Quando fu creata la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) nel 1952, a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale che stabiliva la gestione congiunta delle riserve di carbone e acciaio di sei paesi, comprese Germania e Francia, le sue istituzioni avevano sede in Lussemburgo.
Il Consiglio d'Europa (un organismo intergovernativo per i diritti umani e la cultura composto da 47 paesi e istituito nell'immediato secondo dopoguerra), che già aveva la sua sede a Strasburgo, ha iniziato a mettere a disposizione il suo emiciclo per le riunioni della "Assemblea comune" della CECA, l'organo che è poi diventato il Parlamento europeo. Strasburgo divenne così gradualmente la sede principale delle sessioni plenarie del Parlamento, benché negli anni Sessanta e Settanta si tenessero sessioni straordinarie anche a Lussemburgo.
Dopo la creazione della Comunità economica europea nel 1958, buona parte dei lavori della Commissione europea e del Consiglio dei ministri iniziò a concentrarsi a Bruxelles. Dato che i lavori del Parlamento comprendono attività di monitoraggio e stretta cooperazione con entrambe le istituzioni, col tempo i deputati presero al decisione di organizzare una parte maggiore del loro lavoro a Bruxelles. All'inizio degli anni Novanta veniva già seguita, in linea di massima, l'attuale organizzazione del lavoro, che prevedeva lo svolgimento delle riunioni delle commissioni parlamentari e dei gruppi politici a Bruxelles e le sessioni plenarie principali a Strasburgo.
Nel 1999, il Parlamento europeo ha reso omaggio a Louise Weiss intitolandole la sede dell'emiciclo parlamentare e degli uffici dei deputati a Strasburgo.
L'edificio Louise Weiss è completamente rivestito di vetro per simboleggiare una democrazia aperta e trasparente, mentre l'aspetto incompiuto del tetto è un riferimento alla natura continuativa del progetto europeo.
L'Emiciclo accoglie tutti i deputati al Parlamento europeo. Durante le sedute plenarie, vi si svolgono le più importanti discussioni e votazioni europee. Vi si svolgono inoltre le sedute solenni con ospiti d'onore del Parlamento europeo, quali capi di Stato, vincitori del Premio Sacharov o altre personalità pubbliche, che si rivolgono all'Aula.