Orazio Carpenzano
Orazio Carpenzano
Orazio Carpenzano è un architetto e accademico italiano, nato a Modica nel 1958, noto per il suo contributo nel campo della progettazione architettonica e urbana. È professore ordinario di Composizione Architettonica e Urbana presso la Sapienza Università di Roma, dove dal 2020 ricopre anche il ruolo di Preside della Facoltà di Architettura. In precedenza, dal 2016 al 2020, ha diretto il Dipartimento di Architettura e Progetto (DiAP).
La sua carriera si distingue per una profonda integrazione tra ricerca, insegnamento e pratica professionale. Carpenzano ha collaborato a numerosi concorsi di progettazione sia a livello nazionale che internazionale, ottenendo riconoscimenti significativi. I suoi progetti, caratterizzati da una forte dimensione teorica, sono stati esposti in prestigiose istituzioni, tra cui la Biennale di Venezia, contribuendo a consolidare la sua reputazione sia come progettista che come teorico dell'architettura.
Opere Architettoniche Significative
Tra le sue opere spiccano interventi che testimoniano il suo interesse per la rigenerazione urbana, il dialogo con il patrimonio storico e la creazione di spazi pubblici inclusivi. Alcune delle sue opere più rappresentative includono:
- Museo Fellini a Rimini, un progetto che fonde il linguaggio cinematografico e architettonico in un omaggio al celebre regista.
- Corso Trento e Trieste a Lanciano, un intervento di riqualificazione che restituisce centralità e valore sociale a uno spazio urbano.
- Piazza delle Pietre d’Italia a Redipuglia, una narrazione spaziale della memoria collettiva legata alla Prima Guerra Mondiale.
- Allestimento della mostra "Comunicare la Democrazia", nella Sala della Regina di Montecitorio, esempio di sintesi tra design contemporaneo e contesto istituzionale.
Piazza delle Pietre d'Italia, Orazio Carpenzano, 2015
Produzione Teorica e Didattica
Carpenzano ha curato diverse pubblicazioni, contribuendo in modo sostanziale al dibattito teorico sull’architettura contemporanea. Le sue opere si concentrano sull’intersezione tra città, infrastrutture culturali e sostenibilità, come evidenziato da:
- Le mura di Roma. Una infrastruttura culturale ed ecologica per la città contemporanea (2024), un’analisi sul potenziale trasformativo delle mura urbane.
- Carlo Aymonino. Progetto Città Politica (2023), un tributo all’architetto e urbanista, con un focus sul valore politico del progetto.
- Il Colosseo, la piazza, il museo, la città (2021), un’interpretazione innovativa del ruolo del monumento nella città contemporanea.
Domanda
"In un’epoca di crisi ambientale e trasformazioni sociali, quale ruolo può assumere l’architettura nel reinterpretare il rapporto tra memoria storica e sostenibilità urbana? E quali strategie progettuali ritiene più efficaci per bilanciare queste dimensioni?"