IPSE DIXIT...

DI RACCONTI FANTASTICI ED ALTRE STORIE

IL PRIMO APPUNTAMENTO

di Luigi Naclerio 3A

Ieri, era il fatidico giorno, sono riuscito ad avere un appuntamento con una ragazza.  Iniziata la cena vidi all’istante i suoi occhi pieni di amore per me, ma decisi di conoscerla meglio e così, dopo alcune mosse di scacchi, capì come era in realtà, buzzurra e antipatica. Ma non potevo abbandonarla a cena, così decisi di portarla in un parco giochi su di una giostra. E dopo diversi giri, mi sentivo come se stessi girando solo intorno ai suoi sentimenti. Quindi mi accorsi che, come tutto, anche il divertimento ha una fine. Perciò presi coraggio ed espressi tutto quello che pensavo di lei. 

In questo modo lasciai cadere l’ancora che (ah non ve lo avevo detto) avevo sulle spalle e l’abbandonai disperata e sola come in un deserto oceanico.

 IL SOGNO

di Giuseppe Villani 3A

Un giorno in un Paese lontano lontano, fu abbandonato un bambino con la pelle bianca e delicata come la neve; in una foresta oscura. Al suo risveglio il bambino si spaventò ed ebbe un attacco d'ansia, quella foresta lo intimoriva, la sua mente immaginava mostri e orchi fra gli alberi. Si fece coraggio e attraversò la foresta. Davanti a lui si ritrovò delle mura altissime, riuscì a scorgere un ingresso e vi si avvicinò, notò che era un labirinto e spinto dalla sua curiosità ci entrò non sapendo che c'erano dei pericoli: un ciclope alto più di quindici metri con delle braccia possenti che potevano distruggere una montagna, una strega con la pelle verde, il naso pieno di brufoli che se lo sarebbe mangiata. Il bambino per giocare si costruì un aquilone con dei rami che brillavano e con la sua giacca, all'improvviso mentre lui lo faceva volare, l'aquilone lo trascinò con lui.  

Lo portò davanti a una pianta altissima di fagioli che superava le nuvole, il bambino iniziò a salire, quando, dopo ore di scalata, arrivò in cima, vide una casa su una nuvola; si avvicinò per curiosità e vide che c'era un campanello, così lo suonò, aprì la porta suo padre, il bambino LO ABBRACCIò E CAPì che era STATO tutto un sogno.