Barriere di separazione a Ceuta e Melilla
Anno costruzione: 1993-2005
Struttura:
Dimensioni: 8,2 chilometri a Ceuta e 12 chilometri a Melilla
Composizione: cemento armato, filo spinato, lame di metallo, torri di controllo, sistemi di videosorveglianza (telecamere a rilevamento termico e droni), presidiato da forze di polizia spagnole e marocchine
Motivazione ufficiale: Bloccare l’immigrazione irregolare dal Marocco nelle enclavi spagnole di Ceuta e Melilla
Ceuta e Melilla sono due città-enclave situate in territorio marocchino. Conquistate nel XVI secolo dalla Spagna, sono utilizzate per controllare i commerci marittimi sullo Stretto di Gibilterra e per l’esilio di cittadini spagnoli indesiderati. Poi, dalla fine del XIX secolo, acquisiscono lo status di porto franco e godono di una serie di agevolazioni economiche e fiscali. E’ uno dei motivi che spinge molti cittadini marocchini a trasferirsi, ma, in risposta alle ondate migratorie, il governo spagnolo decide nel 1993 di innalzare una barriera al confine, rafforzata progressivamente fino a raggiungere l’attuale configurazione nel 2005. Nonostante sia sempre stato garantito il contatto commerciale, la presenza del muro ostacola ogni rapporto culturale: ne deriva una netta separazione tra le due realtà, in cui le enclavi mantengono l’aspetto di vere e proprie città spagnole in territorio africano.