Giovanni Pascoli


La morte del padre, ucciso per motivi ancora non chiari, segnò tutta la famiglia Pascoli ed ebbe forti ripercussioni soprattutto su Giovanni. La morte della madre, di una sorella e di due fratelli seguirono a poco quella del padre e traumatizzarono ulteriormente lo scrittore. Questi eventi impattanti spiccano dei testi attraverso simboli e forti metafore. Importanti sono anche le ripercussioni sul rapporto con le sorelle, caratterizzato da gelosia e accuse di tradimento e abbandono quando una di loro si sposa. 

X Agosto 

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l’uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un insetto: la cena de’ suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell’ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l’uccisero: disse: Perdono; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh!, d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del Male!