Il CAMPANILE DI SAN FRANCESCO, slanciato ed elegante nella purezza delle sue forme, vero capolavoro di architettura in pietra locale, fu realizzato dai maestri andriesi Vito e Domenico Ieva a partire dall'anno 1760. Sulla sua imponente base quadrata poggiano due piani a pianta quadrata con finestroni e balaustre e un terzo piano ottagonale avente una cuspide anch'essa di forma ottagonale sovrastata da una croce in ferro battuto con una banderuola girevole. Al termine dei lavori nel 1773, il campanile si presentava maestoso e snello, alto più di 50 m. Assieme al campanile di San Domenico e a quello della Cattedrale, divenne il simbolo stesso di Andria che da quel momento fu nota come "La città dei tre campanili".
La costruzione della CHIESA DI SAN FRANCESCO ebbe inizio nel 1230 e fu completata dopo quasi 116 anni. Della costruzione duecentesca rimane solo il portale principale destro . La chiesa é a navata unica e nel secolo XVIII l'interno subì l'influenza dell'arte barocca. Sulla destra del presbitero si trova la Cappella della Arciconfraternita dell' Addolorata. Di pregio è la statua lignea della Madonna Addolorata che viene portata in processione il venerdì Santo. All'interno della chiesa, si trovano la statua cinquecentesca in pietra di S. Antonio, le tele dei quattro altari laterali e l'altare maggiore in marmo policromo. La Chiesa conserva un organo a canne del 1766 costruito dall'andriese Tommaso Porziotta e la cantoria in oro e smalto. I Frati domenicani realizzarono accanto alla Chiesa un grande convento con un chiostro in stile gotico decorato da affreschi di notevole bellezza. Dopo la soppressione dell'Ordine, avvenuto nel 1812, il chiostro e il convento furono convertiti in carcere, poi in scuole pubbliche, infine in Palazzo Municipale.