Jacopo Tintoretto, L'origine di Amore
(1562), olio su tela, Collezione Scarpa, Venezia.
Ispirata al Dialogo d'Amore di Sperone Speroni, la tela è illuminata dal sole splendente, immagine di Apollo, dio delle arti e della poesia. Le fanciulle, incoronate con ghirlande di alloro, sono tre delle nove Muse, e alludono a diverse parti del sapere e delle lettere. Il dipinto faceva probabilmente parte del progetto decorativo della Libreria Marciana, costruita da Jacopo Sansovino.
Jacopo Tintoretto, La tentazione di Adamo ed Eva
(1550-53 ca.), olio su tela, Galleria dell’Accademia, Venezia.
Fa parte delle scene della Genesi per la scuola della Trinità, importante ciclo nell’avvio della carriera di Tintoretto. Eva è un archetipo controverso: la prima donna, seducente compagna di Adamo, sarebbe però anche la prima peccatrice. A causa del fatale desiderio di assaggiare il frutto proibito, l’umanità viene espulsa dal Paradiso Terrestre, come si vede sullo sfondo a destra.
Jacopo Tintoretto, Leda e il cigno
(1550-60), olio su tela, Gallerie degli Uffizi, Firenze
Il cigno è una delle fantasiose metamorfosi adottate da Giove per me sedurre ninfe e fanciulle. In più di un caso, Tintoretto ha interpretato con umorismo i soggetti mitologici, con i loro evidenti risvolti erotici. Qui, il gesto della nuda e luminosa Leda nei confronti del cigno è specularmente riflesso nell'atteggiamento della fantesca sulla sinistra, alle prese con una gabbia con un'anatra.
Jacopo Tintoretto, Ritratto di donna in rosso (1555 ca.), olio su tela, Kunsthistorisches Museum, Wien
La posa frontale e l'espressione lievemente corrucciata della robusta matrona esprimono una concreta, quasi risentita sicurezza di sé. L’aspetto è curiosamente in contrasto con i dettagli, che esprimono buon gusto e alto livello sociale, come il tappeto ottomano e i gioielli: il doppio anello nuziale, la collana di perle e la ricca cintura dorata. Il vestito fa ritenere che non si tratti di una gentildonna veneziana ma dell'entroterra veneto.
Jacopo Tintoretto, Susanna e i vecchioni (1555-56 ca.), olio su tela, Kunsthistorisches Museum, Wien
La vicenda della biblica Susanna insidiata da due uomini anziani mentre, completamente nuda, si sta rinfrescando presso una fontana in un rigoglioso giardino è particolarmente amata nella pittura rinascimentale e barocca, anche per il felice esito di pena giustizia della stessa. Tintoretto indugia con piacere fra gli oggetti da toilette della prorompente fanciulla, in ironico contrasto con la goffa smania dei due "vecchioni".