Sorta sul sedime di una chiesa medievale intitolata a S. Biagio, è stata eretta tra il 1580 e il 1597 dalla Confraternita di S. Rocco in adempimento a un voto dei luganesi per scongiurare la peste.
L'edificio presenta una facciata neobarocca a due ordini, disegnata dall'architetto Paolo Zanini e che risale al 1910, con partitura di lesene e coronamento a timpano spezzato.
Il portale principale è inquadrato da colonne corinzie e sormontato da una finestra termale centrale che illumina la navata.
L'interno, a navata unica, è coperto da volta a botte lunettata con due campate scandite da cornici marcapiano; il presbiterio si conclude con una cupola ottagonale impostata su pennacchi. L'altare maggiore in marmi policromi (1736) è sormontato da una statua lignea seicentesca della Madonna col Bambino.
Gli affreschi dell'interno, dipinti tra il 1600 e il 1620 e attribuiti alla bottega dei fratelli Pozzi di Valsolda, raffigurano episodi della vita del Santo (sulle pareti laterali), Cristo nella Gloria celeste (sull'arco trionfale) e il ciclo della Natività (nell'omonima cappella).
Alla Madonna del Carmelo è dedicata la statua seicentesca posta sull'altare di marmo del 1736.
In controfacciata si trova l'organo a canne costruito da Giuseppe Vedani nel 1905 e rimaneggiato da Giorgio Maroni nel 1924.
Lo strumento, a trasmissione pneumatico-tubolare, dispone di due tastiere di 58 note e una pedaliera dritta di 27.