4. Materiali

da Conticelli, 1998) Il vulcano di Torre Alfina è situato alcuni km a nord del distretto Vulsini. Consiste di un certo numero di piccoli flussi lavici eruttati da un piccolo centro vulcanico, e da un piccolo neck affiorante a nord del castello di Torre Alfina. Questo vulcano fu attivo per un breve periodo di tempo attorno a 820.000 anni fa, coevo ai vicini vulcani di Radicofani e Cimino, eruttando flussi di lava a bassa viscosità; alcuni tunnel di lava sono ancora visibili. Questi flussi di lava sono di due tipi diversi, ma furono messi in posto contemporaneamente. Sono facilmente riconoscibili perché hanno diverso colore, vescicolazione, e P.I. (porphyritic index). Le lave di tipo A sono di colore grigio scuro e contenenti sia abbondanti microxenoliti ultramafici verdi che pochi xenoliti crostali. Le lave di tipo B sono molto più comuni delle precedenti, con colori dal grigio scuro al grigio chiaro, con vescicolazione e P.I. variabili; contengono abbondanti xenoliti crostali, alcune grosse inclusioni magmatiche ricche in mica e rari xenoliti ultramafici verdi. Le rocce affioranti sono di affinità lamproitica.

Ebbene qualche settimana fà ci siamo recati nella zona per effettuare delle ricerche,per vedere se questi inclusi potevano destare un qualche interesse e con nostro stupore ci siamo resi subito conto che questi si potevano osservare nelle mura del castello,costruito verso la metà dell'ottocento,sù un rudere preesistente,con la roccia del posto.Abbiamo potuto constatare che gli inclusi sono molto abbondandi e le cavità sono molto interessanti.Abbondante,nella roccia,l'olivina in fenocristalli;negli inclusi e nelle cavità si trovano cristalli di spinello,forsterite e altri minerali.Al momento ho trovato un paio di inclusi senza cavità ricchi di forsterite,osservando,però,le cavità degli inclusi delle mura del castello ho notato diversi minerali,cristallizzati,di cui alcuni sono di un colore giallo intenso.Mostro alcune foto della giornata a Torre Alfina (Prov.di Viterbo),Lazio.