L'evoluzione delle api ha avuto inizio circa 100 milioni di anni fa. Essa è strettamente legata alla evoluzione delle piante da fiore, con cui hanno sviluppato una simbiosi per l'impollinazione. Discendenti da un antenato comune con le vespe, le api hanno acquisito caratteristiche uniche, come la raccolta del polline e una struttura sociale complessa. Questo lungo processo evolutivo ha portato a una grande diversità di specie, e le ha rese fondamentali per gli ecosistemi e l'agricoltura.
Circa 150 milioni di anni fa le piante hanno iniziato a impollinare tramite il vento, ma è risultato un processo inefficiente.
Per questo dopo molto tempo le piante hanno sviluppato tramite colori e profumi la capacità di attirare degli insetti impollinatori come le api.
Gli antenati delle vespe, hanno “scoperto” il contenuto proteico del polline e per questo iniziano a seguire una sorta di “dieta” vegetariana dando origine alle api.
Questo però non vuol dire che siano completamente vegetariane, in casi di estrema carenza di cibo, cannibalizzano delle larve in allevamento.
Il primo sviluppo delle api sociali è avvenuto 30 milioni di anni fa hanno migrato verso l'asia circa 5 milioni di anni fa a causa del cambiamento climatico.
Le api da miele (Apis mellifera) hanno continuato a svilupparsi e diffondersi in Europa e Africa, grazie all’arrivo dell'uomo sono arrivate fino all'America e Oceania, dove hanno avuto un grande impatto sull'agricoltura
L'analisi di alcuni studiosi ha rivelato che ogni sottospecie condivide 145 geni con tutte le altre, un numero basso considerato che l’Apis Mellifera ha un genoma composto da 12.000 geni.
Questi 145 geni sono una specie di motore delle mutazioni che hanno permesso l’adattamento a nuovi habitat e stili di vita per le nuove generazioni.
Negli ultimi anni tutti abbiamo sentito parlare del rischio di estinzione delle api, ci sono molte motivazione a tutto questo, e una sicuramente sono i pesticidi.
La cosa più grave dei pesticidi (in particolare i neonicotinoidi) oltre ai danni immediati sulle api, sono quelli invisibili, ma che durano nel tempo e che andranno a “intaccare” le nuove generazioni.
Le angiosperme sono le piante che hanno bisogno di un vettore per la fecondazione, diverso dal vento.
Ecco che entrano in gioco gli impollinatori.
Ma chi sono gli impollinatori? Ce lo racconta in sintesi questa bella figura...
L'evoluzione delle api è un esempio straordinario di adattamento e specializzazione, che ha permesso loro di diventare essenziali per la biodiversità e l'impollinazione. Oggi, le api affrontano sfide come il cambiamento climatico e l'uso di pesticidi, che minacciano la loro sopravvivenza. È fondamentale continuare a proteggere questi insetti per preservare l'equilibrio ecologico e garantire la salute degli ecosistemi.