Sindrome di Medea

Nel murales da noi rappresentato si fronteggiano le due figure genitoriali in conflitto. La madre, imponente, maestosa e in posizione offensiva, è molto più grande rispetto alla figura del padre, più minuta, debole e stilizzata. Al centro, i figli, manipolati da lei, si trovano a dover affrontare la scelta tra le due parti; uno dei due protende verso la madre e cerca di trascinare l’altro dietro di sé, che però osserva il padre mantenendo ancora un legame con la figura a sinistra. Questi rapporti di contrasto e connessione sono valorizzati dall’uso di colori complementari. Il tema da noi affrontato per questo murales è la Sindrome di Medea. Con lo scopo di comunicare una possibile situazione di disagio, abbiamo cercati di raffigurare il mito Nelle situazioni oggi, il genitore accanito non è necessariamente la madre; esistono infinite possibilità di disagi di questo tipo e nessuno è escluso. Il murales da noi realizzato rappresenta la Sindrome di Medea. Si fronteggiano le due figure genitoriali: la madre, imponente, maestosa e in posizione offensiva, è molto più grande rispetto alla figura del padre, più minuta, debole e stilizzata. Al centro, in mezzo a questo conflitto, i Nella mano di lei i figli, in mezzo a questa guerra diplomatica, riprendono i colori della madre e si trovano nella situazione di protendere verso di lei, anche se mantengono alcune caratteristiche del padre 

CHI PARTECIPA

Chiara Bacco
Liceo artistico "Benedetto Alfieri" Asti
Indirizzo Arti Figurative
Classe 5F

Laura Chanoux
Liceo artistico "Benedetto Alfieri" Asti
Indirizzo Arti Figurative
Classe 5F

Sara Mongillo
Liceo artistico "Benedetto Alfieri" Asti
Indirizzo Arti Figurative
Classe 5F

Raffigurando una nostra rielaborazione della Sindrome di Medea, abbiamo cercato di rappresentare un disagio, anche moderno, al fine di rendere la scuola un luogo sicuro, che sprona al dialogo e aperto alla possibilità di ascoltare confidenze e aiutare ragazzi che si trovano in situazioni simili. Nel Murales si fronteggiano le due figure genitoriali in conflitto. La madre, imponente, maestosa e in posizione offensiva, è molto più grande rispetto alla figura del padre, più minuta, debole e stilizzata. Al centro, i figli, manipolati da lei, si trovano a dover affrontare la scelta tra le due parti; uno dei due protende verso la madre e cerca di trascinare l’altro dietro di sé, che però osserva il padre mantenendo ancora un legame con la figura a sinistra. Questi rapporti di contrasto e connessione sono valorizzati dall’uso di colori complementari. In situazioni di questo tipo, nessuna figura genitoriale è esclusa dalla possibile posizione di accanimento e manipolazione dei figli.