08-02-2011
In prossimità della Luna nuova e di un cielo sereno dopo molto tempo, io e Stefano decidiamo di andare, la strada per losservatorio è ancora innevata, quindi ce la facciamo a piedi con la torcia frontale. Sembrava meglio nel pomeriggio, l'umidità è salita leggermente e la neve riflette non poco, pazienza, con i tempi che corrono è bene non lamentarsi troppo.
Lo scopo della serata era l'osservazione di alcuni oggetti invernali con il 60 centimetri e allora via!
M46 - Iniziamo da questo bellissimo ammasso aperto, siamo arrivati da poco e la visione notturna non è ancora il massimo, partiamo sul facile! La focale di 2200mm non aiuta su questi oggetti ma la cosa interessante che volevamo guardare era la nebulosa planetaria al suo interno. Gia evidente con strumenti medi, qui è veramente disegnata, siamo saliti a 220X e il piccolo anellino di fumo è visibilmente bucato all'interno e con una parte esterna più contrastata.
Abbiamo a disposizione anche un Pentax 75 in parallelo e quindi non perdiamo l'occasione di buttare l'occhio...la nuvoletta è visibile anche qui, in distolta, come una macchietta all'interno dell'ammasso, bellissimo e composto da stelle finissime. Col piccolino ci spostiamo anche sul vicino M47, più luminoso ma meno raggruppato.
Elmo di Thor - Oggetto fotografatissimo ma in visuale spesso tralasciato, ha una forma stranissima che ricorda appunto un elmo con le due corna sopra...
Molto bello, la nebulosa è evidentissima e i particolari ci sono tutti, restando all'oculare a lungo si vede sempre meglio, la zona più contrastata è quella centrale dell'elmo, dove spicca l'archetto a semicerchio ricco di zone chiaro-scure. Le corna sono visibili come appendici alla struttura principale, uno molto evidente, il secondo meno ma visibile, soprattutto in distolta. La nebulosa è molto estesa e si notano zone di essa anche all'esterno della sagoma principale. Non abbiamo filtri con noi, un OIII sarebbe stato di aiuto per staccare meglio l'oggetto.
IC 434 - La testa di cavallo è uno dei soggetti più fotografati ma in visuale è veramente ostica, l'obbiettivo era percepirla senza l'aiuto di filtri (non ne avevamo).
Le zona per ricercarla è semplice, in più ci troviamo vicino ad un altro oggetto interessantissimo per queste aperture, la fiamma. Ricorda una vera e propria fiamma grazie alla nebulosa oscura che copre la forma della principale e crea l'effetto "lingue di fuoco", è molto grande e la struttura è palese.
Passando poi per la nebulosa NGC2023, carina, si arriva alla zona della B33, nebulosa oscura che entra nella IC434 a forma di testa di cavallo. E' evidente lo "sbarramento" della 434, anche se il muso equino bisogna cercarlo con pazienza. Sembra di vedere una caduta di luce ma Dio mio che fatica! Restando all'oculare per un po' si ci convince che dev'essere per forza lì, però mi aspettavo una cosa leggermente diversa. Parlando successivamente con altri astrofili è uscito che la si rintraccia meglio a bassi ingrandimenti, noi siamo rimasti alti, attorno ai 220X visto che il musetto non è grandissimo, probabilmente la visione d'insieme aiuta di più nel percepirla anche se a 130X (nagler 17mm), il cielo diventava un po' troppo chiaro.
M42 - E' tempo di rifarci gli occhi dopo una mezz'ora buona sulla cavallo, puntiamo quindi la grande nebulosa di Orione, alla ricerca delle sfumature colorate che molti dicono impossibili...A 220X è indescrivibile, un'accozzaglia di nervature e sfumature impressionanti, si ci naviga in mezzo senza vederne la fine, enorme!
Sono già tre o quatto volte che la osservo, solo o in compagnia di altri, più o meno esperti ma tutti sono concordi nel rilevare una zona palesemente rosa al suo interno. Vicino ad una delle due "ali" più evedienti la nebulosa è colorata, punto. Agli scettici dico "venite a vedere!" La zona intorno è verdognola con striature bellissime.
Ci siamo poi concentrati sul trapezio dove abbiamo osservato 6 stelle e una marea di altre stelline a fare da contorno, se si guarda bene ne spuntano tantissime, siamo attono alla magnitudine 14 o giù di li...
M104 - La sombrero, oggetto bellissimo e una delle galassie che regala particolari fotografici. La zona di polveri è enorme, l'alone luminoso e rigonfiato, sembra un disco volante!
Tripletto del Leone - non altissimo ma già osservabile con profitto, uno degli agglomerati galattici più interessanti. La ngc3628 è quella di taglio, con la banda di polveri netta che la divide, è lunghissima e ricca di dettagli. La più interessante rimane M66, una spirale barrata che rivela la sua forma particolare senza problemi, sui bracci a "s" si notano zone con chiaro-scuri. Anche la terza, M65, si fa apprezzare per la tenue banda di polveri, un quadretto insomma da non perdere con strumenti di questa portata.
Saturno - Chiudiamo la serata dando uno sguardo a Saturno, il pianeta è sorto da poco e non è altissimo, il seeing comunque non è malaccio e lo puntiamo. A 130X sembra disegnato, gli anelli si stanno riaprendo dopo anni di attesa e i particolari su di essi si iniziano a scovare. Aumentiamo a 220X e il disco prende vita, visibili un paio di bande e l'anello mostra senza problemi la divisione Cassini, nettissima nella zona delle anse ma prosegue anche oltre, le condizioni migliorano di mese in mese. La parte più ad effetto è però l'ombra dell'anello sul disco, una vasta zona scura netta e piacevole. Stefano nota poi un puntino nei pressi dell'anello, è Mimas che transita da quelle parti, magnitudine 13,55.
Proviamo a mettere il nagler da 5mm ma 440X sono eccessivi per la serata e torniamo sui nostri passi, osserviamo il pianeta ancora per un paio di minuti poi l'orario e la giornata lavorativa che si avvicina ci fa desistere, richiudiamo la cupola e torniamo a casa, contenti!