ARTICOLO A CURA DI MARTINA CIARLETTA E VALENTINA GOBBI - SUPERVISIONE PROF. ANTONINO SAGGIO
ESTRATTO DA:
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Mario Merz Doppio Igloo di Oporto

#matericità #ancestralità #primordialità


«Igloo come luogo chiuso che ripara, ma che si apre all'esterno, un riparo stabile, ma anche un'abitazione mobile; una forma “leggera”, ma architettonicamente perfetta e autoportante. L’Igloo è una casa, una casa provvisoria. Siccome io considero che in fondo oggi noi viviamo in un’epoca molto provvisoria, il senso del provvisorio per me ha coinciso con questo nome: Igloo»

Dal 15 settembre al 13 dicembre 2020 l’opera Doppio Igloo di Oporto, realizzata in occasione della mostra personale alla Fundação de Serralves di Porto nel 1999, è stata esposta alla mostra Back to Nature - Arte Contemporanea a Villa Borghese, a cura di Costantino D’Orazio, presso il Parco dei Daini a Roma. L’organizzazione spaziale della mostra colloca l’opera di Merz al centro del Parco dei Daini esaltandola come “opera manifesto” per le sue dimensioni, per il suo significato metaforico e per l’allusione tra il cervo sulla sommità dell’igloo e il daino a cui è dedicato il parco.

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