POLONIA - BIELORUSSIA 

Anno costruzione: 2022

Struttura

Motivazione ufficiale:  ostacolare l’ingresso in Polonia dei migranti irregolari provenienti dal Medio Oriente


A partire da Gennaio 2022 il governo polacco inizia la costruzione di un muro con la confinante Bielorussia nella zona della foresta Bialowieza. Una decisione presa in seguito all’incremento dei flussi migratori, in gran parte irregolari, provenienti prevalentemente dal Medio Oriente.

A partire dall’agosto del 2021 aumenta il flusso di migranti come conseguenza di una serie di sanzioni imposte dall’UE al governo bielorusso di Lukashenko, al potere dal 1994. La Polonia accusa il regime di Minsk di utilizzare i migranti come “arma di pressione” contro i confini orientali dell’UE. La Bielorussia, dopo aver permesso ai migranti di accedere nel suo territorio, li conduce al confine polacco con l’intenzione di farli transitare verso l’occidente grazie a visti turistici e permessi. Quando i migranti arrivano alla frontiera, viene loro negato il ritorno verso il paese di Lukashenko, soprattutto per mezzo di minacce armate. La costruzione del muro genera una grave situazione di emergenza sfociata  in una crisi umanitaria. Dalla fine di settembre 2021 i dati pubblicati da Grupa Granica (“Gruppo di Confine”, associazione costituita da varie ONG che monitora la situazione al confine tra Polonia e Bielorussia) riportano episodi quotidiani di ogni tipo di violenza e di violazione dei diritti umani.

Nel 2022, in seguito all’inizio dello scontro tra Russia e Ucraina, la politica migratoria di Varsavia permette l’accesso al territorio polacco unicamente ai migranti ucraini. il muro al confine tra i due Stati - in relazione a ciò che riguarda la gestione delle migrazioni extraeuropee- verrà ampliato, grazie anche all’ingente contributo economico di Lettonia (29 milioni di euro) e Lituania (152 milioni di euro).