La vita ci offre molte opportunità, che non sempre riusciamo a cogliere e a farne tesoro, per paura di affrontare una determinata situazione o perché siamo distratti da altro.
Il motto latino “carpe diem” del poeta Orazio, che significa letteralmente “afferra il giorno”, è un invito ad apprezzare i beni che abbiamo al momento e a non proiettarci nel futuro, perché esso è imprevedibile.
Dato che è possibile agire e modificare solo il presente, è su questa dimensione che occorre concentrare le proprie azioni e la propria responsabilità.
Bisogna vivere giorno per giorno, senza grandi pretese, accontentandosi anche delle piccole cose, materiali o immateriali.
Poiché la vita dell’uomo è limitata, bisogna sfruttare ogni attimo e saperlo vivere al meglio, perché il tempo non si può fermare e le occasioni che la vita ci offre oggi, potrebbero non ripresentarsi domani.
Cogliere l’attimo, quindi significa afferrare ogni singolo istante e goderselo come fosse l’ultimo.
Nonostante questo motto risalga agli anni prima di Cristo, è un tema attuale ancora oggi nell’ambito dello spettacolo, del cinema e della vita quotidiana, infatti è diventato per molti una vera e propria filosofia di vita.
Oltre ad essere stato analizzato dal poeta Orazio, più recentemente questo motto si è diffuso tramite il famoso film del 1989 “L’attimo fuggente” diretto da Peter Weir.
Quest’opera è ambientata nell’accademia Welton negli Stati Uniti, ha come protagonista l’insegnante John Keating, che con i suoi metodi insoliti e sopra le righe, fa breccia nei cuori degli alunni.
“Carpe diem, cogliete l’attimo, ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!”
Essa è la filosofia di vita che il professor Keating ci tiene ad impartire ai propri allievi. Il senso della frase è quello di vivere la vita autenticamente, abbracciandone tutte le sfaccettature. Carpe diem, dunque, è una massima a cui tutti dovremmo ispirarci, per vivere serenamente e godere di tutti i doni che la vita ci offre.
Laura Bia