I PIU' PICCOLI DICONO CHE...

Quando fui bullizzato

Tutto è iniziato da un semplice bigliettino, a prima vista sembrava carino, ma appena lo aprii rimasi stupito, c'erano scritte tante cose brutte: Ti odio! Vattene! Sei basso come un nano! 

Tirai una linea e lo buttai via pensando che tutto era finito, ma invece continuarono ad arrivare, ed io mi sentivo solo e confuso.

Dopo un paio di giorni la stessa cosa iniziò nel pulmino, un ragazzo più grande stava spingendo mia sorella ed io lo spinsi, me ne pentii perché andai a casa con cinque dita in faccia, senza capire cosa avevo fatto di male. Lo dissi ai miei amici che mi aiutarono. Erano passati più o meno 29 giorni ed io ero disperato. Avevo provato in tutti i modi a fermarli da solo, senza risultati. Tenni tutto dentro riprovando e riprovando a fermarli, non li sopportavo ero confuso e volevo reagire, ma pensavo che questo mi avrebbe incasinato di più. 

Un giorno una compagna della mia classe mi portò una penna da parte sua e di altri due compagni, la penna la chiamarono "Il regalo dell'odio". Era una penna consumata, senza pennino. In quell'istante feci la scelta di DIRE TUTTO A MIA MAMMA, che prese provvedimenti parlando con le mamme e le maestre. Dopo un po' ebbero il coraggio di scusarsi, da quell'istante sentii di aver spezzato delle catene e non mi sentivo più solo, ora siamo tutti amici. Ho pensato che scrivere quello che ho passato un anno fa, mi avrebbe fatto sentire leggero, invece mi sento come se lo stessi rivivendo e questo non mi piace. Forse le cose brutte è meglio non ricordarle! E' IMPORTANTE FARSI AIUTARE!!! 

Quindi consiglio a chiunque attraversa questi brutti momenti di dire tutto ai genitori o alle maestre!

classe II A, plesso di San Lazzaro

classe III, plesso di San Lazzaro

classi V, plesso di San Lazzaro

L'AMICIZIA E'...

a cura delle classi IV A e IV B del plesso Bomerano

In occasione della settimana contro il bullismo, cyberbullismo e per la sicurezza in rete,  abbiamo affrontato il tema dell'importanza delle parole e del loro effetto sugli altri insieme alle maestre Incoronata e Letizia. Poi,  con la maestra Lucia abbiamo analizzato il manifesto della sicurezza in rete.  Infine, a classi aperte e a gruppi, abbiamo creato il manifesto delle regole per la navigazione consapevole e ci siamo divertiti a inventare degli slogan e a creare dei disegni sulle tematiche affrontate, anche con la guida  delle maestre Lella e Lina. 

LA NOSTRA RICETTA PER UN INTERNET SANO

a cura della classe IV, plesso di Campora

Come mi sento e come reagisco quando leggo commenti o messaggi poco carini nei confronti di qualcuno?

Le maestre ci hanno aiutato a riflettere su quanto la comunicazione, soprattutto quella scritta, spesso sia ostile e, divisi in gruppetti, abbiamo provato a tradurre alcuni commenti secondo le regole della 

“Comunicazione non ostile”:

Questa è la nostra ricetta per un Internet sano