Muro tra turchia e siria
Anno costruzione: 2015 - 2018
Struttura:
Dimensioni: lungo circa 760 km, ampio 2 m e alto 3m
Composizione: calcestruzzo e filo spinato alto 1 m, avanzate tecnologie di difesa sia elettroniche che fisiche. Lungo il muro sono presenti numerose rotte di pattugliamento, torri di vigilanza ogni 300 m, telecamere termiche e radar di sorveglianza.
Motivazione ufficiale: proteggere la Turchia da attacchi terroristici
Dal 2011 la Siria vive uno dei conflitti più lunghi e sanguinosi del XXI secolo. Come diretta conseguenza è uno dei paesi con il più alto numero al mondo di rifugiati e richiedenti asilo. Migliaia di persone provenienti da un paese dilaniato dalla guerra civile, dalle violenze dell’ISIS e dalle bombe russe e americane sono costrette a fuggire. Uno dei passaggi più immediati per raggiungere l’Europa è la confinante Turchia. A partire dal 2015 il governo turco avvia i lavori per la costruzione di un “muro di sicurezza” che ha il doppio scopo di contrastare infiltrazioni di ribelli provenienti dalla Siria e respingere attacchi terroristici compiuti in particolare dal partito dei lavoratori curdo (PKK), considerato dal governo turco una formazione terroristica. Da anni i curdi chiedono l’indipendenza del territorio del Kurdistan o un’autonomia regionale, accompagnata da maggiori diritti politici e culturali per i curdi che hanno trovato protezione nella Repubblica Turca.
Col passare del tempo, però, il conflitto si inasprisce. Oltre a recare innumerevoli danni materiali - e rendere la vita difficile agli abitanti dei villaggi confinanti con il muro - evidenzia che la vera motivazione dietro questa barriera è il tentativo di spezzare e isolare le comunità curde controllandole con maggiore attenzione. Dal momento che il “muro della vergogna”, così chiamato dagli abitanti del Kurdistan, si trova vicino ai territori siriani dove la loro presenza è sentita più fortemente.