25 luglio - Il Giorno Fuori dal Tempo

Data pubblicazione: Jul 25, 2015 10:41:52 AM

25 LUGLIO: IL GIORNO FUORI DAL TEMPO

Il significato energetico del 25 luglio 

IL TEMPO NON È DENARO

IL TEMPO È ARTE

E NOI SIAMO L’ARTE INCARNATA NEL TEMPO

IL GIORNO FUORI DAL TEMPO

Il calendario delle Tredici Lune integra i cicli della Terra con quelli della Luna e del Sole. Esso divide l’anno solare in 13 mesi di 28 giorni ciascuno e costituisce pertanto un calendario perpetuo di 52 settimane, dando un totale di 364 giorni.

Il Giorno Fuori dal Tempo: il 25 Luglio è il 365° giorno dell’anno nel Calendario delle 13 Lune.

Esso non rientra nel computo dei giorni della settimana o del mese: è un vero e proprio Giorno Fuori dal Tempo. 

Il Giorno Fuori dal Tempo è lo spazio temporale di passaggio tra un flusso di energia galattica ed uno successivo. È uno spazio temporale neutro dove lasciar andare il vecchio perché il nuovo possa entrare per manifestarsi.

Cos'è il Giorno Fuori dal Tempo? Per comprenderlo è necessario prendere in considerazione il Calendario delle 13 Lune di 28 giorni. 13 Lune di 28 giorni producono 364 giorni lungo i quali la Luna compie i suoi cicli totali. 

La rivoluzione terrestre intorno al Sole ha la durata di circa 365 giorni. Per azzerare le differenze si inserisce il 365° giorno, un passaggio dentro il Vuoto tra uno stato di coscienza e quello successivo, cioè tra il vecchio anno e quello nuovo. Senza disavanzi di tempo, che invece nel calendario giuliano-gregoriano sono stati raggruppati nel 29 febbraio ogni 4 anni.

Così il 25 luglio, il giorno prima della levata eliaca di Sirio, si lasciano tutte le attività e ciascuno raduna i ricordi per donarli al mare, alla Terra, ai fiumi, ripulendo gli armadi, le cantine e soffitte, sia di casa che dell'animo.

Il Giorno Fuori dal Tempo serve a riallinearci con noi stessi quando non riusciamo a ritrovarci a causa dell'elevata velocità dell'esistenza. Serve a guardarci dentro per comprendere dove siamo arrivati, chi siamo diventati, ma soprattutto se ci troviamo bene dentro noi stessi.

Ognuno è un Microcosmo, siamo ologrammi del divino e tutto è contenuto in noi. Il nostro compito è rendercene conto e manifestare esattamente questa forza. Così ci possiamo prendere la responsabilità di lavorare per la nostra felicità. In questo giorno dedicato al lasciar andare possiamo riflettere su ciò che la vita in questo anno ci ha mostrato, vedendo ogni evento e persona come un reminder di qualcosa di interiore che voleva manifestarsi. Prendiamoci la responsabilità di vedere il mondo esterno come un nostro riflesso interno, dove i conflitti rispecchiano le nostre parti interiori che non si accettano reciprocamente e le bellezze della natura sono le nostre qualità specifiche. Vediamo il mondo esterno distribuito dentro di noi. Vediamo la nostra casa, il luogo in cui dimoriamo, come un riflesso della nostra interiorità, gli angoli bui dove abbiamo accumulato roba come la mente inconscia intasata di pensieri automatici e iniziamo a radunare, a gettare, a ripulire, a far entrare aria fresca.

Portare il cammino evolutivo nei gesti quotidiani è una grande crescita e ci aiuta a cambiare il senso. Questo è un giorno per fare festa. Possiamo approfittare!

Per la civiltà Maya simbolo di revisione di quanto è stato fatto, di completamento e perdono, di celebrazione della vita e dell'esistenza.

“Questo è il giorno in cui sperimentare il Tempo di Quinta Dimensione, che è il Non-Tempo. Questa giornata è uno spazio di 24 ore che si trova al di fuori del conteggio del calendario lunare maya. È finito l'anno lunare in corso. Comincia quello nuovo. Oggi ci si ferma, ci si prende dei momenti per resettare il vecchio, perdonando e perdonandosi. Si prepara la fascina dei vecchi rami secchi e le si dà fuoco, secondo l'antica usanza maya. 

Oggi si fa silenzio, si entra nel Grande Vuoto Interiore e in quella sospensione si osserva ciò che è accaduto negli ultimi 12 mesi (o meglio, nelle ultime 13 lune), come questo ha impattato nella nostra vita e cosa ne siamo noi diventati. Poi lo si immagina avvolto dal sacro Fuoco della Trasformazione, per bruciare i coinvolgimenti egoici e tirar fuori l'Oro della Saggezza nata dall'esperienza”. (Stefania Gyan Salila Marinelli)

Il Giorno Fuori dal Tempo viene celebrato in tutto il mondo dal 1992. Oggi sempre più persone in più di 90 nazioni di tutto il mondo sta facendo la stessa cosa. Non stanno aspettando che il Vaticano o l’ONU ufficializzino l’evento.

Il 25 Luglio dello scorso anno, nel solo Giappone si sono svolti più di 100 Festival del Giorno Fuori dal Tempo. In Brasile, più di 80 città hanno adottato il 25 Luglio come Giorno Fuori dal Tempo, giornata in cui sventola la bandiera della Pace.

Il “GIORNO FUORI DAL TEMPO” che nel calendario gregoriano corrisponde al 25 luglio, nel computo del tempo delle tradizioni prehispaniche dell’antico Messico rappresenta il ponte di passaggio tra la fine e l’inizio di un nuovo ciclo del SOLE, cioè di un nuovo anno.

È un giorno in cui il paradigma TEMPO=DENARO trasmuta in TEMPO=ARTE

Si tratta di un tempo di transizione in cui cadono gli schemi, sfumano le vecchie credenze e si affaccia il nuovo, potenzialmente molto positivo se sapremo rispondergli con la coerenza del nostro cuore.

OGGI possiamo scegliere il domani che desideriamo vivere, sintonizzandoci sulla frequenza del cuore.

Questo giorno speciale, energeticamente UNO DEI PIÙ FORTI DELL’ANNO, è il momento corretto per lasciare andare vecchie programmazioni non più utili, per coltivare la propria spiritualità o per festeggiare la vita attraverso l’arte e la cultura. In ogni caso, dovrebbe essere celebrato da ogni individuo in maniera “insolita” e genuina, per via delle possibilità energetiche presenti quel giorno.

L’uso del calendario gregoriano (più accuratamente definito “cesareo”, dato che il suo ideatore fu Giulio Cesare), usato dall’umanità da alcuni millenni, causa la creazione di forme-pensiero (appunto, la percezione e suddivisione del tempo nella forma gregoriana) in conflitto con i cicli naturali della Terra e della natura tutta.

Questo tentativo d’imporre forme-pensiero mentali di gruppo ai flussi naturali terrestri e cosmici (che, in realtà, dovrebbero governarci), sta causando una distonia sempre maggiore con la Terra, causando violenza anche ai nostri sistemi energetici e biologici. È come se il nostro sistema si fosse nutrito, per millenni, di cibo non cresciuto naturalmente negli orti, ma in fabbriche usando ingredienti sintetici.

Il calendario a noi conosciuto, seguito ciecamente da tutti, è l’esempio di un dogma – qualcosa che accettiamo senza realmente conoscerlo, senza farci né domande né discuterlo. Per l’umano, il modo di vivere il tempo è, al presente, puramente artificiale, non seguendo, come già detto, i cicli naturali. 

Il nome stesso “calendario” (le calende, nel calendario romano, corrispondevano al primo giorno di ogni mese, periodo durante il quale venivano normalmente regolati i debiti e i prestiti) è stato creato per scandire i giorni di pagamento delle tasse dovute. Al presente scandisce i nostri debiti, programmandoci a pensare che, se il “tempo è denaro”, deve essere giustamente impiegato per quell’utilizzo. L’errata programmazione alla quale siamo stati sottoposti ci fa credere che, se pensassimo che il tempo sia, ad esempio, “consapevolezza spirituale” stiamo violando qualche importante legge naturale.

Usare un calendario artificiale, disuguale ed irrazionale ha prodotto una cultura irrazionalmente accelerata, col risultato di una divergenza dal tempo naturale, che ha portato profonde conseguenze negative nell’ambiente, nella cultura e nei comportamenti individuali.

Quale caratteristiche dovrebbe avrebbe un calendario naturale? Sarebbe uno in armonia con l’universo e con la biosfera. Il calendario chiamato “delle 13 lune” è uno più in sintonia con i flussi energetici naturali (benché, idealmente, l’uomo abbia solo bisogno d’osservare i cicli giornalieri del sole e quelli delle stagioni per vivere in armonia con le energie cosmiche che lo circondano). Il nome proviene dal fatto che il numero di lune piene in un singolo anno solare non è costante; in alcuni anni ve ne sono 12, in altri 13. Nell'arco di 19 anni i due cicli (solare e lunare) si congiungono, essendoci nello stesso giorno solare la corrispondenza con la stessa fase lunare...

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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT 

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Fonti: 

www.newmediaexplorer.org/ 

ilbardo.jimdo.com/iniziative 

www.bobobo.it/ 

http://www.lawoftime.org 

http://www.circolovegetarianocalcata.it/

Rivisto da: http://ragazzaindaco.blogspot.it/