Le rocce sono principalmente calcari e dolomie, che conferiscono alla montagna un aspetto imponente con pareti verticali e cime appuntite. La natura calcarea delle rocce favorisce la formazione di fenomeni carsici come doline, inghiottitoi, grotte, forre e gole scavate dall'acqua.
Le tracce delle antiche glaciazioni sono evidenti nei circhi glaciali, nelle morene (accumuli di detriti trasportati dai ghiacciai) e nelle valli a forma di U, testimoniando l'azione dei ghiacciai quaternari.
L'altitudine di Campo Imperatore varia tra i 1.500 e i 2.200 metri, con una "mezza quota" che può essere intesa come la fascia che va da circa 1.700 a 1.900 metri, un'area pianeggiante e ampiamente esplorata. Questa zona è caratterizzata da un clima continentale, paesaggi che alternano pianure a morene, e un'eccezionale ricchezza naturale.
È circondato da vette come il Corno Grande, Monte Aquila, e il Monte Scindarella, offrendo uno scenario mozzafiato che è stato anche utilizzato da set cinematografico, come ad esempio nel Canyon dello Scoppaturo.
Il Canyon dello Scoppaturo, noto anche come Canyon della Valianara, è una suggestiva gola naturale nell'altopiano di Campo Imperatore, formatasi dall'erosione dell'acqua. Famoso per i suoi scenari selvaggi e unici, è stato scelto come set per film di spaghetti western, come "Continuavano a chiamarlo Trinità", e offre un'esperienza immersiva tra rocce calcaree e passaggi stretti.
Si è sviluppato grazie all'azione millenaria dell'acqua e dei ghiacciai che hanno modellato il paesaggio roccioso.
Il canyon è caratterizzato da un labirinto di formazioni rocciose, massi che creano percorsi che si allargano e si stringono, e un'atmosfera quasi lunare.
Nonostante gli scenari aridi, è possibile notare la crescita di piante spontanee e, con un po' di fortuna, avvistare fauna selvatica come il camoscio appenninico.