Dino D’Arcangelo è nato il 18 luglio 1951, a Martina Franca e si è spento il 10 settembre 2000 in una clinica di Roma, città dove risiedeva, ucciso lentamente da un terribile male, che per quattro anni ha combattuto con ostinato altruismo, avendo tenuto all’oscuro della sua infermità parenti e amici.
Laureato in Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze, dal 1983 era giornalista professionista de La Repubblica; per questo quotidiano si era occupato della Cronaca nella neonata redazione di Bologna, quindi , passato nella sede centrale di Roma, aveva lavorato alle pagine locali, agli Spettacoli, al Venerdì , a Trovaroma e a Musica!.In ambito professionale era considerato esperto di musica e delle nuove culture giovanili, interpretando percorsi, mode, consumi e mercato, con bellissimi articoli comparsi su La Repubblica – Musica!, divenendo, con le rubriche Rave On poi Rave Off, un vero scrutatore delle alterità giovanili, insomma del modo giovanile sapeva e capiva quasi tutto.
Giornalista di razza, con quel fiuto, quella curiosità , quel sesto senso che gli facevano individuare al volo la notizia, la tendenza; giornalista scomodo e geniale, per molti anni collaborò con il quotidiano tarantino il Corriere del Giorno, con la rivista Spirali, pubblicando una conversazione con il celebre Jean- Francois Lyotard , realizzata insieme a Michele Balice. e poi, con la sede RAI della Toscana
Giovanissimo , s’impose per la sua creatività come uno dei più attivi operatori culturali di Martina Franca: scrittore di cinema e di teatro fondò e diresse alcuni gruppi d’avanguardia artistica, scrisse la sceneggiatura del film lungometraggio Edipo, regista Nico Blasi , nel 1974, in teatro scrisse e rappresentò Provocazione 1, B.B. del povero Berthold Brecth , Hysteria n.4, Riso giallo, Parricidio, Viaggio di un autista in un interno.
Nel 1977 fu tra gli aderenti al progetto Umanesimo della Pietra pubblicò nel primo numero di Riflessioni, oltre a dar vita a periodici d’interesse culturali , tra i quali Humpty Dumpty (1977); è stato anche fra i primi collaboratori del Festival della Valle d’Itria, e realizzò trasmissioni radiofoniche: Radio farfalla, Spegni la Radio radio!.
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra gli altri, nel 2000 il premio Bybloscar , come miglior giornalista e il III Premio Ombelico d’Oro 2000 , alla memoria, per i suoi articoli che sono diventati riferimento obbligato per chiunque viva la notte in Italia, e, nel 2002 premio Travel & Night Press , terza edizione.