BREVI CENNI STORICI
Delle origini di ANDRIA vi sono tracce che fanno presagire la sua esistenza fin dalla preistoria in cui scorreva il famoso fiume "Alvedium o Alvedius". Andria acquistò importanza in epoca bizantina ad opera dei monaci basiliani che hanno lasciato interessanti ipogei tufacei, ancora oggi visitabili come le chiese di S. Maria Dei Miracoli, dell'Altomare, di Gesù della Misericordia e di Santa Croce. Nel 1046, Pietro il Normanno diede origine all'agglomerato urbano elevandola a "civitas", cingendola di mura con 12 torri di guardia e una rocca di difesa. I resti sono ancora visibili nei pressi di Porta Castello. Sotto il dominio dei Normanni nel 1073, divenne "Contea" e sede vescovile con San Riccardo inglese, dichiarato in seguito Patrono della città. Nel XII secolo, ai Normanni successero gli Svevi sotto i quali, con Federico II, accrebbe valore grazie alla sua fedeltà favorendone lo sviluppo con privilegi ed esenzioni fiscali. Andria diventò la residenza di Federico II il quale, anche per questo motivo, fece costruire nel 1240 il Castel del Monte, sito su una delle colline più alte del territorio murgiano. Dal 1305 questa città divenne prima contea angioina po', in epoca successiva fu feudo degli Orsini, di Consalvo di Cordova e infine dei Duchi Carafa, sotto i quali, nel 1799 subì un assedio che la distrusse parzialmente a causa di incedi e stragi. Incorporata nel Regno Delle Due Sicilie, elesse Garibaldi primo deputato della città. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Andria fu interessata da una vera e propria rivolta civile. Negli anni '60, in pieno boom economico, anche Andria ha visto il suo sviluppo industriale, edilizio, culturale e più tardi tecnologico. Oggi è una ridente città operosa, aperta all'innovazione e all'inclusione.