Da sempre, lo stile persiano che caratterizza l'artigianato di questi meravigliosi luoghi sa evocare mistero e, soprattutto, bellezza per la sua particolarità.
I manufatti che vengono prodotti tra le vie della città sono famosi per essere delicati, eleganti e, in un modo tutto loro, sofisticati.
Alcuni dei souvenir che vengono principalmente acquistati dai turisti, consistono inoltre in prodotti della tradizione culinaria come i pistacchi, lo zafferano e altra frutta secca, tipici di queste zone.
Bisogna ricordare che, in ogni caso, ci sono souvenir più accessibili di altri, perciò se non sapete ancora quale vale la pena acquistare durante un soggiorno in Iran, ecco alcuni suggerimenti:
I tappeti persiani sono i prodotti artigianali più famosi, esportati in tutto il mondo, ma tipici dell'Iran. Un antico proverbio dice che ''un tappeto persiano è perfettamente imperfetto e precisamente impreciso'', in quanto ogni tappeto raffinato presenta sempre delle imperfezioni, a significare che nulla oltre a dio può essere perfetto.
L'utilizzo delle pietre preziose in Iran risale a migliaia di anni fa, tant'è che hanno sempre costituito un attrazione agli occhi dei turisti, colpiti dalla sontuosità delle strutture.
Quelle più lavorate sono lo smeraldo, l’ametista, l’agata, il turchese, e l’opale.
In tutto l'Oriente il tè assume un significato molto importante, tant'è che nelle terre iraniane viene considerato perfino un filtro d'amore.
La consumazione del tè diventa quindi un rituale vero e proprio: la tazza viene accompagnata sempre da zollette di zucchero oppure da bastoncini di legno ricoperti da cristalli di zucchero colorato (nabat), che devono essere tenuti in bocca durante la consumazione del tè, così che si possano sciogliere lentamente insieme ad esso.
Comunemente detta ''acqua di rose'', viene prodotta nella cittadina di Qamsar agli inizi di maggio, attraverso una cerimonia che porta a flussi di 80 mila turisti al giorno. Il liquido viene estratto dalla rosa di Damasco, che cresce nell'area desertica dell'Iran, il più grande produttore mondiale.
Il suo utilizzo non si limita alla cosmetica, infatti questo prodotto ha dato origine a diversi dolci, soprattutto locali, come ad esempio la torta persiana ai pistacchi, mandorle e naturalmente acqua di rose.
Questa ricca e antica tradizione artistica non è ormai più limitata al medioriente, ma in Persia è indicatrice dello sviluppo socio-economico del paese.
Hameden è la capitale dell'arte ceramica, ma è molto famosa anche la città di Isfahan per via dei famosi piatti e calici in blu persiano.
Vengono venduti in due modalità: con (peste khandan) e senza il guscio. Non sono i souvenir più economici, però vale la pena di assaggiarli. Si possono acquistare tostati, salati, acidognoli e anche crudi.
Si possono trovare facilmente, insieme a tanti altri tipi di frutta secca, nel Grand Bazar di Teheran.
Il termeh è un misto di seta e lana decorato con materiali naturali.
Venivano comunemente usati durante l'epoca di Shah Abbas per i vestiti dei nobili, le tende, i tappeti per la preghiera e nelle case reali. Adesso si può trovare sotto forma di portafogli, borsette, cuscini e come decorazione nelle case.
Lo zafran è il nome persiano usato per indicare lo zafferano, famoso prodotto iraniano. Viene chiamato anche ''oro rosso'', ed è utilizzato in moltissime pietanze: nel tè (per gli effetti benefici che ha sull'umore), nel gelato, nel nabat, un cristallo di zucchero infuso di zafferano usato per addolcire il tè e, naturalmente, nella preparazione del riso.