L'Iran è sicuramente uno dei paesi orientali più controversi, in quanto l'immagine che spesso ci viene data è quella relativa alla parte peggiore di esso.
Queste terre infatti non sono più pericolose di qualunque altro paese al mondo, e costituiscono invece un affascinante intreccio di cultura, storia e tradizione orientale.
In tutti i paesi del medioriente la religione è un aspetto culturale fondamentale, tant'è che si potrebbe dire che è stata la religione e i suoi dogmi a forgiare la società nel corso del tempo, e tutt'ora la società è completamente intrisa, in ogni aspetto, della religione stessa.
Nelle terre che ospitavano l'antica Persia, è il parsismo ad aver ottenuto questo ruolo.
Parsismo è il nome moderno della religione di Zarathustra, professata anticamente dai Parsi, che con il tempo hanno fedelmente continuato la tradizione dello zoroastrismo, sebbene esso abbia qualche lieve differenza dal parsismo.
Lo zoroastrismo (chiamato anche mazdeismo per via di Ahura Mazda, la divinità suprema creatrice del mondo) è una religione dualista (nonostante sia sempre stato negato dai fedeli) incentrata sulla lotta tra il principio del male e il principio del bene, al cui trionfo finale l'uomo deve contribuire cercando di scegliere la verità senza cedere alla menzogna (che riassume l'idea etica e morale dello zoroastrismo, ossia che l'uomo può conoscere il bene e il male senza necessariamente cedere a quest'ultimo).
La religione di Zarathustra ebbe numerosi punti in comune con l'ebraismo e influenzò indirettamente anche i primi sviluppi del cristianesimo.
tempio del fuoco, yazd
fuoco sacro di Zarathustra
Lo zoroastrismo ha perso fedeli nel momento in cui la religione islamica ha iniziato a prendere piede in tutto oriente, tanto che oggi è riconosciuta insieme all'ebraismo una delle minoranze ufficiali dell'Iran, e conta circa 125 mila fedeli in tutto il mondo.
Tuttavia sembra che, da qualche anno a questa parte, sempre più giovani si stiano riavvicinando a Zarathustra e alla città di Yazd, culla dello dello zoroastrismo.
Nonostante sia una minoranza riconosciuta però, il clero sciita sta cercando di ostacolare questo ''ritorno alle origini'', con sempre più controlli alla città di Yazd.