Grasshopper è un plug-in di modellazione parametrica per Rhinoceros che consente di creare geometrie complesse attraverso la programmazione visiva. Questo strumento offre la possibilità di gestire e manipolare dati numerici, traducendoli in forme architettoniche e strutturali con un livello di precisione e flessibilità impensabile nei metodi tradizionali. Il design computazionale, grazie a Grasshopper, diventa un processo altamente dinamico, in cui ogni parametro può essere modificato in tempo reale, generando varianti progettuali che rispondono a logiche algoritmiche e relazionali.
Uno degli esperimenti realizzati ha esplorato la trasformazione di immagini bitmap in dati tridimensionali, prendendo ispirazione dal Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa di Peter Eisenman. In questo caso, abbiamo utilizzato un’immagine in bianco e nero creata su Photoshop, caricandola in Grasshopper per estrapolarne le informazioni luminose e tradurle in un paesaggio tridimensionale. Il livello di luminosità di ogni punto dell'immagine ha determinato l’altezza degli elementi della struttura, creando un campo di volumi che ricordava la configurazione modulare e apparentemente casuale delle stele del memoriale berlinese. Questa sperimentazione ha mostrato come un semplice input visivo possa diventare la base per generare una composizione architettonica che si sviluppa in base a precise relazioni numeriche.
In un secondo progetto, abbiamo sviluppato una struttura ispirata all’architettura fluida e organica di Zaha Hadid, basandoci su una maglia strutturale parametrica che richiama le sue complesse geometrie reticolari. Partendo dalla modellazione di una superficie base in Rhinoceros, abbiamo utilizzato Grasshopper per generare un pattern strutturale che segue la logica delle reti spaziali, con nodi e connessioni che si adattano alla curvatura della superficie stessa. Questo approccio ci ha permesso di esplorare la possibilità di creare strutture leggere e articolate, capaci di combinare estetica e funzionalità con un alto grado di efficienza.
L’intero processo ha evidenziato come il design parametrico permetta di superare le tradizionali tecniche di progettazione, rendendo la generazione delle forme un flusso continuo di trasformazioni e adattamenti. L’architettura diventa un’espressione matematica, in cui ogni elemento risponde a precise logiche algoritmiche, offrendo nuove prospettive per la creazione di spazi innovativi e dinamici.