"La nuova informazione"

Viviamo in un periodo in cui l’informazione è alla base di ogni singola cosa che si trovi sul pianeta. Soprattutto ogni cosa può essere mezzo per l’informazione. Sia questo un palazzo sia questo una strada.

Inoltre, che male c’è se anche l’architettura è diventata multitasking?

Ci viene costantemente chiesto di saper fare più cose e non vedo perché un’opera non possa essere anch’essa così. Anche perché laddove non arriva l’uomo a parlare, ci può pensare lei.


https://www.youtube.com/watch?v=xO2QwTDrlj0  . 

viaggio a: Shenzhen 2023 Tour, Walking in the City of the Future | Cool Metro Stations and Shopping Areas



https://www.youtube.com/watch?v=w4znQhW2ZKc  

viaggio a : Tokyo Shinjuku 3D cat billboard Japan


MOST INCREDIBLE 3D ADVERTISING BILLBOARD ovvero     "il futuro della pubblicità 3D"


"NUOVE SOSTANZE"

L'Informatica e il rinnovamento dell'architettura

La parola "sostanza" deriva da Edoardo Persico. Concludendo la sua "Profezia dell'architettura" disse: "Da un secolo la storia dell'arte in Europa non è soltanto una serie di azioni e di reazioni particolari ma un movimento di coscienza collettiva. Riconoscere questo significa trovare l'apporto dell'architettura attuale. E non conta che questa pregiudiziale sia rinnegata da coloro che più dovrebbero difenderla, o tradita da chi più vanamente la tema: essa desta lo stesso la fede segreta dell'epoca. 'Sostanza di cose sperate' ". In Persico, in Pagano, in Terragni, in Venturi, in Argan, in Giolli vi era una tensione verso "sostanze" che riguardavano la semplificazione e la standardizzazione dei processi industriali, la risposta ai temi della casa popolare, dei servizi, dell'urbanistica, la ricerca di una estetica astratta, elementare, igienica. Oltre i sogni metafisici, classicheggianti, mediterranei, autoctoni bisognava promuovere una cultura che avvicinasse questa penisola all'Europa. C'era, in quella "sostanza di cose sperate", la tensione alla modernità, alla trasformazione delle crisi del mondo in valori estetici ed etici ad un tempo che l'architettura poteva coltivare e manifestare......

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