Frank Gehry è uno dei principali protagonisti dell'architettura contemporanea, noto per le sue forme liquide, dinamiche e plastiche. Nonostante l’apparente complessità estetica, le sue opere sono frutto di un rigoroso controllo funzionale, in cui gli spazi risultano sempre perfettamente fruibili e connessi.
Casa Lewis: Architettura Subacquea
La Casa Lewis rappresenta un esempio emblematico della concezione di Gehry: un’architettura che sembra emergere da un mondo sottomarino. L’articolazione fluida delle parti crea una continuità spaziale che richiama il movimento dell’acqua. Questo progetto, realizzato in collaborazione con Philip Johnson, è un capolavoro di sinergia tra funzionalità e poetica spaziale.
DZ Bank, Berlino: Il Bernini Digitale
Nel cuore austero di Berlino, Gehry reinterpreta il barocco attraverso il digitale. All’interno della DZ Bank, un edificio caratterizzato da rigore formale, l’architetto sorprende con un atrio centrale dominato da una forma ondulata, quasi una scultura liquida. Questo elemento funziona come uno spazio di collegamento, ricco di riferimenti al dinamismo del Bernini ma realizzato grazie alla tecnologia CATIA.
Frank Gehry ha rivoluzionato il modo di progettare grazie all’utilizzo del software CATIA, inizialmente sviluppato per l’ingegneria aerospaziale. Questo strumento consente la creazione di modelli digitali altamente dettagliati, organizzati gerarchicamente secondo principi BIM (Building Information Modeling).
Grazie a CATIA, Gehry non solo realizza forme complesse ma ottimizza anche la gestione dei progetti, dalla costruzione alla manutenzione fino alla demolizione. Questa visione ha portato alla nascita di Gehry Technologies, un laboratorio che offre consulenze digitali ad altri studi di architettura, facilitando l’adozione di soluzioni informatiche innovative.
Dopo il successo del Guggenheim Museum di Bilbao, Gehry ha continuato a ridefinire l'architettura attraverso opere iconiche come:
The Music Project
Un progetto ispirato alla musica di Jimi Hendrix, simbolo dell’interconnessione tra arte e architettura.
Louis Vuitton Foundation, Parigi
Un padiglione nel cuore di un parco parigino, dove Gehry esplora il tema della farfalla e del volo. Le forme leggere e trasparenti dell’edificio richiamano la libertà e la leggerezza, in un continuo dialogo con l’ambiente circostante.
L’approccio Skin-In caratterizza la poetica progettuale di Gehry:
Dalla pelle al sistema generale: La forma plastica esterna viene creata attraverso pannellature sottili ma resistenti, spesso in titanio, un materiale altamente performante.
Stratificazione funzionale: Dalla superficie al nucleo interno, ogni elemento è progettato con cura, grazie all’analisi dei punti critici realizzata tramite strumenti digitali.
Risultati ottimali: La tecnologia consente di risolvere sfide strutturali e termiche senza compromettere la forma artistica.
Frank Gehry non è solo un architetto: è un innovatore che ha saputo integrare arte, tecnologia e funzionalità. Le sue opere non sono semplicemente edifici, ma esperienze tridimensionali fluide, che invitano lo spettatore a immergersi in una nuova concezione dello spazio.
Scopri di più sulle opere di Frank Gehry:
Walt Disney Concert Hall, Los Angeles, USA, 2003
Louis Vuitton Foundation, Parigi
DZ Bank Building, Berlino, Germania, 2000.
Peter B. Lewis Building, Cleveland, USA, 2002.