Binocolo 25X100
E' un binocolo cinese marchiato TS, Telescope Service, acquistato in Germagna al prezzo di 275€. E' il modello che circola anche con marchi United Optics, RP Optics, Astrotech etc, insomma, sempre fabbricato in oriente poi battezzato dai vari rivenditori.
L'osservazione binoculare astronomica, e' una passione che mi e' scoppiata da poco, prima avevo sempre snobbato tali strumenti, finche' non ho scoperto le loro grandi possibilita' e prestazioni su molte tipologie di oggetti celesti. Osservare gia' con un semplice 10x50 da un cielo montano e' molto appagante, il largo campo e la facilita' di utilizzo, lo rendono compagno ideale per osservazioni veloci, tour su Via Lattea e anche per affiancare uno strumento di grande diametro.
Cosi', dopo aver sfruttato il 20x80, sempre cinese, ho preso questo binocolone ad un prezzo che solo fino a pochi anni fa era totalmente impensabile.
LO STRUMENTO:
E' un binocolo dritto di 100mm di diametro, con un ingrandimento fisso di 25x. La scocca e' rivestita di materiale plastico, penso antiurto, l'interno e' riempito di azoto. La messa a fuoco non e' centrale ma indipendente sui due oculari, la manovra di messa a fuoco e' molto semplice, non molto fluida ma ha il pregio di "tenere" nel tempo, basta fuocheggiare all'inizio della serata poi basta. E' dotato di due comodi paraluce sugli oculari, l'estrazione pupillare dichiarata e' di 18mm, comodo. La regolazione della distanza interpupillare si esegue con il classico sistema di muovimento centrale, abbastanza duretto. Al centro c'e' una barra con l'attacco al treppiede (standard 3/8") scorrevole, comodo per poter bilanciare lo strumento. Una manopola serra il tutto in modo stabile.
Il tutto e' consegnato (almeno a me) in una elegante e capiente valigetta di alluminio imbottita, utilissima per il trasporto. Il peso e' di circa 5 kg, non proprio una piuma!
Appena arrivato ho controllato la collimazione che era impeccabile.
OTTICA:
Gli obiettivi sono due doppietti acromatici con trattamento multistrato, ben rifiniti e trasparenti. Hanno un riflesso verdastro, omogeneo, indice di un buon trattamento, il rapporto focale e' 4,5 e, su oggetti luminosi come pianeti e stelle di prima grandezza, si nota un certo alone colorato, sintomo di una non perfetta correzione, tutto normale per oggetti di questo tipo, non sono lenti apo e la funzionalita' del binocolone non e' certo l'alta risoluzione. Il campo reale dichiarato e' di 2,4°. La pupilla d'uscita e' di 4mm, valore buono per l'uso astronomico, anche se, forse, una pupilla di 3,3mm e 30x era piu' indicata.
PROVA SUL CAMPO:
Il battesimo dello strumento non poteva essere migliore: il cielo scurissimo della Sardegna. Durante le ferie estive in tre serate mi sono fatto un'idea delle grandi potenzialita' di questo strumento sotto cieli neri: favoloso.
Le immagini sono godibilissime, il campo e' sfruttabile quasi completamente, naturalmente ai bordi non e' perfetto ma altamente tollerabile. La recensione sul sito di binomania (http://www.binomania.it/binocoli/ts25x100.php) rispecchia anche le mie osservazioni, con un buon 70% di campo sfruttabile al massimo, dopo, come detto, vi e' un degrado normale ai bordi per questo genere di strumenti, visto anche la fascia di prezzo di cui parliamo.
La prima sera cielo ottimo, SQM 21,6 la Galassia di Andromeda mi si e' parata davanti in tutta la sua maestosita'....2,4° di campo pieni di roba! visione mozzafiato, incantevole, arricchita delle due compagne della galassia principale.
Lo strumento e' un pozzo di luce, sul manfrottone Triman e' bello stagno nonostante il peso di circa 5kg.
Il meglio di se lo da sicuramente su ammassi aperti e Via Lattea, le stelline brulicano da tutte le parti.
M11 e' una favola, il doppio ammasso indescrivibile, la zona del Cigno da perdersi.
Nebulose, che dire, la Laguna e' enorme, la Trifida molto ben visibile ma senza la zona oscura, M17 piccola foto in bianco e nero, M16 ammasso grandioso e tenue nebulosita' attorno. Da un cielo del genere ho visto DISTINTAMENTE in visione diretta la Velo senza filtri, la parte ad archetto era scolpita, la seconda parte un po' piu' al limite per via della stella luminosa che disturba un pochettino.
Anche sui globulari non e' malaccio, servirebbero piu' ingrandimenti M22 e' quasi risolto ed enorme! M13 idem.
Dal cielo casalingo ho riservato una serata per verificare alcuni aspetti, tipo il campo reale e la magnitudine limite. Il cielo e' di 20,6, non eccezionale, ho inquadrato M74, nei pesci, galassia Messier abbastanza estesa ma elusiva perche' vista di fronte. Mi sono accorto che le due stelline eta e 105 Pesci erano al bordo est e ovest, ottimo riferimento per il calcolo del campo. Con il software CdC ho tracciato un campo di 2,4° e la posizione coincideva, quindi la porzione di cielo inquadrata e' quella dichiarata:
M33 e' gigante, macchia uniforme con i bordi in certi punti irregolari, la Velo, anche da un cielo non al top, e' visibile, non netta come dalla Sardegna ma c'era, senza uso di filtri mi sembra un buon biglietto da visita per uno strumento da 100mm.
Ultimo test sulle galassie deboli. Sempre da casa ho puntato la bella NGC7331 in Pegaso, di magnitudine 9,5. La galassia era evidente, piccolina e gia' si percepiva in visione diretta anche la sua forma allungata. Salendo di magnitudine, punto NGC7479, sempre in Pegaso, di magnitudine 11. Il batuffolino era percettibile solo in distolta e prestando molta attenzione, verificata un paio di volte per accertarmi di non aver preso abbagli. La NGC7339 di 12esima, non l'ho proprio vista, dopo ripetute prove ho desistito. Quindi, su oggetti come le galassie, la massima magnitudine visibile e' attorno alla 11. Probabilmente con un 100 angolato a oculare intercambiabile, aumentando il potere di ingrandimento si potrebbe salire ancora, scurendo l'immagine infatti, questi batuffoli escono per magia dal fondocielo.
La magnitudine stellare limite e' attorno alla 12,5-13, valore da verificare ancora per bene.
Benche' non sia lo strumento ideale per Luna e Pianeti, qualche prova l'ho fatta:
Giove mostra, naturalmente, i suoi quattro satelliti principali, il disco e' circondato da colori magenta e azzurro, le bande, anche prestando molta attenzione, non si percepiscono.
La Luna e' molto bella, a 3 giorni dalla Luna piena l'ho puntata e, a parte un po' di cromatismo ai bordi, la visione e' molto gradevole, ricca di dettagli e molto tridimensionale. Non sono un grande appassionato del nostro satellite ma devo dire che mi e' piaciuta molto. Ho poi osservato Urano, ben visibile e nettamente verdino, naturalmente di aspetto stellare.
CONCLUSIONI:
Non posso che essere molto soddisfatto di questo strumento, dal prezzo contenuto e prestazioni eccellenti. Naturalmente va preso per quello che e', un binocolo da montare su un robusto cavalletto o, meglio ancora, su un pantografo. (http://sites.google.com/site/wwwgabrielefontanait/pantografo-binocolo ).
Da cieli scuri da il meglio di se, forse, come dicevo prima, sarebbe stato meglio un ingrandimento di 30X, perdendo un po' di campo a favore di ulteriore contrasto.
Qui di seguito la scheda di Binomania con un breve riassunto delle caratteristiche strumentali: