Visioni fuori luogo

l linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione

Il Cinema si fa Scuola di vita.

Con la precedente edizione di Cips il Banzi ha superato i confini della DaD attraverso 11 settimane di laboratori di scrittura cinematografica tra Roma e la Puglia.

Oggi, grazie a questa nuova opportunità del Pncs, il Banzi da Liceo si fa polo per l’intera comunità di quartiere e si augura di portare a compimento sul set e nella post quanto gli studenti hanno prodotto in termini di sceneggiatura e moodboard, location scouting e reference culturali.

Piano nazionale di educazione all'immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Una sola parola...

Complessità

Linguaggi, organizzazione, creatività, competenze, apprendimento, struttura, persone, prodotti.

Il progetto

La scuola e il mondo dello spettacolo in sala durante la pandemia da Covid-19 hanno condiviso molto in termini di tormentato tragitto verso il naturale espletamento delle proprie principali attività. Entrambi i settori hanno dovuto aggiornare i protocolli di attuazione della loro missione nella Società secondo modalità inedite. 

Il Liceo Banzi, adattandosi alle circostanze, grazie al precedente bando Cips, beneficia ora di una serie di strumenti digitali e non, che rendono di fatto la collaborazione tra docenti e studenti una fucina, sempre e ubiquamente aperta, su come si realizza una storia per il cinema.

Precursore dell'ambiente on-life, dove mondo reale e mondo virtuale si intrecciano in un unico mezzo ricco di opportunità, il Banzi consolida la sua la sua vocazione ad essere comunità e lancia una nuova sfida a se stesso e al quartiere. 

Rubacuori, dall'idea originale di Melissa Foligno, Ginevra Leaci e Irene Salita (dell'allora 3D), racconta del disagio e della speranza dei giovani. Mostra anime perse, fluttuanti e le rimette a nuova vita in rotte tutte da sperimentare con un'idea di differente presenza.

La scrittura non ha bisogno di conchiusi spazi fisici, bensì di aperture mentali. Gli studenti, col precedente bando Cips vinto dal Liceo Banzi, hanno risposto alle suggestioni e agli stimoli del percorso.. 

È, quindi, il momento di offrire all’intera comunità “banzina” un’inedita forma d’arte mai realizzata all’interno del Liceo: il set e la post produzione audio-video di una sceneggiatura per il cinema che la comunità studentesca ha imparato a costruire con un innovativo metodo di invito alla collaborazione e al gioco di squadra.

50 studenti come troupe, casting aperto tra tutti gli altri che vorranno auto-candidarsi, docenti in veste di tutor, strutture di supporto logistiche limitrofe al Banzi e già operative nel quartiere, la Città di Lecce come inedito set, non turistico, bensì notturno e metropolitano come contenitore antropomorfizzato delle avventure dei protagonisti della fiaba noir di Rubacuori.

A fare da boost a tutto ciò ci saranno degli esperti di comprovata esperienza nel settore, come Claudia Contento, Line Producer pugliese diplomatasi al CSC di Roma, Claudia Mollese, ex studentessa del Banzi che vive e lavora in Francia come Filmmaker, Nicoletta Senzacqua, sceneggiatrice, anche lei diplomatasi al CSC di Roma, finalista al Solinas, e il regista Lorenzo Corvino, anch’egli ex studente del Banzi, candidato ai David di Donatello.

Il tema guida del laboratorio di scrittura del precedente progetto è stato il concetto di maschera: da simbolo ludico a strumento emergenziale. La creatività degli studenti - come si evince dallo script - ha saputo andare ben oltre ogni didascalica prevedibilità. Oggi, quegli stessi studenti che il prossimo anno ora all'utimo anno di percorso, potranno in prima persona trasformare lo script che hanno redatto in un film breve. 

Una scuola che mantiene le promesse e consegna loro non solo la "maturità", ma anche il primo traguardo professionale di cui fieramente sentirsi parte.

Contesto in cui si inserisce il progetto

Il Liceo Banzi ha recentemente concluso l’esperienza di Asteroide B167, progetto Scuola Attiva la Cultura, del MIBACT (ora MIC), con un largo coinvolgimento del quartiere.

La scuola è molto sensibile ad ogni forma di contaminazione con il territorio. Il percorso di “Cinema documentario e del reale”, nel progetto FreeHomeHighSchool@Banzi  ne è l’evidenza.

La scuola, inoltre, ricorre con decisione all’utilizzo del linguaggio filmico attraverso numerosissime iniziative e progetti che sono tutti riportati in un questo sito come forma di documentazione.

Con il Festival del Cinema Europeo (partner di questo progetto) sono organizzate periodicamente proiezioni, integrate nell’offerta formativa del Liceo, in tema di educazione all’immagine, che coinvolgono tutte le studentesse e gli studenti, con compiti di osservazione, riflessione e produzione di documenti.

Il Liceo è Scuola Innovativa e riconosciuta da INDIRE come capofila in Italia per Apprendimento Autonomo e Tutoring, grazie al laboratorio permanente del cambiamento dal basso, sviluppato da otto anni. L’esperienza, riconosciuta come unica nel Paese, intitolata, BanzHack, ormai vero e prorpio ”Brand”, è caratterizzata da un forte profilo identitario negli studenti che vi prendono parte per adesione spontanea.

Il liceo è nella Biblioteca Nazionale dell’Innovazione, in Atlante di Treccani, partecipa ai progetti europei MenSi (16 scuole in Italia per lo sviluppo di buone pratiche di mentoring) e Learning to Become (34 scuole in Italia per la scrittura del curricolo formativo europeo).

Ambito territoriale di coinvolgimento del progetto

Quella del liceo è un’utenza qualificata che beneficia del supporto e dell’attenzione familiare. È proprio il valore della “cura” che caratterizza le tante azioni del Liceo. La relazione con il quartiere disagiato mette in risalto studentesse e studenti che lavorano sul campo, sperimentando complessità e difficoltà, relazionandosi con i pari età, i più piccoli e i più adulti che manifestano disagio o ogni qualsiasi forma di povertà educativa, anche nella dimensione emotivo-effettiva.

Proprio la peer education rappresenta un punto di forza del Banzi, grazie all’individuazione della scuola come capofila in Italia per l’apprendimento autonomo e il Tutoring di Indire.

Il Banzi ha partecipato, inoltre, a numerosi progetti dedicati a contribuire allo sviluppo di buone pratiche, in collaborazione con le associazioni di quartiere, per lo sviluppo delle competenze attive di cittadinanza in una visione generativa e per una “contaminazione” ad ampio raggio sul territorio.

Gli Istituti scolastici coinvolti abbracciano studenti che si muovono durante tutto il percorso di studi, dalla scuola primaria, passando da quella secondaria di primo grado, fino alle studentesse e gli studenti della secondaria di secondo grado, ad un passo dal lancio verso le future esperienze di lavoro o di studio. Questo progetto viaggia con decisione verso lo sviluppo delle soft skills e intende sottolineare l’importanza del mettersi alla prova nella costruzione di un prodotto, in questo caso cinematografico, di qualità. Tutti i necessari passaggi rappresenteranno l’evidenza nella necessità del coinvolgimento personale, della passione indispensabile per poter affrontare con successo una sfida.

Responsabile scientifico del progetto

Il Prof. Antonio Lezzi è un Docente interno della Scuola. Da otto anni è artefice all’interno della scuola di numerosi cambiamenti.

Attualmente in posizione di comando presso l'USR della Toscana nel gruppo di supporto alle scuola per il PNRR.

Ha radicalmente cambiato il modo di comunicare, condividere e cooperare tra Docenti, Studenti e Personale. Ha portato nuovi sistemi di interazione didattica.

È immerso e partecipa in numerosissime realtà culturali locali, nazionali e transnazionali. Ha partecipato a molte edizioni formative poste in essere in concomitanza del Festival del Cinema Europeo, così come ha sempre partecipato alle edizioni del Festival del Cinema del Reale e a quelle del Lecce Film Festival.

Notevolmente esperto in didattica e tecnologie didattiche, intese come sistemi integrati di strumenti, procedure, metodi.

Sistemista di natura è capace di architettare e gestire situazioni estremamente complesse, campo nel quale ha acquisito notevoli credenziali.

Esperto in comunicazione. Esperto coach di gruppi in campo scolastico, sportivo e aziendale con una spiccata competenza nel team building and working. Abile motivatore. Manager organizzativo e match analyst capace di individuare punti di forza e debolezza anche in situazioni critiche.

Ha relazioni molto fluide e fiduciarie con tutta l’utenza della Scuola: Studenti, Docenti e Personale.

Ha dato vita a potenti circuiti di cambiamento interno in sinergia con gli Studenti. Ha creato con loro il gruppo BanzHack che si adopera per il cambiamento dal basso del Liceo e con il quale ha partecipato e ottenuto il finanziamento ai progetti Cultura Futuro Urbano del MIBAC (attualmente MIC) e Free Home High-School@Banzi finanziato da Musagetes (Canada).

Il suo profilo è quello di persona con ottime competenze generali e specifiche, relativamente alle attività e agli obiettivi prefissati dal progetto e pertanto ritenuto persona ideale a ricoprire il ruolo di responsabile scientifico.

Qualità e valore sociale, culturale ed educativo del progetto in relazione agli obiettivi del bando

Lo stato individuale e il punto di osservazione delle Studentesse e degli Studenti è il nodo centrale del progetto. Il racconto della loro vita nel dialogo tra un fuori, che è di difficile interpretazione, in costante movimento e in continua crisi di valori e verità ed un adolescenziale dentro, tempestoso, ma sempre più spento emozionalmente, rappresenta il fulcro dal quale si dipanano le tante tematiche che il progetto vuole affrontare.

Tutta la comunità scolastica ha partecipato, nell’ambito del precedente percorso A1 - CinemaScuola LAB, alla valutazione di 25 racconti di taglio cinematografico prodotti dai corsisti, fino alla selezione dello script vincente, oggi in attesa di essere realizzato con il presente progetto. Una narrazione che coglie, nel disagio di una generazione sempre più isolata e cruda, la sua valenza sociologica nel processo di identificazione dei luoghi familiari e consueti.

Il senso è quello di accogliere il commovente disorientamento per rimettersi ai blocchi di partenza della vita che deve essere protetta da tutti e per tutti.

«Ogni volta che lascio che l’egoismo, la disonestà, il risentimento e la paura diventino parte di me, mi chiudo ai valori spirituali» è l’incipit di una delle protagoniste del racconto, riconosciuto da tutta la comunità scolastica come il più bello e il più toccante.

Il progetto prevede il coinvolgimento dell’Istituto Comprensivo Stomeo-Zimbalo del quartiere 167 nel quale il Liceo è sito, in attività laboratoriali con le quali verranno realizzate attività di peer education, mettendo in relazione i più grandi con i più piccoli. Il Liceo è, infatti, scuola capofila in Italia per Apprendimento Autonomo e Tutoring di INDIRE e, di conseguenza, già esperta per l’adozione di azioni di questo tipo. In questo modo si prevede di valorizzare il protagonismo di un territorio che ha bisogno di crescere e di sentirsi artefice.

Elementi di sperimentazione del modello metodologico e del format didattico adottato. Elementi di innovazione del progetto e del processo di coinvolgimento dei partecipanti

Per quanto il mondo digitale sia entrato a pieno titolo nel fare cinema il set, da oltre 120 anni, è pur sempre nella sua essenzialità lo stesso: un mix di artigianato, di problem solving, di pianificazione, di rispetto delle gerarchie e infine, di concentrazione. Ma come portare tutti questi elementi in un contesto scolastico il più inclusivo possibile? Da qui l’idea di sfruttare la digitalizzazione delle risorse in modalità DaD - quest’ultima così prepotentemente entrata nella nostra quotidianità formativa - già presente a scuola e da implementare ulteriormente, attraverso la creazione di una “situation room” nell’Aula Magna del Liceo Banzi. Questa è abbastanza capiente da permettere, a chiunque voglia, di seguire lo streaming delle diverse fasi di realizzazione della trasposizione dello script del cortometraggio in opera filmica compiuta.

L’intento è quello di favorire una sorta di live streaming quotidiano che possa permettere a docenti e studenti di recarsi nelle ore extracurricolari in Aula Magna. Uno spazio accessibile anche a distanza da tutte le componenti delle comunità scolastiche coinvolte,. Sarà estremamente interessante vedere all’opera le squadre di lavoro, coordinate in loco, con le quali dialogare e interagire in una nuova versione di prossimità, facendo location scouting e/o casting e/o provini macchina da presa e/o set veri e propri e, in generale, l’intero workflow fino all’encoding finale al termine della color correction e del mix.

 La cassetta degli strumenti

Ciò che appassiona quanti sono incuriositi dalla macchina del cinema è spesso vedere come funziona la macchina stessa. Per tal fine nella “cassetta degli strumenti” abbiamo previsto di garantire una serrata e multimediale documentazione di tutte le fasi della filiera, dalle riunioni di pre-produzione passando per le prove con gli attori e la lettura dello script con i capi reparto, fino alla serata finale di proiezione sul grande schermo della sala cinematografica DB D’Essai con cui il Liceo Banzi ha stretto un accordo di partenariato.

Tutto ciò sarà possibile in quanto oltre alla troupe composta dagli studenti, verrà creata una seconda crew di studenti che dovrà realizzare non solo le foto di scena ma anche un podcast di pillole di making of (il cosiddetto behind the scene) che impreziosirà non solo le pagine social del Banzi ma diventerà esso stesso, una volta assemblato, in qualità di documentario sulla realizzazione del cortometraggio Rubacuori, un film sul film che sarà proiettato la sera della prima al termine del progetto assieme al cortometraggio stesso. Di fatto un simile modus operandi raddoppierà il risultato portando alla luce ben due opere audiovisive, una di finzione e una di documentazione, oltremodo utile per raccontare a quegli studenti che verranno negli anni a seguire il funzionamento di una complessa e disciplinata rete di maestranze. In quanto il fine ultimo è pur sempre dimostrare che, nel conseguire un risultato complesso a lungo termine, il totale è superiore alla somma delle singole parti. 

Le criticità del territorio di riferimento

L’ambito è il quartiere “zona 167 B”. Come evidenziato in numerose analisi di contesto compiute dal Comune di Lecce, si caratterizza per alcune aree di degrado, carenza di servizi socio-educativi-sportivi, scarsa coesione sociale, condizioni di povertà e di disagio sociale, bassa identità percepita, dimensione fortemente periferica. Le politiche pubbliche hanno nel passato privilegiato interventi di natura urbanistica e infrastrutturale, prive di orizzonti culturali inclusivi. Nell’area target mancano soprattutto servizi ricreativi-culturali come librerie, cinema, teatri, biblioteche, attività commerciali. Nell’area si concentrano molti dei sussidi forniti dai servizi sociali rispetto all’intera città, a dimostrazione delle forti criticità sociali in essa presenti. Il progetto contribuisce all’obiettivo generale di integrazione tra azioni di tipo sociale e azioni culturali, utili a dare fiducia ai cittadini e soprattutto alle giovani generazioni, per offrire occasioni di riscatto culturale e sociale, per ricreare dentro il quartiere il senso di comunità e di cittadinanza. Come testimonianza ed evidenza del sentito lavoro si condivide il link della produzione teatrale/filmica con studenti ed abitanti del quartiere INCROCI. Vite, sguardi e desideri di un quartiere.

Si indicano di seguito i valori ISTAT, RAPPORTO 8mila CENSUS. Fonte: http://ottomilacensus.istat.it/download-dati/: 

Programma educativo e contenuti didattici in relazione alle ricadute socio-culturali ed effetti educativi nel mondo della scuola

Nell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico è chiaramente riportata l’importanza dell’”insegnare a vivere” attraverso l’atto dell’esperienza e del suo riconoscimento come dell’imparare a “conoscere la conoscenza”. Un indispensabile passaggio “meta” che coinvolge ogni sfera della persona. È questo il quadro che riporta direttamente alla capacità di comunicare, prima di tutto con se stessi, coinvolgendo tutta la sfera emotiva.

Con l’educazione all’immagine e al linguaggio filmico, si perseguono e si aggiungono risultati, dovuti al profondo coinvolgimento del giovane, attraverso lo sviluppo delle competenze non cognitive implicitamente connesse con il processo dell’immedesimazione.

All’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa del Liceo è costante la presenza di progettazioni che riguardano la diffusione della cultura cinematografica, nell’intersezione dei linguaggi utili per volgere uno sguardo consapevole sia fuori che dentro la persona, intesa sia come singola entità che nella dimensione sociologica.

L’esperienza della produzione di un corto, della sua fattualità, riporta poi direttamente alle linee guida del Ministero dell’Istruzione che il Liceo ha fatto proprie, protendendo con decisione verso lo sviluppo delle «competenze personali e sociali, le soft skill, ovvero le competenze trasversali e trasferibili attraverso la dimensione operativa del fare: capacità di interagire e lavorare con gli altri, capacità di risoluzione di problemi, creatività, pensiero critico, consapevolezza, resilienza e capacità di individuare le forme di orientamento e sostegno disponibili per affrontare la complessità e l’incertezza dei cambiamenti, preparandosi alla natura mutante delle economie moderne e delle società complesse».

Il Liceo crede moltissimo nella conquista della consapevolezza del sé attraverso la messa in gioco in situazioni complesse. L’empowerment individuale e di gruppo che deriva dal lavoro corale. Il Liceo questo processo lo conosce bene.

Strategia di comunicazione, divulgazione e diffusione per promuovere l’azione e i suoi risultati e gli strumenti di comunicazione utilizzati 

Il Liceo Banzi ha da tempo implementato un molto efficace sistema di comunicazione interno. Grazie allo sviluppo del curricolo digitale per studentesse, studenti e docenti realizzato con reiterati percorsi formativi ispirati dal progetto Bit&Nuvole (curricoli digitali e storytelling) viene consolidato sempre di più il paradigma delle 3C (comunicare, condividere, cooperare). Si veda a tal proposito il relativo documento/manifesto Comunicare all’interno di un’organizzazione.

Il Liceo, realtà molto apprezzata sul territorio, ha una sua rete di testate giornalistiche che lo seguono. La presenza sui social (facebook, instagram, linkedin, twitter è costante e garantita da BanzHack, il gruppo di studenti che si occupa del cambiamento da basso.

Questi ultimi, in particolare, hanno legami e gemellaggi con diverse altre scuole sul territorio nazionale per la propagazione dell’idea di INDIRE - Apprendimento autonomo e tutoring di cui la Scuola e BanzHack stesso, sono capofila in Italia.

Il liceo ha anche un giornale interno La voce di Giulietta, che si occuperà di seguire tutto il processo e di condividerlo sia all’interno che all’esterno della comunità scolastica.

Monitoraggio dei risultati e gli strumenti che saranno utilizzati (questionari, interviste, test dell’apprendimento delle conoscenze acquisite, etc.) 

Il Liceo Banzi ha da tempo preso consapevolezza dell’importanza della documentazione (www.liceobanzi.edu.it). Come per gli altri progetti, anche questo si avvarrà dei rodati processi già messi in atto affinché il passaggio di energie delle persone e delle idee del presente percorso, costituiscano un contributo per la crescita di tutti gli stakeholder, presenti e futuri, e della struttura stessa. L’Istituzione ha, infatti, il compito di apprendere da tutte le sue esperienze di vita e crescere proprio attraverso un’accorta realizzazione della documentazione.

Il sistema documentale del Liceo consta di persone e procedure. Il progetto prevede che l’incarico al Responsabile Scientifico comprenda anche i seguenti compiti:

Verrà sistematizzata la costruzione del Diario di Lavorazione attraverso il quale ogni passo verrà tracciato.

Il monitoraggio sarà garantito da differenti passaggi attinenti al controllo di qualità e alla customer satisfaction. Verranno confrontati costantemente i risultati attesi, le ipotesi di ricaduta su tutta la comunità scolastica e la percezione che di tutte le azioni e i prodotti avranno tutti i fruitori del progetto, siano essi parte attiva o semplicemente spettatori.

 Staff/team organizzativo, operatori didattici e figure di comprovata competenza

Accordi di collaborazione

Art Promotion

e con essa il Festival del Cinema Europeo, è finanziata da Apulia Film Commission e Regione Puglia. È un’associazione culturale, nata nel 1997 al fine di promuovere tutte le forme d’arte, attraverso scambi culturali e l’organizzazione di festival musicali, cinematografici, convegni, mostre.

Art Promotion realizza attività concrete mirate ad alimentare e rendere più fluido lo scambio di idee, di informazioni e di conoscenza, nella consapevolezza che cultura ed arte possono sviluppare, soprattutto nei giovani, una nuova coscienza sociale intorno ad urgenti problematiche, presenti ovunque e senza distinzione tra paesi ricchi e paesi poveri. Con Art Promotion il Liceo Banzi aveva avviato prima del lancio dei  bandi del Mibact varie forme di collaborazione e cooperazione poiché condivide la dimensione valoriale che si concretizza nel dialogo interculturale, il diritto alla libertà di espressione, la valorizzazione della diversità culturale, l’educazione e la formazione dei giovani in ambito socio-culturale, la lotta al razzismo e alla xenofobia, la tutela e la valorizzazione del territorio e della tradizione pugliese, la promozione e la diffusione della cultura europea e mediterranea.

Vengeance

È una società di produzione cinematografica che ha sede in Puglia, nel Salento. Vengeance ha prodotto l'opera prima di Lorenzo Corvino che ha avuto la candidatura ai David di Donatello come opera d'esordio. Vengeance si occuperà della produzione esecutiva del nostro cortometraggio "Rubacuori".

Db d’Essai Cinema e Teatro

È una sala cinematografica d’autore presente da più di vent’anni nella città di Lecce.  È gestito dalla Società Cooperativa don Bosco che è riuscita negli anni a trasformare una sala di seconda visione in un cinema di prima visione punto di riferimento per l’intera provincia. Al suo attivo ha numerose collaborazioni, prima tra tutte quella con Regione Puglia ed Apulia Film Commission per il Progetto Circuito d’Autore. Si trova nello stesso quartiere del Liceo e con esso ha già intrapreso numerose iniziative formative come mostrano le evidenze riportate nel nostro sito dedicato al cinema.

L’Istituto comprensivo statale P. Zimbalo-G. Stomeo

Si trova nello stesso quartiere del Liceo. Dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado, fino al nostro Liceo, viene coperto l’intero percorso scolastico in termini di crescita, di esperienza e di sviluppo di competenze. Le due istituzioni hanno spesso, sinergicamente progettato e realizzato, percorsi specialmente nel campo dell'educazione tra pari. Anche in questo caso sono previste attività ispirate dagli stessi principi metodologici.