5 dicembre
Cena di San Nicolò
Riservata ai soci e loro famigliari, è stata allietata dalle letture teatrali del giovane attore triestino Giacomo Segulia tratte dalle Maldobrie di Carpinteri e Faraguna.
3 novembre - 23 dicembre
Paolo Caccia Dominioni, un artista sul fronte di guerra
Nell'ambito delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, omaggio alla figura dell’artista-soldato Paolo Caccia Dominioni (1896-1992), architetto, ingegnere, pittore, scrittore, ufficiale del Genio nella I e II GM, realizzatore fra l’altro del Sacrario italiano di El Alamein in Africa del Nord. Progetto di eventi itineranti ideato e curato da Marianna Accerboni già realizzato a Gorizia e a Trieste, sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
3 dicembre
La Grande Guerra cent'anni dopo
Mostra (3-17 dic.) dedicata ai giovani e organizzata alla Maison de la Jeunesse del Comune di Woluwe-Saint-Lambert con la partecipazione di giovani artisti del Friuli Venezia Giulia, d’Austria e Slovenia, intesa a mettere a confronto l’immaginario artistico di Paolo Caccia Dominioni e quello della gioventù di oggi.
Prolungata con il trasferimento all’Ufficio di collegamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la mostra fa parte di un progetto di scambio Friuli Venezia Giulia - Belgio inteso a permettere nel 2016 a giovani artisti belgi di esporre le loro opere sullo stesso tema a Trieste e a Gorizia, città che hanno già ospitato mostre di Paolo Caccia Dominioni.
All’inaugurazione sono intervenuti il Primo Assessore del Comune, responsabile fra l’altro del settore giovanile, Eric Bott, e l’Assessore alle Relazioni internazionali, Philippe Jaquemyns (nella foto, 3° e 4° da sinistra, in compagnia di Marianna Accerboni, l'artista Fabio Bennati e Flavio Tossi).
19 novembre
Un parallelo fra due fronti della Prima Guerra Mondiale
Tavola rotonda (in francese), ospitata all'Ambasciata della Slovenia, volta a mettere in parallelo il fronte italiano dell’Isonzo e quello belga (Yser, Ypres), con la partecipazione del prof. Marco Mondini dell'Università di Padova, del Prof. Emmanuel Debruyne dell'Université Catholique de Louvain e dell'Ambasciatore della Slovenia Matjaž Šinkovec (da sinistra a destra nella foto).
Paolo Caccia Dominioni. La guerra in diretta sul fronte dell'Isonzo
Mostra (19 nov. - 23 dic.) di tecniche miste dipinte da Paolo Caccia Dominioni sul fronte dell'Isonzo durante la I GM provenienti dalle Collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia.
Inaugurata, dopo la tavola rotonda, all'Ufficio di coordinamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in presenza dell'Ambasciatore della Slovenia Matjaž Šinkovec.
3 novembre
Musica su due fronti
Concerto del soprano Veronica Vascotto e della pianista Cristina Santin di musiche di autori di varie nazionalità ispirati alla I GM (P.Tosti, F.Lehar, C.Arona, E.A.Mario, G.Puccini, C.Robert, C.Debussy, A.Foote, I.Gurney, M.Zafred).
Tenuto all'Istituto Italiano di Cultura in presenza dell'Ambasciatore d'Italia Vincenzo Grassi.
Paolo Caccia Dominioni. L'uomo, le architetture, il segno, la scrittura
Mostra (3-16 nov.) all'Istituto Italiano di Cultura alla riscoperta del percorso creativo e di vita di Paolo Caccia Dominioni. Selezione di oli, disegni, tecniche miste sulla I e II GM, oggetti e testimonianze di El Alamein, libri e illustrazioni, progetti architettonici, dipinti di soggetti non militari.
Inaugurata, dopo il concerto, all'Istituto Italiano di Cultura in presenza dell'Ambasciatore d'Italia Vincenzo Grassi.
11 giugno
Trieste, un'esperienza di convivenza fra culture e religioni diverse. Un confronto con Bruxelles
Conversazione (in francese) con Pierluigi Sabatti, giornalista e scrittore, e Philippe Pierret, conservatore al Museo ebraico del Belgio, ospitata dalla Fondazione Atelier Marcel Hastir.
L'illustrazione dell'apporto delle numerose etnie allo sviluppo culturale e socio-economico di Trieste e delle vicissitudini della convivenza nel Novecento è stata svolta da Sabatti prendendo anche in considerazione a mo' di esempio le testimonianze reperibili nel cimitero ebraico della città.
Pierret ha condiviso la valutazione dell'importanza attribuita al restauro dei cimiteri per la ricerca della storia di una comunità soffermandosi, a riprova, sulle attività dei "Cantieri di restauro del patrimonio ebreo europeo".
Entrambi i conferenzieri hanno ricordato le illustri personalità, scaturite dalle composite realtà rispettivamente triestina e brussellese, che si sono affermate in vari campi dal culturale all'industriale. Nel dibattito con il pubblico sono state evidenziate le analogie fra Trieste e Bruxelles, "città internazionali" ad alta "policromia linguistica" malgrado la notevole differenza nel numero degli abitanti, e votate naturalmente alla convivenza pacifica fra le varie componenti.
29 aprile
Patrie e diaspore friulgiuliane. Gli emigrati e la costruzione del Friuli Venezia Giulia, Regione transnazionale
Conversazione con Alessio Marzi sulla ricerca con la quale ha conseguito il Dottorato (PhD) in Storia presso l'Università di Trieste.
L'estensione e il consolidamento dell'aggregazione regionale (piuttosto che nazionale) dei migranti fra il 1952 e il 1994, nonché dello sviluppo dei rapporti con le amministrazioni locali, sono fenomeni paralleli alla formazione del Friuli Venezia Giulia come regione a statuto speciale. La stessa Regione Autonoma FVG si è sviluppata come ente amministrativo anche cercando una connessione con gli espatriati e questi, dall'estero, si sono adoperati per unirsi e migliorare anche cercando a loro volta un contatto con le istituzioni locali italiane e con la società civile "residente". L'analisi delle normative regionali e nazionali consente di qualificare la regione come un laboratorio e un modello non solo per altre regioni ma anche per l'amministrazione statale.
Quanto al concetto di "patrie" al plurale, si tratta delle "appartenenze multiple" delle persone che vivono il mondo, per cui una patria non esclude l'altra: "siamo italiani, friulani, giuliani, ma anche esuli istriani, sloveni, belgi, argentini, ecc.".