lezione VII

Secondo ciclo di lezioni del corso : lezione 7


Nel corso della stessa lezione si inizia  a parlare del mondo "RASTER" e della digitalizzazione dell’immagine.

Vi è un rapporto tra l’evoluzione del mondo del computer e l’evoluzione dello schermo, dell’immagine raster appunto.

 In pratica ognuno di noi ha vissuto l’arrivo di un “nuovo oggetto” e ha vissuto oggetti che già erano presenti e che ha visto evolversi.

Viviamo in un mondo nel quale lo scherma diventa sempre più presente, andando oltre quello che era il semplice schermo del televisore.

Andando avanti abbiamo compreso lo stretto rapporto presente tra la digitalizzazione e l’utilizzo importante delle dita, con le quali abbiamo iniziato a contare.

 La digitalizzazione alla fine di questo enorme giro ci ha infine portati ad utilizzare nuovamente le mani con gli schermi touch screen . l’inventore è italiano.  Se vi state chiedendo quale sia innovazione più importante che abbia mai caratterizzato il mondo della tecnologia, beh, è il Touchscreen, ma molti non sanno che il touch come lo conosciamo noi è stato brevettato da un Italiano, vediamo i dettagli, Si chiama Federico Faggin, ed è un fisico toscano, negli anni ’70 ha pensato bene di iniziare a progettare una sorta di dispositivo (un chip) che permettesse di tracciare, rilevare e permettere di usare le dita (ma non solo) su qualsiasi tipo di supporto, o meglio, considerando la tecnologia di quegli anni, quasi tutti i supporti.
Che cosa consentiva di fare questo dispositivo?
Beh, la cosa vi sarà davvero molto familiare, in pratica permetteva di rilevare il tocco delle nostre dita e tracciarne il movimento (gesture vi dice nulla?), l’idea di base era davvero banale, disegnare una X sullo schermo per far si che la finestra si chiudesse, sembrerebbe una banalità, ma è proprio da questo che è scaturito il touchscreen come lo conosciamo, ovviamente, non appena nel 1993, dopo anni di duro lavoro e perfezionamenti, rilasciò un brevetto in grado di cambiare per sempre il mondo della tecnologia, attirò ovviamente l’interesse di tutti i big che vi erano in quegli anni, tra cui appunto, Steve Jobs.
Ovviamente Faggin emigrò negli USA, per avvicinarsi di più a quei big che tanto desideravano le sue idee, ed è qui che vi fu l’incontro con Steve, al quale semplicemente voltò le spalle, come mai? Semplice, come ha dichiarato in una intervista, qualche giorno fa durante l’evento “Adriano Olivetti Day”, Steve considerava la sua idea banale, un’idea che non avrebbe avuto tanto futuro insomma, e voleva ovviamente sborsare una cifra davvero irrisoria considerando che si trattasse della scoperta più innovativa dopo il primo sistema operativo con interfaccia grafica, e ovviamente voleva anche l’esclusiva sulla stessa, strano no?
Il buon Faggin, astuto, ovviamente declinò l’offerta, in quanto nella sua intervista dichiara che trattare con il founter di Apple era davvero impossibile, voleva l’esclusiva e ovviamente, pretendeva prezzi bassissimi, e così, fondò la sua azienda, Synaptics con sede nella Silicon Valley e continuò a perfezionare le sue idee, ovviamente, continuò a perfezionare anche il suo Touchpad, cercando di migliorarne l’efficienza, la precisione, cercando ovviamente di montarlo su supporti di vario materiale, plastica, vetro, ferro, cercando di inserire il riconoscimento di più dita, le gesture e molto altro, insomma, esattamente come il touchpad che conosciamo oggi.
I suoi brevetti ovviamente iniziarono a circolare, su produttori che ovviamente proponevano un prezzo adeguato, e fu così, che colossi quali Samsung, lo adottarono nei primissimi devices Android, insomma, la rivoluzione era iniziata, forse con qualche annetto di ritardo, considerando che i primi touchpad arrivarono sui portatili, ma era comunque un’idea, destinata a fare come si suol dire “il botto”.

La tecnologia del tattile era già presente però da moltissimo tempo, almeno dal 1985 ma doveva essere fortemente sviluppata  che lo sviluppò non fu Steve Jobs ma in forma diversa da Faggin .

Il calcoli, i primi veri calcoli, venivano fatti con le forme geometriche anche perché farli con i numeri romani era assai complessi. Ciò ha sviluppato in noi delle formulazioni che ancora utilizziamo.

Anche nell’architettura è presente una rappresentazione delle modalità di calcolo possibili a quel tempo.

Il secondo step è la digitalizzazione delle immagini, già il nome “digitale” ci induce al concetto di toccare, lo sviluppo della tecnologia ci ha permesso di fare ciò che si faceva manualmente con un abaco in modo più semplice attraverso l’interazione tra la mano e lo schermo (iPad, Smartphone ecc..), nell’architettura si rispecchiano le modalità di calcolo e la tecnologia che l’epoca mette a disposizione.

Se all’inizio dell’800 con la rivoluzione industriale, si aveva il desiderio di avere delle macchine per il calcolo, si inserisce un personaggio Charles Babbage, autore del prima sistema di calcolo meccanico diverso dall’abaco a seconda degli input che poteva fornire uscire diverse.

 Altra macchina importante è il telaio meccanico, esso subisce un grande sviluppo, è stata la prima macchina che è stata resa controllabile con un sistema cad, questo risultato è stato possibile raggiungerlo perché fin dall’800 è stata la macchina che ha avuto principi di programmazione.

 L’altra scoperta è stata il sistema binario creato da George Boole. Questo sistema consiste nel ridurre sistemi dati-relazioni, lettere e numeri in un sistema binario di 1 o 0. Il contributo di Boole consiste nell’aver messo insieme il ragionamento e il formalismo matematico e quello logico filosofico. In questa via riesce a formalizzare una serie di passaggi logici e condizioni “and or not” che saranno molti anni dopo alla base della logica del calcolatori.

Inoltre il tema della tessitura è chiave in molti aspetti della ricerca anche contemporanea di architettura. Zaha Hadid, il lavoro del gruppo Nemesi che si intreccia molto con il lavoro svolto da Maria Lai.

Tornando indietro nel tempo va ricordato che agli inizi del nuovo corso , avviene un grande salto da parte di IBM Industry, nei settori dove servivano grandi numeri (annuari statistici degli USA) loro elaborano un sistema con dei fori su una scheda , PUNCHED CARD  ( simile ad un codice a barre di oggi. lettori di schede preforate anche nella meccanica Torni a controllo numerico a scehde appunto preforate.

Questo sistema ha avuto vita lunga, alcune tracce sono arrivate fino agli anni ‘70. Il grande passo con l’uso dell’elettricità è avvenuto con la seconda guerra mondiale con un sistema di lampadine alimentato da corrente tramite delle valvole.

 Il linguaggio binario di Boole sembra sposare alla perfezione il sistema elettrico, quindi applicando il formalismo di Boole le macchine diventano calcolanti di formulazioni matematiche e logiche. Siccome le valvole erano molto grandi e c’era bisogno di più di uno di questi elementi, lo spazio che occupavano poteva arrivare ad un intero edificio, tutte insieme formavano quello che oggi chiamiamo software.

Negli anni ‘50, arriva il "Transistor" non è una valvola ma un circuito stampato, fa uso di minerali rari e preziosi , da cui si capisce perché alcuni terreni abbandonati interessano molto a livello economico, "terre rare" acquisizione di molte parte dei territori africani da parte dei cinesi

Nasce così il "CHIP"  che ha un’influenza pesantissima, per esempio la radio diminuisce notevolmente nelle dimensioni e qualità del suono. 

Con l’arrivo del Transistor nasce il primo computer a Transistor, nascita italiana da parte dell’OLIVETTI  e si chiamava ELEA. Successivamente venderà a IBM parte dei sui brevetti 

La nascita del personal, definita come un’invenzione fortunata generata da una cultura libertaria, un’idea che lo strumento rappresenta un potere che doveva essere dato all’individuo e non solo alle grandi aziende … Nasce così il personal computer. Il luogo è San Francisco, in particolare alcuni circoli dedicati alla tecnologia.

Durante la lezioni si accenna agli inizi di carriera di Bill Gates e la sua geniale idea di fare un sistema operativo di basso contenuto tecnologico, non molto sofisticato, ma che poteva però funzionare su un'ampia gamma di computer.Gates prende una percentuale su questa invenzione così da fargli guadagnare sulla sua creazione. Fonda la compagnia Microsoft basata principalmente sui sistemi operativi. Questo ha un balzo quando la IBM alza bandiera bianca e anche lei inizia a progettare PC basandosi sull’idea di Bill Gates. Il sistema Apple ha una grossa novità con dei nuovi programmi che nel mondo reale non esisteva: l’easy-calc , il genitore dell’Excel.

Prodotto più importante: Computer IBM con sistema Dos

Collaborazione Apple con Xerox (azienda di fotocopie) ed arrivano a creare dei schermi big mappati, cioè schermo grafico, ogni parte dello schermo può contenere informazioni diverse per il computer (lettere, numeri, grafici ecc) ma lo schermo traduce tutto con un insieme di puntini, gli schermi qui vengono illuminati per la prima volta. 

Si introduce  una nuova tecnologia, il Mouse o puntatore. Introduzione dei menù a tendina. L’interfaccia attraverso il puntatore diventa un'interfaccia diretta. Il passo successivo è l’utilizzo delle diverse finestre. 

Prodotti più importanti: primo prototipo chiamato LISA , successivamente Machintosh. 

Fin dall’inizio i prodotti Apple erano circuiti chiusi non rivolti a un pubblico di “smanettoni” che preferivano prodotti tecnologici con sistemi aperti, ai quali è possibile modificare vari componenti.

Accanto alla forza visionaria di Steve Jobs c’è Bill Atkinson programmatore che ha ideato MacPaint programma grafico big map. Nel 1983 viene sviluppato poi QuickDraw, motore grafico bidimensionale del sistema operativo macOS. Nel 1985 viene sviluppato il postscript è un linguaggio di descrizione di pagina interpretato particolarmente adatto alla descrizione di pagine ed immagini, ed inizialmente usato come linguaggio per il controllo delle stampanti. 

Nel 1987 Hypertalk è un software ipertestuale che comprende un semplice linguaggio di programmazione introdotto sul mercato da Apple Computer, assieme al System 6. In anticipo sull'HTML, è stato uno dei primi sistemi per creare ipertesti.Nasce quindi come detto prima lo schermo bitmap. Negli man mano che avanzano e si aggiornano i sistemi operativi. Nasce il post-script molto utile per le stampanti andando a creare immagini graficizzate e non più pixellate.

Hypertalk: comunicazione immediata attraverso l’utilizzo di link rapidi che ti fanno saltare direttamente al punto che ti interessa.

 Nel 1990 sviluppa Quicktime, cioè un sottosistema di visualizzazione tramite file proprietari, in parole povere i file multimediali prodotti da Macintosh.

Nel 1993 viene sviluppato Html, 

per approfondimenti vedi :https://blog.develhope.co/html-che-cose-a-cosa-serve-e-come-funziona/#:~:text=Come%20abbiamo%20gi%C3%A0%20sottolineato%2C%20l,%E2%80%9D


HTML , nato per la formattazione e impaginazione di documenti ipertestuali disponibili nel web 1.0, oggi è utilizzato per il disaccoppiamento della struttura logica di una pagina web e la sua rappresentazione. Nel 1995 viene sviluppato Quicktime 3D, nel 1996 Quicktime VR. Nel 1998 viene sviluppato Sherlock. Lo sviluppo fino ad oggi ci ha portato a paragonare computer o iPad e non sappiamo ancora nel corso degli anni chi mangerà chi.

Nell'ultima parte della lezione, viene introdotto il termine di  Metaverso, della sua nascita e sviluppi e della possibilità di accedere ad esso tramite un visore.

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