2021. Tra storia e difesa della verità

L'invito alla visione de La verità negata, film del 2016 ed ambientato tra il 1996 e il 2000, è ispirato al momento storico-sociologico-evolutivo che il genere umano sta attraversando e sul quale è sempre più necessario riflettere.

«[...] Secondo la società di ricerca e consulenza strategica Gartner, entro il 2022 le fake news saranno realmente la fetta più grande della torta di notizie che consumiamo ogni giorno». Già nel 2017 sono stati presentati gli esiti di una ricerca finalizzata a mappare i top trend globali: «[...] Siamo tutti marinai nel mare in tempesta delle fake news, siamo abituati a navigarci ogni giorno. Secondo la società di ricerca e consulenza strategica Gartner, entro il 2022 le fake news saranno realmente la fetta più grande della torta di notizie che consumiamo ogni giorno. Si stima infatti che entro il 2021 più del 50% delle aziende investirà il suo budget annuale più per la creazione di bot e chatbot che per le app tradizionali per smartphone». (Fake news: sicuri che sia falso? Gestire disinformazione, false notizie e conoscenza deformata. Andrea Fontana. Hoepli).

Il Liceo Banzi ha da tempo intrapreso la strada dello stimolo allo spirito critico e della consapevolezza nella fruizione delle informazioni. Nel suo Curricolo Digitale infatti, sia per Docenti che per Student* al punto 1.2, è indicato come obiettivo lo sviluppo della competenza nel valutare dati, informazioni e contenuti digitali.

L'occasione è propizia per sostanziare una riflessione portata su più piani e livelli, nella considerazione di una complessità che non ha mai avuto pari nella storia dell'umanità e dove i rischi che ne conseguono sono altissimi.

La cooperazione nata con il regista Lorenzo Corvino (ex banzino), sua la proposta della visione di questo film, offre opportunità che riflettono quello che dovrebbe essere il ruolo della Scuola in un momento così delicato.

La verità negata, il film di Mick Jackson, racconta della battaglia legale intrapresa da Deborah E. Lipstadt (Rachel Weisz), per il riconoscimento di eventi storici, contro David Irving (Timothy Spall), che l'aveva citata in giudizio per diffamazione dopo che lo aveva accusato di negazionismo dell'Olocausto.

Dopo la pubblicazione nel Regno Unito del proprio libro Denying the Holocaust: The Growing Assault on Truth and Memory, la professoressa americana Deborah Lipstadt apprende che lo scrittore britannico David Irving, prolifico autore di testi sulla seconda guerra mondiale, ha deciso di citarla in giudizio per diffamazione.

Ma la cosa ancora più sorprendente per la studiosa americana è la scoperta che la legislazione britannica in materia di diffamazione prevede che lei sia presunta colpevole a meno che non riesca a dimostrare la propria innocenza. La Lipstadt si trova così a dover difendere se stessa e, con il suo gruppo di avvocati guidato da Richard Rampton (Tom Wilkinson) provare una verità fondamentale, ovvero che l'Olocausto era un evento storico reale e non un'invenzione.