Grazie al percorso padri e madri  nella letteratura, nell'arte e nella storia ci siamo avvicinate a testi e vissuti degli autori che rispecchiano molto bene alcune esperienze moderne.

In modo particolare ci ha colpito la tragica storia di Medea, scritta da Eurìpide, in cui lei uccide i figli per vendetta contro Giasone, che l'ha ripudiata. Se dovessimo identificare casi riconducibili alla sindrome di Medea oggi, si potrebbe fare riferimento a quelle situazioni in cui un genitore, per punire l'altro, manipola i figli e li uccide metaforicamente, o nei casi più estremi arrivando anche al vero e proprio delitto.

Per i figli che si rendono conto di questa tossicità, non risulta facile allontanarsi , sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista personale. I padri e le madri sono altamente determinanti riguardo lo sviluppo emotivo del figlio; sono davvero potenti e in certi casi diventano onnipotenti. E allora, come si possono aiutare i ragazzi? come possiamo sostenerli durante un allontanamento dalla famiglia e dai genitori nella nostra società?

La voglia di aprirci al dialogo ci ha spinto a partecipare ad un progetto che prevede la realizzazione di muri parlanti. Il nostro illustra questo pesante tema, al fine di sensibilizzare gli osservatori, condividere esperienze e aprire a riflessioni e conversazioni costruttive. Perché il sapere e la conoscenza ci possono aiutare a non giudicare, riempendo le nostre menti e rendendoci liberi.