Si trova nel territorio del comune di Colico, sulla punta della piccola penisola di Olgiasca
Già nel VII secolo d.C risiedeva qui una comunità monastica. All’interno del chiostro è possibile ammirare il Cippo di Agrippino, dal nome del vescovo di Colico che nel 617 fece costruire un oratorio dedicato a Santa Giustina martire.
Nel 1906 a seguito di un restauro è stata rinvenuta un’epigrafe dalla quale si deduce che nel 1138 la chiesa fu consacrata alla Beata Vergine Maria. La documentazione del XII secolo dimostra la rilevanza e la vitalità economica dell’abbazia di Piona, seguita poi da una decadenza dovuta al ridotto numero di monaci.
Dal 13 febbraio del 1938 il priorato appartiene a una comunità di monaci cistercensi che segue l’ultra-millenaria saggezza di San Benedetto basata sul rapporto equilibrato tra ora et labora.
Oggi, gli edifici che costituiscono l’abbazia di Piona sono la Chiesa di San Nicola (Nicolò) e il Chiostro.
La Chiesa di San Nicola presenta una navata unica rettangolare ed è affiancata da un campanile quadrangolare a destra dell’abside. Il Chiostro, di notevole bellezza, rimane il cuore del complesso monastico intorno a cui sono disposti in modo funzionale ed armonico gli ambienti monastici.
[rif. visitcolico.it]
La chiesa è un importante esempio di architettura romanica risalente alla seconda metà sec. XI, prima metà sec. XII, ad un'aula unica con andamento trapezoidale, conclusa dall'abside. La copertura a capriate fu rifatta nel restauro di inizi secolo ed è stata risanata nel 2014, mentre è originale la volta antistante l'abside, incrocio tra una volta a crociera incupolata e una volta a botte (Porter 1915-17).
La muratura in pietra all'interno è stata purtroppo drasticamente rimaneggiata a inizi secolo. Si individua la differenza nel paramento murario in corrispondenza del prolungamento dell'aula avvenuto tra il sec. XI e XII.
Dietro l'edificio della chiesa si erge il rudere di un abside di origine altomedioevale. Campanile esterno in pietra del XVII sec., sul fianco nord.
A destra della facciata della chiesa si accede, attraverso un portale ad arco acuto, al chiostro, edifica a metà sec. XIII.
Una lapide collocata nel portico addossato alla parete sud dell'edificio religioso informa che fu fatto edificare a proprie spese da Bonaccorso de Canova da Gravedona, priore di Piona nel 1252. La struttura che si sviluppa in maniera asimmetrica ha fatto propendere per un'edificazione non unitaria, per altro confortata da una seconda iscrizione, posta a sud, che attesta che quest'ultima fu terminata nel 1257, sempre grazie all'intervento diretto di Bonaccorso.
Il chiostro è un quadriportico con archi a tutto sesto. Il lato addossato alla chiesa è costituito da un solo livello porticato con tetto ad uno spiovente, gli altri lati hanno un piano superiore con pareti caratterizzate da aperture a bifora e paratie murarie a corsi orizzontali policromi in pietra squadrata o in pietra e mattoni. L'ala orientale include la sala capitolare.
[rif. lombardiabeniculturali.it]