IL CUT-UP

classe 1A

COS'È IL CUT-UP?


Il Cut-up è una tecnica creata negli anni ’60 da due dei massimi esponenti della Beat Generation:

lo scrittore, poeta e pittore inglese Brion Gysin e William S. Burroughs, scrittore, saggista e pittore statunitense.

Si tratta di una tecnica letteraria stilistica che consiste nel tagliare fisicamente un testo scritto, lasciando intatte solo parole o piccoli gruppi di 2-3 parole, mischiandone in seguito i vari frammenti e ricomponendo così un nuovo testo. 



COME CREARE UNA POESIA CON QUESTA TECNICA?


Bastano 4 piccoli passi:

1.Scegli un testo che ti attiri  la tua attenzione: una poesia, una canzone, un brano di un romanzo, un libro di poesie..

2.Seleziona dal testo una parola o anche due seguendo l’istinto. Le parole devono attirare la tua attenzione o stuzzicare la tua fantasia. Puoi anche estrarre casualmente le tue parole senza leggerle.

3.Unisci le parole scelte.

4. Dai un titolo alla tua poesia, anche con parole non comprese nel testo scelto.


Le nostre poesie


In classe abbiamo dato vita alle nostre creazioni poetiche in diversi momenti, prendendo spunto da testi di volta in volta proposti dalle insegnanti di italiano: S.Ferriero e E. Ghetti.

Durante l’attività ci siamo disposti in cerchio ed ognuno di noi, testo alla mano, ha selezionato delle parole o pezzi di frasi che più sentiva proprie, e le abbiamo scritte su un foglio bianco. Alla fine del giro, dalla messa insieme delle parti selezionate, sono nate queste poesie. 

I testi presi come fonte di ispirazione, sono stati diversi: dalle raccolte poetiche dei variegati autori della letteratura antica e contemporanea fino ad un testo sui generis sul mondo della cucina come Il Mangiarozzo di Carlo Cambi.

Le nostre “creazioni poetiche” sono nate da ore di riflessione e condivisione, nelle quali ci siamo fermati e nel contempo soffermati sulla potenza della parola e delle diverse suggestioni che essa può trasmettere traendone un diverso tipo di insegnamento, quello più prezioso che attiene all’ambito della vita.

La parola può accarezzare, nutrire ma anche stimolare sensazioni e, se non dosata, può ferire e far star male.

Abbiamo capito che sta a noi farne un buon uso!  


A conclusione di questa attività, possiamo dire di esserci molto divertiti e speriamo vivamente di poterla ripetere anche il prossimo anno!

Viva la poesia! :)


La classe prima A