Il borgo è situato nella parte meridionale del massiccio del Gran Sasso d'Italia, al di sotto della vasta piana di Campo Imperatore, in posizione panoramica sulla valle del Tirino, ad un'altitudine di poco superiore ai 1200 metri.
Il toponimo Calaso figura già nell'816 in un documento dell'imperatore Ludovico I che elencava i possedimenti dei monaci volturnensi e riflette la base prelatina cala, cioè "fianco scosceso del monte, scoscendimento".
Calascio è conosciuta per la presenza della Rocca, una delle più alte d'Italia - a 1460 metri - e per l'antico e pittoresco borgo medievale sottostante, oggi ristrutturato e valorizzato.
Rocca Calascio è stata inserita dal National Geographic tra i "15 castelli più belli al mondo"; dalla Rocca si ha infatti una delle vedute più suggestive d'Abruzzo, con vista dei principali gruppi montuosi dell'Appennino abruzzese, dal Gran Sasso a nord, al Velino - Sirente, alla Maiella, ai Monti Marsicani, dalla sottostante Valle del Tirino, all'Altopiano di Novelli e in lontananza, la Conca Peligna.
La costruzione originaria della Rocca, costituita da un torrione isolato quadrangolare, si fa risalire all'anno 1000 e serviva come torre d'avvistamento. È sempre stata luogo strategico per il controllo del territorio sia dal punto di vista militare e difensivo, che economico e commerciale.
Nel 1579 la famiglia Medici la acquistò per estendere i propri possedimenti e sfruttare il commercio della lana.
Quasi in prossimità della Rocca si trova la caratteristica chiesa della Madonna della Pietà. Si ritiene che l'edificio sia stato costruito tra il XVI-XVII secolo in segno di ringraziamento verso la Madre Celeste per la vittoria ottenuta dagli abitanti locali su una grossa banda di briganti che, sconfinando dallo Stato Pontificio, si era diretto da Campo Imperatore ai possedimenti della famiglia Piccolomini.
Sorge in posizione isolata a poca distanza dalla Rocca, a circa 1432 metri. La struttura è a pianta ottagonale, con lato esterno di 5,5 metri. La facciata principale in stile barocco è rivolta a mezzogiorno ed il suo portale è sormontato da una edicolista, con timpano curvo spezzato e affiancato da due nicchiette vuote.
La chiesa è coperta da una volta a padiglione a tutto sesto. Presso uno dei lati dell'ottagono è posto un altare in muratura a stucchi con il quadro raffigurante la Vergine miracolosa. A fianco un altare in marmo e pietra raffigurante san Michele.