La tradizione popolare e storica fa risalire la costruzione di PORTA SANT'ANDREA, antica porta della città di Andria, all'anno 1230, in epoca sveva. La fedeltà all'imperatore Federico II valse alla città la dedica scolpita sulla porta: "IMPERATOR FEDERICUS AD ANDRIANOS/ANDRIA FIDELIS NOSTRIS AFFIXA MEDILLUS" (Andria fedele legata alle nostre midolla, ossia fino in fondo al cuore). Il nome della porta si deve alla vicinanza della stessa alla Chiesa di Sant'Andrea, sita nell'antichissimo "Quartiere Grotte", uno dei primi nuclei abitati di Andria. La denominazione "Sant'Andrea" è dovuta alla tradizione secondo la quale da quella porta uscì l'apostolo Andrea, venuto in Andria con il fratello San Pietro per predicare il Vangelo. Nel 1953, la struttura della porta è stata ingrandita e rinnovata come è attestato sia dalla data incisa su di essa, sia dagli elementi tardo-rinascimentali. Successivamente, nel 1770 sono state fatte delle aggiunte barocche che ancora oggi si possono vedere sulla sommità. Ulteriori restauri sono stati fatti nell'Ottocento e, grazie ad essi, è possibile ancora ammirare uno degli ultimi baluardi delle antiche mura di Andria. Sotto l'arco di porta Sant'Andrea si trova affissa, in una cornice di legno, una pittura ad olio su lastra di zinco, antica ma non facilmente databile. Sulla stessa è rappresentato il Salvatore nelle vesti del Risorto in procinto di ascendere al cielo; il dipinto è attorniato da numerose piccole croci votive. Nel 2012, l' Amministrazione Comunale ha provveduto a far restaurare le croci e l'affresco dell' artista Valerio Laccarino.
"IMPERATOR FEDERICUS AD ANDRIANOS/ANDRIA FIDELIS NOSTRIS AFFIXA MEDILLUS"