Area esercitazione  CAAD 23  - Il CONCEPT -

L'AREA 

L'area prescelta è la 8 di AnieneFlow , Situata lungo il fiume Aniene nel quartiere di Roma Capitale, Pietralata. L'area scelta fa parte del grande gruppo di progetto di UNLost Territories, dove si cerca di riqualificare il quartiere andando a rivalutarlo attraverso interventi di progettazione.
A  forma triangolare risulta circondata su due lati dal fiume e a nord dall' Istituto Poligrafico Zecca Di Stato, Inoltre adiacente alla stessa vi è anche un'altra grande area verde. Aldilà dell'Aniene  e limitrofa all'area prescelta vi passa la ferrovia delle linee FL1 e del costruendo anello ferroviario , con la vicina  stazione Nomentana, vi passa anche  AV (solo passante) , adiacente alla stessa vi è un'altra grande area verde con la presenza di un  sfasciacarrozze o autodemolitore.

CRITICITA'

L'area risulta in pratica abbandonata  e  priva di un qualsiasi manutenzione se non quella, del raro intervento del taglio erba stagionale , anche le sponde del fiume Aniene sono praticamente soggette ad incuria 

                                                          L'idea progettuale .
L'idea è appunto quella di riqualificare a pieno l'area e di sfruttare al meglio l'informazione per farlo. Riqualificare ad area il gioco è il fattore fondamentale da portare in campo. Creare un luogo dove si possa giocare liberamente. attraverso anche l'informazione usufruibile da tutti. Importante il contatto dell'uomo con la natura e di quello che può portare questa azione. La missione è proprio quella di fondere i due e creare uno spazio dove, con  delle installazioni che possano riqualificare la zona del fiume , unendo e liberando ciò che sembra  oggi  essere un confine naturale tra i due zone. un luogo di svago ricco di persorsi ed  installazioni progettate per dar luogo a degli ambienti ovvero degli spazi multifunzionali la cui multifunzionalità la si scopre usando tali installazioni. Creare dei percorsi interattivi anche per le  ciclabili,  che partano all'interno di un  quartiere ed arrivi all'altro,  in modo tale da creare dei   percorsi che scendano  fino al fiume, creare quindi una nuova centralita di quartiere che abbia epicentro della nuova vita, del fiume 

Il parco giochi multimediale e tecnologico indoor e out door 

 

Dar vita a nuove tipologie di parco giochi per emozionare e lasciare a bocca aperta.

I parchi gioco e le aree ludiche per bambini sono sempre più al centro di dibattito e studio, utile per i progettisti ed interessante per i fruitori è scoprire ed approfondire le nuove tendenze provenienti dal mondo ma anche dall’Italia stessa.

Un occhio va rivolto alle  novità progettuali provenienti dalla Cina

Dalla Cina arrivano le novità più interessanti, si chiama Neobio Family Park e si trova a Hangzhou, in questo parco divertimenti indoor color pastello, fatto di morbide foreste di libri e ombrelloni zuccherini, i bambini possono far volare la fantasia, e gli adulti possono tornare un po’ bambini. Il progetto nasce dall’idea di Neobio di ripensare i luoghi dello shopping e dell’interazione sociale in una chiave marcatamente esperienziale.

Uno degli strumenti con cui si plasma quello che i fautori del progetto chiamano “il centro commerciale del futuro” è senza dubbio il design. Distribuito su più livelli, in uno spazio di 8.000 metri quadrati, il nuovo Neobio Family Park si trova tra due edifici in stile europeo, lungo una via affollata che costeggia il fiume.

Comprando un biglietto, qui si può venire a cercare un po’ di svago, rilassarsi o fare uno spuntino, scappando dalla frenesia metropolitana per rifugiarsi in un ambiente gradevole e stimolante, per i più piccini e non solo. Cinque aree principali compongono il layout del parco giochi indoor: Biblioteca, Ristorante, Sims City, Area Arrampicata e Party Room.

Accedendo dall’ingresso principale, un atrio gigantesco che abbraccia l’intera struttura, laddove un tempo c’erano i negozi, si viene subito attorniati da una foresta incantata dalle linee dolci e sinuose. Questo è il regno dei libri, dove sostare a leggere o giocare a nascondino, complici i tanti angoli, nicchie e cassetti che sbucano tra i rami.

E mentre i bambini si divertono, i genitori possono tenerli d’occhio o sfogliare un libro anche loro, comodamente seduti nella sala attigua, adornata da ampie finestre. Se la biblioteca mima le forme della natura, Sims City, vero cuore della struttura, è una vera e propria città a misura di bambino, con case e uffici in cui immaginare scenari fantastici, e persino una zona dedicata al cosplaying.

Partendo da qui poi ci si può tuffare giù dagli scivoli o cimentarsi con l’arrampicata per approdare direttamente al piano inferiore, destinato alla ristorazione. Tra deliziosi ombrelloni che sembrano fatti di zucchero e mobili eccentrici dal sapore retrò i bambini possono scorrazzare liberi, consumare un pasto veloce e poi dilettarsi nelle stanze a tema che completano il piano. Questa “piazza” delle meraviglie del colore delle caramelle è visibile anche dai livelli superiori che si avvitano attorno ad essa.

Un playground tutto di gomma a Berlino

A Berlino, vicino la Winterfeldtplatz c’è un playground tanto inusuale quanto unico. Non è bellissimo esteticamente, e un po’ rovinato dalle tante scritte dei writers, ma è amatissimo dai bambini più grandi che possono divertirsi su di un percorso avventura realizzato interamente su grandi pezzi di gomma tenuti assieme con dei supporti in metallo. Un saliscendi che si differenzia totalmente dai tipici parchi giochi in legno e che diviene un’avveniristica stazione spaziale, una città del futuro o quello che vorranno immaginare i tuoi bimbi. Originale a dir poco!

Lo scivolo di Valdaora 

E’ in Alto Adige uno dei parchi giochi con lo scivolo più lungo in assoluto, precisamente a Valdaora, il parco chiamato Mondo Bimbi o Kinderwelt, si tratta di un parco naturale con alberi e ruscello e moltissimi giochi in legno per bambini, anche con l’acqua. L’attrazione principale di questo parco giochi è però il lunghissimo scivolo di 56 metri che scende dalla collinetta; inoltre c’è un nuovo scivolo per i bambini più piccoli della lunghezza di 13 metri dove possono andare da soli anche i bambini con meno di 10 anni.

Torino Future Park

Il parco giochi del futuro dove i disegni prendono vita, i colori si muovono e i disegni prendono vita. Un mondo dove vivere un’esperienza di realtà virtuale interattiva, che coniuga modalità di gioco tradizionali e digitali, creatività e nuove tecnologie, entertainment ed educazione.

Future Park è uno spazio permanente unico in Europa – realizzato dal collettivo teamLab, autore del padiglione del Giappone a Expo 2015 – in cui i piccoli visitatori si trasformano in creatori di scenari e storie che mutano e si modificano: i loro disegni, nati da un foglio bianco, prenderanno vita sui ledwall, grazie all’interazione diretta con gli ambienti digitali, sensibili al tocco, proposti all’interno degli ambienti ludici proiettati nel futuro.

Future Park si sviluppa in quattro differenti postazioni, ognuna delle quali corrisponde a un’esperienza creativa specifica.

Light Ball Orchestra è l’area in cui si può interagire con sfere luminose che mutano colore e suono, rispondendo agli stimoli esterni generati dai movimenti dei bambini, fino a formare un’orchestra. Altre sfere sospese reagiscono ai cambiamenti delle sfere a terra, modificandosi in base all’interazione dei partecipanti.

A table where Little People Live è un’installazione con tavoli interattivi e proiezioni sensibili che cambiano a seconda degli input immessi dai bambini. La terza proposta si articola in due ambienti futuristici: Sketch Aquarium e Sketch Town, nella prima le creature marine disegnate dai bambini si animano subito dopo essere state inserite in uno scanner: pesci multicolori, sirene, squali, diventano proiezioni all’interno del mare virtuale e iniziano a nuotare liberamente reagendo al tocco dei piccoli disegnatori. Si possono creare gruppi di pesci e far sì che nuotino insieme oppure, toccando i sacchetti di cibo, si possono “nutrire” gli abitanti del mondo marino.

Nella seconda invece viene simulata la città immaginaria, sempre diversa, in cui lo spazio urbano si modifica in base ai disegni dei bimbi: macchine, edifici e perfino navicelle spaziali sono proiettati nel paesaggio del futuro e iniziano a muoversi “comandati” dai piccoli.Quando la moderna tecnologia si mette a disposizione del gioco e dell'apprendimento.

Recentemente Sisme è stata partner delle Officine Grandi Riparazioni di Torino per gli allestimenti tecnologici in alcune aree della struttura fornendo ben 158 monitor Philips. (vai all'articolo); l’ex "cattedrale" industriale che sorge nel cuore della città è stata, infatti, completamente riqualificata dalla Fondazione CRT.

All'interno del grande complesso è presente “Future Park”, uno spazio dedicato ai bambini, realizzato da TeamLab, il collettivo artistico fondato nel 2001, che conta al suo interno un gruppo interdisciplinare di ultratecnologi la cui pratica collaborativa cerca di porsi all'intersezione tra arte, scienza, tecnologia, design e lo studio della natura. TeamLab è formato da vari specialisti (artisti, programmatori, ingegneri, esperti di CG animation, matematici e architetti) ed è già noto per aver progettato il padiglione giapponese in occasione dell' Expo Milano 2015.

Questo ambiente innovativo, offre ai piccoli visitatori, oltre venti tipi di attività interattive diverse. Fra queste c'è lo "Sketch Aquarium", un immenso acquario virtuale dove tutti i pesci che vi nuotano sono digitalizzazioni dei disegni colorati dai bambini stessi.

L'intero Future Park, realizzato con le più moderne tecnologie, è dotato di 15 videoproiettori HITACHI (che la stessa casa giapponese ha fornito) con tecnologia sia DLP che Laser con luminosità da 6.500 a 10.000 Ansi Lumen e ottiche speciali, alcune delle quali con lunghezza focale ultra corta. Quando la moderna tecnologia si mette a disposizione del gioco e dell'apprendimento.

Recentemente Sisme è stata partner delle Officine Grandi Riparazioni di Torino per gli allestimenti tecnologici in alcune aree della struttura fornendo ben 158 monitor Philips. (vai all'articolo); l’ex "cattedrale" industriale che sorge nel cuore della città è stata, infatti, completamente riqualificata dalla Fondazione CRT.

All'interno del grande complesso è presente “Future Park”, uno spazio dedicato ai bambini, realizzato da TeamLab, il collettivo artistico fondato nel 2001, che conta al suo interno un gruppo interdisciplinare di ultratecnologi la cui pratica collaborativa cerca di porsi all'intersezione tra arte, scienza, tecnologia, design e lo studio della natura. TeamLab è formato da vari specialisti (artisti, programmatori, ingegneri, esperti di CG animation, matematici e architetti) ed è già noto per aver progettato il padiglione giapponese in occasione dell' Expo Milano 2015.

Questo ambiente innovativo, offre ai piccoli visitatori, oltre venti tipi di attività interattive diverse. Fra queste c'è lo "Sketch Aquarium", un immenso acquario virtuale dove tutti i pesci che vi nuotano sono digitalizzazioni dei disegni colorati dai bambini stessi.

L'intero Future Park, realizzato con le più moderne tecnologie, è dotato di 15 videoproiettori HITACHI (che la stessa casa giapponese ha fornito) con tecnologia sia DLP che Laser con luminosità da 6.500 a 10.000 Ansi Lumen e ottiche speciali, alcune delle quali con lunghezza focale ultra corta. 

PULSE®: luci, suoni, azione! Un nuovo modo di giocare interattivo, stimolante ed entusiasmante. Le componenti interattive multisensoriali della linea PULSE® incoraggiano il movimento e l'interazione, senza nessun collegamento a Internet. In questo modo si contribuisce a sviluppare e migliorare la coordinazione manuale-visiva, le abilità di azione-reazione e il tono muscolare. PULSE® è uno strumento di gioco perfetto da inserire anche in contesti terapeutici.

Tre tipologie di gioco per un grande divertimento: TEMPO, TABLE TENNIS, TENNIS. L'interattività si unisce all'area gioco classica, in un crescente sviluppo della multisensorialità: i bambini ascoltano suoni coinvolgenti, inseguono luci colorate e creano così nuove interazioni sociali.

La linea PLAYTOP STREET: un nuovo modo di giocare interattivo che aiuta a fare esercizio fisico ed a mantenere i riflessi attivi. Si tratta di un'area gioco outdoor di varie forme che stimola fisicamente e psicologicamente gruppi di bambini e adulti. PLAYTOP STREET è costituita da una superficie in gomma e da un set di 12 satelliti, ognuno dei quali produce colori e suoni quando viene toccato dalla mano o dal piede. La scelta delle diverse tipologie di gioco, singolo o a squadre,  avviene tramite il sensore centrale: basta schiacciare quest'ultimo una o più volte per ottenere differenti combinazioni ludiche. E' perfetto per essere inserito all'interno di parchi pubblici, scuole e impianti sportivi. GIOCHISPORT ci tiene a sottolineare che PLAYTOP STREET è stato realizzato con pneumatici riciclati e scarpe da ginnastica, ovvero con materiale sostenibile in linea con la filosofia aziendale. 

 

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PAV Parco Arte Vivente, Torino

Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti. Il percorso permanente Bioma di Piero Gilardi è un laboratorio interattivo che permette di attivare dispositivi artistici per riflettere su una maggiore vicinanza alla natura. Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata, tra gli altri: Focolare, vincitore del Premio PAV (2012), Pedogenesis di Andrea Caretto/Raffaella Spagna e La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand (2009).


La programmazione espositiva delle mostre temporanee si sviluppa attraverso la realizzazione da parte di artisti italiani e internazionali di opere e installazioni, interventi permanenti e temporanei, sia negli spazi esterni sia nelle aree espositive interne. Il campo di indagine è l’Arte del vivente, una declinazione delle tendenze contemporanee che nel suo insieme comprende la Bioarte, la Biotech art e l’Arte ecologica. La ricerca del PAV, Centro sperimentale d’arte contemporanea, propone dal 2008 la pratica dell’arte quale utile bene comune, in quanto elemento annoverabile fra le risorse primarie. Attraverso l’arte, i luoghi e le persone costruiscono identità, fortificano il legame con la storia alla quale appartengono e al presente in cui vivono. I programmi per i pubblici si sviluppano in proposte artistiche, culturali e laboratoriali caratterizzate dalla partecipazione attiva dei cittadini alla vita culturale, sensibilizzando ai temi ambientali attraverso lo studio e la sperimentazione dei linguaggi espressivi della contemporaneità.

SINOSSI

Qual è il paradigma di cui facciamo uso quando pensiamo alla diversità? E che immagine ci rimanda del variegato e composito caleidoscopio di significati ad essa sottesi? Spesso, si tratta dell’immagine deformata di una diversità segmentata, semplificata e dimentica del fatto che tutti gli individui condividono il medesimo destino di essere uguali, rispetto al fatto di essere diversi, o, se lo si preferisce, di essere diversi all’interno dei vincoli posti da una costitutiva uguaglianza di fondo. La complessità del fenomeno pone, dunque, al centro della riflessione pedagogica la necessità di intraprendere un preciso percorso di pensiero, facendo ricorso ad un paradigma complesso (l’unico in grado di concepire diversità e unità come componenti complementari, in relazione dialogica permanente tra loro) e, conseguentemente, ad una precisa impostazione metodologica, quale l’attraversamento della tematica da più prospettive interpretative. A tal fine i contributi qui raccolti, offerti da storici dell’educazione, pedagogisti, psicologi, sociologi, pubblicisti e operatori educativi, e distribuiti in cinque sezioni, ciascuna dedicata a una possibile dimensione della diversità (storica, pedagogica, psicologica, sociale ed esperienziale) e ai conseguenti bisogni educativi speciali, vogliono offrire validi strumenti di riflessione, confronto e stimolo per coloro che, a vario titolo, intendano confrontarsi con una realtà tanto abusata, quanto misconosciuta o troppo superficialmente considerata.

il verde naturale

il verde energetico

L'energia in Movimento dal fitness alle pavimentazione cinetiche 

Il Progetto :" il Danteum degli ologrammi"  ovvero all'interno della mia area prescelta in una serie di persorsi ciclo pedonali si potrebbe inserire degli insediamenti semi ipogei  destinati ad aree intrattenitive ed espositive basate su sale ed edifici ricchi di  multimedialità e realta virtuale , con installazioni e ologrammi che possano trattare sia aspetti ambientalisti sia aspetti artistici con giovani artisti in cerca di visibilità 

Il parco dell'Aniene 

approfondimenti tecnologici