Nel cuore del Lower East Side di Manhattan, un sito dimenticato da decenni è pronto a rinascere come simbolo di innovazione urbana. L'ex Williamsburg Bridge Trolley Terminal, un'area di un acro nascosta sotto Delancey Street, si trasformerà nel Lowline, un progetto che unisce tecnologia avanzata e rispetto per il passato, affrontando le sfide della crisi urbana attraverso soluzioni creative e sostenibili.
Questo terminal, aperto nel 1908 e inutilizzato dal 1948, conserva ancora elementi architettonici affascinanti come ciottoli, binari incrociati e soffiti a volta. Situato accanto al binario della metropolitana JMZ alla fermata Essex Street, il sito presenta una rara opportunità di trasformare una brown area in un parco sotterraneo innovativo, unendo la preservazione storica a soluzioni urbane all'avanguardia. Il progetto si propone non solo di recuperare uno spazio abbandonato, ma di ridisegnarlo come un nuovo tipo di spazio pubblico capace di affrontare la mancanza di aree verdi nella zona.
Il concetto del Lowline è ambizioso: Rebuilding Nature in un contesto urbano sotterraneo, dove piante e alberi cresceranno grazie all’uso di tecnologia solare avanzata. Questo approccio è stato studiato in dettaglio attraverso una collaborazione con Arup e HR&A Advisors, che hanno dimostrato la fattibilità tecnica del progetto e il suo potenziale per rivitalizzare l'economia locale, rendendolo non solo uno spazio verde, ma un motore di sviluppo per la comunità.
Il cuore pulsante del Lowline, la sua Driving Force, è la combinazione di infrastrutture innovative con un forte coinvolgimento sociale. Il progetto è un perfetto esempio di infrastructuring, dove l’integrazione di tecnologie urbane avanzate si fonde con la vita quotidiana, offrendo ai residenti un nuovo tipo di esperienza. Questo spazio non sarà solo un parco, ma un punto di incontro culturale e formativo, capace di adattarsi a molteplici attività come rappresentazioni teatrali, lezioni di yoga, arrampicata, lesure e manifestazioni. Questa mixité funzionale è una delle caratteristiche chiave del progetto, che mira a soddisfare le esigenze di una comunità diversificata.
Il Lowline Lab, un prototipo progettato da Signe Nielsen e realizzato da John Mini Distnctve Landscapes, ha permesso di sperimentare la crescita di oltre 3.000 piante in un ambiente simile a quello del futuro Lowline. Il Lab ha svolto il ruolo cruciale di testare la sostenibilità di questo ecosistema sotterraneo, fornendo una piattaforma per l’apprendimento e la crescita.
Ma il vero potere del Lowline risiede nella sua capacità di coinvolgere la comunità. Attraverso il Young Designers Program, il progetto ha ospitato quasi 3.000 bambini, insegnando loro i principi di scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica (STEAM). Questo tipo di attvità ha permesso di coinvolgere nuove generazioni, offrendo opportunità di formazione e tutoraggio per i giovani del Lower East Side. Il programma dei Young Ambassadors ha fornito a 16 studenti l’occasione di formarsi all’interno del Lab, rendendo il Lowline un modello di innovazione educativa e comunitaria.
In conclusione, il Lowline rappresenta una risposta concreta alla crisi urbana attraverso l'integrazione di tecnologia, natura e spazi pubblici. Un esempio di come l’architettura e il design possano diventare catalizzatori di trasformazione sociale, creando un futuro in cui la città non è solo uno spazio per vivere, ma un luogo per crescere, innovare e costruire comunità.