VARENKI

di Polina

Breve descrizione del piatto (ingredienti principali)

Pasta ripiena, di forma triangolare o di mezzaluna, con ripieno salato a base di patate, cavolo, funghi, formaggio, fresco molle, o con ripieno dolce a base di ciliegie, mirtilli, ecc.



Origine del nome

La parola vareniki deriva dal verbo “cuocere in acqua”( варити in ucraino).



Storia del piatto: dove nasce, quando, chi lo prepara, chi lo consuma, dove si mangia? Aneddoti, leggende, curiosità.

Questo piatto è considerato uno dei piatti più tradizionali dell'Ucraina. I vareniki sono un piatto che si mangia ogni giorno, si prepara a casa o si mangia al ristorante. In Ucraina i vareniki non sono solo un piatto nazionale, ma anche uno speciale talismano a forma mezzaluna. Il piatto ha forse origini tedesche o turche. Lo scrittore Mikola Hohol parla dei vareniki nelle sue novelle. Per esempio nella sua novella “Vii” lo scrittore parla di un vareniki gigante grande quanto un cappello di 30-40 cm. Anche il poeta Saul Chernikhivskyi era appassionato di vareniki e infatti ha dedicato un poema e un idillio musicale ai vareniki.


Ingredienti

per la pasta:

250 g di farina

100 ml di acqua ghiacciata

1 uovo

sale ¼ cucchiaino

per il ripieno:

700 g di ciliegie snocciolate

70–100 g di zucchero (a seconda dell’acidità delle ciliegie)

1 cucchiaio di amido di mais

per la presentazione:

20 g di burro

1 cucchiaino di zucchero

smetana ( panna acida)


Istruzioni

Versare la farina in una ciotola, versare acqua fredda e mescolare tutto. Unire un uovo e un pizzico di sale a mescolare bene.

Per il ripieno, mescolare le ciliegie snocciolate con zucchero e amido.

Stendere la pasta, tagliare dei cerchi con un bicchiere, mettere il ripieno nella pasta e incollare.

Mettere sul fuoco una pentola d’acqua fino a far bollire, poi quando l’acqua bolle mettere un pizzico di sale e i vareniki. Quando vengono a galla, lasciarli bollire per altri 5 minuti.

Mettere un pezzo di burro in una ciotola, poi mettere sopra i vareniki mettere smetana (panna acida) e zucchero (facoltativo).

Servire e mangiare ancora caldi.