilibrato materiale più fresco e più secco), evitare i residui alimentari che potrebbero attrarre ratti o animali indesiderati; rivoltare periodicamente il cumulo; bagnarlo se troppo asciutto. Tutto questo per favorire i processi microbiologici "giusti" e spingere il processo nella direzione desiderata. Si potrebbero certamente approfondire ed eventualmente monitorare alcuni aspetti chimici (es. pH, rapporto C/N) e biologici (es. organismi che qui si insediano). La compostiera può essere realizzata in proprio (ad es. assemblando vecchi pallets, come in foto), o si potrebbe riceverne una già pronta, in materiale plastico, richiedendola al "sistema ambiente". 

Rampicanti e pareti verdi

La foto sopra arriva da una scuola di Firenze. Qui, la città ha avuto un grosso impulso negli ultimi anni, a creare nuove soluzioni di "verde" in città - come, d'altra parte, tutte le più avanzate ed innovative metropoli europee. Potremmo creare anche noi delle simili pareti di verde rampicante nella nostra scuola? Una gran bella sfida. Il verde produce grandi benefici per la salute dell'ambiente, ed anche la nostra - senso lato - a partire dal benessere che ci porta anche solo la sua vista. Non è solo un'impressione soggettiva: ce lo dicono le neuroscienze!  

"Panettoni" colorati

La foto sopra arriva da una periferia del nord Italia. Anche noi a scuola abbiamo molti "panettoni" a delimitare gli spazi percorsi dalle automobili. I nostri sono però grigi. Colorati, magari in modo anche creativo, non sarebbero tutta un'altra cosa? Non sarebbe possibile, utile e dilettevole farlo? Non avrebbe un importante valore "civico"?